© Roberto Breschi
Sommario. Gli
spagnoli misero piede per la prima volta sulle coste sud orientali del
Texas nel 1519 e, vincendo la concorrenza francese, vi insediarono
numerose missioni facendone una colonia della corona di Spagna. Nel
primo scorcio del XIX secolo numerosi coloni giunsero dal Messico e
dagli Stati Uniti. Il Texas da colonia spagnola diventò una
provincia del Messico quando quest'ultimo raggiunse
l'indipendenza, ma nel 1835 scoppiò la rivolta antimessicana e
nel
1836 il Texas diventò una repubblica indipendente. Il 29
dicembre
1845 entrò negli Stati Uniti come 28° membro. Nel 1861 aderi
alla Confederazione sudista.
Republic of Texas, 1812-1813
Nel 1812 Augustus Magee,
un giovane ufficiale
americano, organizzò una spedizione per liberare il Texas dalla
dominazione
spagnola; in un primo tempo vi riuscì e proclamò lo stato
indipendente, soprannominato Green Flag Republic per via della
sua bandiera completamente verde, ma nel 1813 venne sconfitto.
Texas, Tejas, 1835-1836
Bandiera marittima
autorizzata dal governo provvisorio
del Texas il 29 novembre 1935 per le navi dei privateers
(corsari che
agivano per il governo) e alzata anche a terra dai conservatori
federalisti, che volevano un Texas autonomo ma legato al Messico e si
dichiaravano fedeli alla costituzione messicana del 1824, cifra che
appariva al centro del tricolore. La bandiera, detta "di Alamo",
sarebbe stata alzata per l'ultima volta durante la battaglia di Alamo
(marzo 1836), che, pur vinta dai messicani del gen. Lopez de Santa
Anna, segnò la reazione dei texani (battaglia di San Jacinto) e
la fine del dominio messicano sul paese.
Republic of Texas, 1836-1839
Bandiera nazionale e di
stato a terra adottata dalla repubblica indipendente il 10 dicembre
1836 e sostituita
nel 1839. Era ispirata dalla bandiera adottata nel 1810 dall’effimera
repubblica della Florida Occidentale e pare che dall’11 marzo al
10 dicembre 1836 sia stata in uso proprio tale bandiera con l’aggiunta
della parola TEXAS tra le punte della stella (probabilmente però
si trattava solo di un progetto).
Republic of Texas, 1836-1839
Bandiera della marina da
guerra e per i servizi di stato in mare, adottata il 9 aprile 1836 e
abolita il 25 gennaio 1839. Evidente la derivazione dalla bandiera
degli Stati Uniti, ma con una sola grande stella in un cantone quadrato.
Republic of Texas, 1839-1845 - State of Texas, dal 1845
Bandiera d’impiego
generale a terra adottata il 25 gennaio 1839 per la repubblica
indipendente e confermata come bandiera di stato allorché il
Texas, il 29 dicembre 1845 diventò il 28° membro
dell’Unione. Ponendo sulla sua bandiera gli stessi colori di quella
degli Stati Uniti, la repubblica manifestava la sua volontà di
far parte dell’Unione. Restava il motivo della stella, che valse al
Texas l’appellativo di the Lone Star State. .
Republic of Texas, dal 1839-1845
Bandiera mercantile,
usata anche per il servizio postale e per i piloti, adottata nel 1839 e
durata fino all’ammissione nell’Unione nel 1845. Stessi elementi della
bandiera nazionale ma diverso disegno.
FREDONIA
STATI DELL'UNIONE (Indice)
Bibliografia
W.
Smith, The Flag Book of the United States, 1970 - D.D. Cannon, The
Flags of the Confederacy, 1988 - Flag Bull., 162, 1995
© Roberto Breschi
Sommario. Verso
il 1830 il governo federale aveva costretto cinque tribù indiane
del sudest, Cherokee,
Creek o Muskogee, Seminole, Chiksaw e Choctaw, a spostarsi in un grande
territorio disabitato corrispondente all’attuale Oklahoma ove esse
formarono cinque nazioni, dette “civilizzate”. Nonostante il regime
di riserva, i coloni bianchi, poiché la regione risultò
molto produttiva, ottennero dal Congresso il consenso di stabilirvisi;
le leggi tribali furono sostituite da quelle del vicino Arkansas e
la regione divisa nel Territorio dell’Oklahoma, a ovest, e nel
Territorio
degli Indiani a est. Quest’ultimo, nel 1905 fu sul punto di diventare
uno stato, il Sequoyah (dal nome dell’indiano cherokee, storico e
inventore
di un sistema di scrittura per il suo popolo), ma il Congresso
preferì riunire i due territori nel 46° stato, l’Oklahoma
(16 novembre
1907). Sul sigillo di questo stato restano i simboli delle cinque
nazioni
indiane.
