SARDEGNA
© Roberto Breschi
Sommario. Ai duchi di Savoia fu riconosciuto il rango di re nel 1689. Il titolo diventò effettivo più tardi, nel 1713, quando i Savoia ottennero il Regno di Sicilia, ribattezzato nel 1718 Regno di Sardegna in seguito allo scambio delle due isole con l’Austria. Negli anni a cavallo del secolo, in seguito all’occupazione napoleonica del Piemonte, il regno era limitato alla sola Sardegna. Nel 1814 la restaurazione restituì ai Savoia i vecchi domini (Savoia, Piemonte e Valle d’Aosta, contea di Nizza e Sardegna), ingranditi della Liguria. L’azzurro e la croce bianca in campo rosso caratterizzarono le bandiere sarde; ma nel 1848, alla vigilia delle guerre contro l’Austria, Carlo Alberto adottò il tricolore con lo stemma sabaudo, ponendosi alla guida del processo che avrebbe portato all’unità d’Italia. Nel 1860, se da un lato Nizza e la Savoia furono perdute a favore della Francia, dall’altro cominciarono le annessioni. L’unità d’Italia era alle porte.


Ducato di Savoia, c. 1571-1713 - Regno di Sicilia, 1713-1718
Regno di Sardegna, 1718-fine sec. XVIII


Bandiera del ducato di Savoia stabilizzatasi verso la seconda metà del secolo XVI, mantenuta dal regno di Sicilia (1713) e dal Regno di Sardegna (1718) e durata fino alla fine del secolo XVIII. Gli antichi conti, poi duchi di Savoia avevano uno stemma crociato corrispondente alla suddetta bandiera almeno fin dal secolo XIII, forse portato dall’Inghilterra.



In mare la bandiera sarda recava le lettere del motto sabaudo FERT, per distinguersi da bandiere consimili (Malta, Danimarca). Il significato del motto non è del tutto chiaro; forse è un acronimo da Foedere Et Religione Tenemur, scritta che compare anche su monete antiche. Più probabile che si tratti dell'abbreviazione di ferté, parola arcaica che significa "fortezza d'animo". La derivazione da Fortitudo Eius Rhodum Tenuit, frase che si riferisce a un'ipotetica difesa di Rodi nel 1310, appare invece priva di fondamento.


Regno di Sardegna, 1783/85-c. 1802


Bandiera marittima introdotta nel 1783/85 e sostituita nel 1802 circa. Era propriamente l’insegna della marina da guerra, ma costituì anche un primo, vago esempio di bandiera nazionale e servì da modello per le bandiere successive. L’azzurro, colore dinastico apparso verso la fine del XIV secolo e scelto forse in onore della Vergine (il Conte Verde, Amedeo VI, combattendo contro i turchi alzò un'insegna azzurra con l'immagine della Madonna) era già presente su alcune varianti della bandiera, come ad esempio un vessillo crociato con bordo azzurro.


Regno di Sardegna, c. 1799-c. 1802


Insegna mercantile, all'incirca dal 1799 al 1802, del regno limitato alla sola Sardegna a causa dell'occupazione francese del Piemonte. Era la bandiera particolare dell’isola, bianca con la croce di san Giorgio e una testa di moro in ciascuno dei quattro cantoni. Fu l'antico vessillo aragonese, concesso all'isola da Giacomo II nel 1297. Il simbolo della testa di moro, in comune con la Corsica, ricorda la vittoria della cristianità sugli infedeli e trae origine dall'antica barbara usanza di issare sulle picche le teste mozzate dei nemici uccisi in battaglia. Molto simile l'attuale bandiera regionale che differisce solo per le teste rivoltate.


Regno di Sardegna, c. 1802-1814






Bandiere marittime istituite insieme ad altre insegne nel 1802, quando salì al trono Vittorio Emanuele I e il regno era limitato alla sola Sardegna. La versione per la marina mercantile recava nel cantone la bandiera particolare dell'isola. Quella della marina da guerra aveva il cantone caricato di un'aquila con lo scudo dei Savoia sul petto. Il disegno dell'aquila e dello scudo, desunto da tavole dell'epoca (Archivio di Stato di Torino), appare alquanto insolito (fantasia del disegnatore?). Chiusa la parentesi napoleonica, nel 1814 il re rientrò a Torino e il 30 dicembre modificò le bandiere.


Regno di Sardegna, 1814-1816


Bandiera marittima (mercantile e da guerra) adottata il 30 dicembre 1814 e modificata il 1° giugno 1816. Vittorio Emanuele, al suo rientro a Torino, ripristinò il cantone di Savoia sulla bandiera azzurra, ma vi aggiunse le bandierine di Sardegna e di Genova, nuova acquisizione territoriale. Il disegno apparve alquanto raffazzonato e poco dopo fu opportunamente modificato.


Regno di Sardegna, 1816-1848








 
Bandiera nazionale, mercantile e di stato introdotta con Regie Patenti il 1° giugno 1816 e sostituita dal tricolore il 15 aprile 1848. Il nuovo disegno del cantone, più estetico del precedente, era composto dalle croci sovrapposte di Savoia, Genova e Sardegna. Una piccola corona reale alla sommità della croce più interna distingueva dalla bandiera mercantile la versione di stato (alzata dalle navi dello stato e da guerra, dalle fortezze della marina e dai consolati). Quanto alle proporzioni, generalmente erano 2/3, tuttavia il disegno allegato alle Regie Patenti del 1816 (e anche molte stampe e dipinti d'epoca) mostra per la marina da guerra un drappo allungato, di proporzioni 2/5 (esattamente 31/76), con cantone largo quanto l'altezza del drappo e alto i 2/3 di essa.


Regno di Sardegna, 1848-1851


Bandiera nazionale, di stato e da guerra decisa da Carlo Alberto, incalzato dagli eventi, il 23 marzo 1848 e stabilita il 27 successivo. Decretata come bandiera mercantile il 15 aprile 1848. Era il cosiddetto "modello Bigotti", dal nome del segretario del ministero dell'interno che ne tracciò il disegno. Sul modello originale lo scudo sabaudo non aveva il bordo. Fu aggiunto perché il campo rosso dello scudo, toccando le strisce laterali del tricolore, si confondeva col rosso del battente. Dopo alcuni ripensamenti fu scelto un bordo azzurro, colore dinastico. A causa dell'indeterminatezza del decreto, la bandiera apparve in diverse fogge e proporzioni, talvolta anche senza il bordo, finché il 2 maggio 1851 ne furono fissate le caratteristiche.


Regno di Sardegna, 1851-1861


Bandiera nazionale e mercantile, definita nel disegno e nelle proporzioni (2/3) il 2 maggio 1851. Il 17 marzo 1861 diventò la bandiera del Regno d'Italia. Lo scudo di Savoia rappresentava il ruolo guida assunto dal Regno di Sardegna nel processo di unificazione nazionale.



Se impiegata come bandiera di stato e della marina da guerra lo scudo dei Savoia doveva essere sormontato dalla corona reale. Ciò era già stabilito da Carlo Alberto il 15 aprile 1848, ma, come si è detto, il decreto relativo si prestò a varie interpretazioni fino al 1851, quando si procedette a fissare con precisione le caratteristiche della bandiera.



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Bibliografia
A. Ziggioto, Armi Antiche, 1967 - Flag Bull., IX, 1970 - Vexilla Italica, 2-3, II, 1975 - U. Bellocchi, Il tricolore duecento anni, 1996 - Vexilla Italìca, 1 e 2, XXIV, 1997


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