© Roberto Breschi
Sommario.
Già autonoma nel 751, Venezia verso l’anno mille era di fatto
indipendente dall’Impero Bizantino. Potente repubblica marinara estese
progressivamente i suoi domini nel Mediterraneo; dopo la scoperta
dell'America, cominciò una lenta decadenza e nel 1797, quando
dovette cedere alle truppe franco-austriache e ammainare la gloriosa
bandiera col leone alato, la Serenissima Repubblica di Venezia era
ridotta allo Jonio, alla Dalmazia e al Veneto. In seguito ai moti del
1848 fu fondata a Venezia da Daniele Manin una nuova repubblica, che
l’anno successivo, stretta d’assedio, fu presa per fame dagli
austriaci. Nel 1866 Venezia fu unita all'Italia.
Serenissima Repubblica di Venezia, fino al 1797
Bandiera di stato fino
al 16 maggio 1797, alzata sui palazzi e le aree di diretto ambito
dogale, compresa la piazza e la basilica di San Marco e durante le
parate e le cerimonie. In genere il drappo era rosso porporino con
ornamenti in oro, colori di Bisanzio di cui Venezia si sentiva erede, e
aveva un numero variabile di code quadrate. Il leone, simbolo
dell’evangelista Marco reggeva un libro aperto su cui si leggeva Pax
tibi Marce Evangelista meus, frase che secondo la leggenda un
angelo aveva rivolto, durante una tempesta, a Marco in navigazione
verso Venezia. Talvolta il libro era accompagnato da una croce o da una
spada. La banda azzurra su cui sorgeva il leone simboleggiava il
predominio della Serenissima sui mari. Sovente appariva sullo sfondo un
monticello cimato
da un castello, a simboleggiare i domini terrestri. Di bandiere molto
simili sono oggi dotate la città
di Venezia e la regione Veneto.
Serenissima Repubblica di Venezia, sec. XIV-1797
Bandiere marittime e per
le fortificazioni in
terraferma in uso fino al 16 maggio 1797. Il leone di San Marco come
emblema
della repubblica risale alla prima metà del XIV secolo. Sulle
bandiere,
in origine probabilmente bianche, compare verso il 1355-56; in
precedenza
il santo era rappresentato in figura umana (sec. XII-XIII). Venezia non
provvide
mai a dare un ordinamento stabile e ufficiale ai suoi simboli; ne
deriva
un numero elevato di varianti. Talvolta il leone - con o senza nimbo -
tiene
un libro chiuso, o senza scritta, talvolta regge anche una croce, o una
spada.
Che la bandiera alzata dal naviglio mercantile avesse la croce e quella
da
guerra la spada è pura fantasia. Verso gli ultimi anni della
repubblica
prevalevano bandiere marittime con la bordura gialla rispetto a quelle
con
il leone posato su una fascia azzurra. Sono riportate anche bandiere di
campo
bianco probabilmente per le fortificazioni costiere.
Repubblica Veneta, Repubblica di San Marco, 1848-1849
Bandiera dell'effimera
repubblica di San Marco proclamata da Daniele Manin dopo l'insurrezione
e la cacciata degli austriaci, dal 27 marzo 1848 al 24 agosto 1849. Gli
insorti, che miravano all'unione col Regno di Sardegna scelsero
naturalmente il tricolore, ma non dimenticarono il leone di San Marco
che posero nel cantone.
SENARICA
STATI
PREUNITARI (Indice)
Bibliografia
A. Ziggioto, Armi Antiche, 1968 - Vexilla
Italìca, 2-3,III, 1976 - Idem 1,IV, 1977 e 1, XXIV, 1997
> Indice
Europa >
>> Indice generale >>
© Roberto Breschi
Sommario.
Senarica, un piccolissimo villaggio sui primi contrafforti
settentrionali del Gran Sasso, costituì per oltre quattro secoli
una repubblica indipendente di cui si è quasi persa la memoria.
Acquisita la libertà nel 1343 prese a modello la repubblica di
Venezia di cui fu sempre fedelissima alleata e da cui ottenne
protezione. Anche nella decadenza seguì la grande alleata e
verso il 1800 ogni traccia di questo stato è svanita.
Repubblica di Senarica, fino al 1797
Bandiera o gonfalone
della repubblica (libera ricostruzione) devota a Venezia. Il leone
ricorda quello di San Marco, ma non è
alato e artiglia un serpente; quest'ultimo allude probabilmente al
biscione
dei Visconti e alla resistenza opposta nel 1343 alle truppe viscontee,
che
valse a Senarica l'indipendenza.
VENEZIA
Bibliografia
P. Marcozzi, Le vie d'Italia, 12,XLIII, 1937 - Armi
antiche, 1987