State of Oklahoma, 1911-1925
Bandiera di stato
adottata il 2 marzo 1911 e sostituita nel 1925. Colori nazionali. La
grande stella a cinque punte ricordava quella del sigillo di stato,
poco prima approvato (1907), le cui punte rappresentavano le cinque
nazioni indiane insediate nel territorio. La cifra 46 indicava l’ordine
di ammissione all’unione avvenuta nel 1907.
State of Oklahoma, dal 1925
1925-1941
dal
1941
Bandiera di stato
adottata ufficialmente il 2 aprile
1925. Il 9 maggio 1941 fu aggiunto in basso il nome dello stato. In
campo
azzurro, simbolo di lealtà, è rappresentato uno scudo
tradizionale
di pelle di bufalo degli indiani Osage, ornato di penne d’aquila e
decorato
con crocette, segno grafico delle stelle. Un ramoscello d’olivo e un calumet
incrociati sopra, esprimono il definitivo rifiuto della guerra tra
bianchi
e pellerossa.
CHOCTAW
CHEROKEE
MUSKOGEE
SEMINOLE
NOTA. Si calcola che all’arrivo degli europei il territorio degli
Stati Uniti fosse
popolato da circa un milione di indiani, oggi ridotti a poco più
di 400.000. L’avanzata della frontiera dell'ovest subì una forte
accelerazione con la scoperta dell’oro in California (1844) e costrinse
gli indiani in spazi sempre più ristretti; inoltre la caccia
indiscriminata dei bisonti li privò della loro fonte primaria di
sostentamento. Verso il 1850 cominciò la fase più
sanguinosa delle guerre indiane, conclusasi nel 1890 col massacro di
Wounded Knee che segnò la fine definitiva della resistenza
indiana. Decine, se non centinaia,
di bandiere sono state attribuite a partire dalla metà del XX
secolo alle varie nazioni indiane sparse nel continente; sono per lo
più esercitazioni grafiche che alludono in modo didascalico agli
usi e costumi tribali. Sono usate durante le annuali cerimonie e feste
tradizionali e vengono vendute ai turisti (v. la rassegna di D.T.
Healy, Flags of the Native Peoples of the United States, NAVA
1997 e la
riedizione arricchita D.T. Healy, P.J. Orenski, Native American
Flags,
University of Oklahoma 2003); in realtà la bandiera è
estranea
alla cultura degli indiani d’America che usavano altri segni per
affermare
la propria identità (indumenti, disegni e marcature sul corpo,
ecc.).
STATI DELL'UNIONE (Indice)
Bibliografia
National
Geographic Mag. XXXII,4, 1917 - W. Smith, The Flag Book of
the United States, 1970 - Raven, 3/4, 1996/97
© Roberto Breschi
Sommario. Gli
indiani Choctaw, originari del sud del Mississippi e dell'Alabama,
furono i primi a intraprendere verso il 1830 il "cammino delle lacrime"
per spostarsi nel sudest dell'Oklahoma, ove giunsero decimati dalla
fame, dalle malattie e dagli attacchi
dei bianchi. Durante la guerra civile si schierarono con i sudisti
e adottarono una bandiera.
Choctaw Nation, 1861-1864
Bandiera nazionale della
più vasta delle cinque nazioni indiane “civilizzate”,
dell’Oklahoma. Sventolò negli anni della guerra civile
(1861-64). Nel disco centrale erano rappresentati un arco non teso con
tre frecce (che ricordavano le tre suddivisioni del popolo Choctaw),
incrociato con una figura formata da un tomahawk (ascia) e un calumet
(pipa), oggetti che, soprattutto presso i bianchi, evocavano la guerra
e la pace. Il modello originale è andato perduto; le
ricostruzioni differiscono talvolta nei colori. La bandiera avrebbe
ispirato quella odierna dell’Oklahoma.
OKLAHOMA
STATI DELL'UNIONE (Indice)
Bibliografia
W.
Smith, The Flag Book of the United States, 1970
- D.T. Healy, Flags of the Native Peoples of the United States, Raven
3/4,
1996/97
© Roberto Breschi
Sommario. Gli
indiani Cherokee furono spostati nel nordest dell'Oklahoma (1839) prima
che potessero costituire uno stato indipendente sull'Atlantico
(corrispondente a Carolina, Georgia e Tennessee). Durante la guerra
civile, una brigata cherokee combatté a fianco dei sudisti. A
questa evoluta tribù apparteneva l'indiano Sequoyah, che
codificò la lingua cherokee.
Cherokee Nation, Any Yun Wiya, 1861-1964
Bandiera della nazione
Cherokee, reinsediata in Oklahoma, durante la guerra civile, presentata
al capo indiano John Ross il 7 ottobre 1861. Non è pervenuto il
modello originale, ma si conosce quello della Cherokee Brigade,
inserita nell’esercito confederato, che portava la scritta CHEROKEE
BRAVES nella striscia bianca. Derivata dalla bandiera confederata. Alle
undici stelle bianche del cantone ne furono aggiunte cinque rosse, per
le cinque nazioni “civilizzate” dell’Oklahoma (la centrale, più
grande rappresenta la nazione Cherokee).
OKLAHOMA
STATI DELL'UNIONE (Indice)
Bibliografia
D.D.
Cannon, The Flags of the Confederacy, 1988 - D.T. Healy, Flags of the
Native Peoples of the United States, Raven 3/4, 1996/97
© Roberto Breschi
Sommario. Anche
la tribù Muskogee, o Creek, fu avviata sul "cammino delle
lacrime" dal governo federale per essere reinsediata nell'Oklahoma
centro-orientale. Come le altre partecipò alla guerra civile con
i sudisti e, nell'occasione, ebbe una bandiera.
Muskogee Nation, Creek Nation, 1861- ?
Bandiera nazionale
creata nel 1861 dalla Confederazione sudista per gli indiani Muskogee,
o Creek, una delle cinque nazioni “civilizzate”, insediate in Oklahoma.
Scomparsa prima della fine della guerra civile. Disegno simile a quello
creato per i Seminole. Significato incerto.
OKLAHOMA
STATI DELL'UNIONE (Indice)
Bibliografia
D.T.
Healy, Flags of the Native Peoples of the United States, Raven 3/4,
1996/97
© Roberto Breschi
Sommario. La
maggior parte dei seminole, una tribù composita originaria della
Florida ove ancora è presente, fu costretta a trasferirsi nel
sud dell'Oklahoma.
Seminole Nation of Oklahoma,
1861- ?
Bandiera nazionale
assegnata nel 1861 (29 agosto) agli indiani Seminole, trasferiti dalla
Florida in Oklahoma, dove costituirono una delle cinque nazioni
“civilizzate”. Scomparsa prima della fine della guerra civile. Non
molto dissimile dalla bandiera dei Creek. Significato incerto.
A quanto sembra, la quinta tribù indiana reinsediata in
Oklahoma, i CHIKSAW, non ebbe
una propria bandiera.
OKLAHOMA STATI DELL'UNIONE (Indice)
Bibliografia
D.T.
Healy, Flags of the Native Peoples of the United States, Raven 3/4,
1996/97
© Roberto Breschi
Sommario.
Ereditato dal Messico, il Texas continuò la sua particolare
rivoluzione con sporadici episodi, come la fugace comparsa della
repubblica di Fredonia, proclamata nel
1826 dai coloni e dai nativi coalizzati in una regione orientale del
paese
a sudest di Dallas.
Republic of Fredonia, 1826-1827
Bandiera della
repubblica proclamata in una regione del Texas orientale, a sudest di
Dallas, in funzione antimessicana. Alzata il 16 dicembre 1826,
durò, come la repubblica, solo pochi mesi. Il bianco e il rosso
simboleggiavano la solidarietà fra i coloni bianchi e gli
indiani locali nella lotta contro la dominazione messicana. I nomi dei
primi insorti erano riportati sulla striscia bianca sotto il proclama Independence
Freedom Justice.
TEXAS STATI DELL'UNIONE (Indice)
Bibliografia
Vexillinfo,
78, 1986
© Roberto Breschi
Sommario.
Teoricamente francese, ma in
realtà dominio incontrastato degli indiani, il Kansas fu ceduto
agli
Stati Uniti nel 1803. Nel 1854 diventò un territorio e il 29
gennaio
1861, proprio all'inizio della secessione sudista, il 34° stato
degli
Stati Uniti.
State of Kansas, dal 1927
1927-1963
dal
1963
Bandiera
di stato
approvata il 23 marzo 1927. Proporzioni
7/11. Modificata nel 1963 con l’aggiunta, alquanto deturpante, del nome
dello
stato; anche le proporzioni risultano leggermente più allungate
(3/5).
L’emblema di stato al centro è in uso dal 1861. Esso rappresenta
un’idilliaca
scena “di frontiera” al sorgere del sole, con un agricoltore al lavoro,
una
carovana di pionieri, indiani che cacciano il bisonte, un battello. In
alto
una costellazione di 34 stelle, essendo il Kansas il 34° stato
dell’
Unione (1861), e il motto Ad astra per aspera. Il crest
è
costituito da un girasole, che nel 1903 sarebbe stato prescelto quale
fiore
ufficiale dello stato.
ALTRE
BANDIERE
Bandiere della capitale Topeka e
della città
principale Wichita
|
STATI DELL'UNIONE (Indice)
Bibliografia
National
Geographic Mag. LXVI,3,, 1934 - W. Smith, The Flag Book of the United
States, 1970