© Roberto Breschi
Sommario. La
regione compresa fra il Volga e gli Urali, abitata da popolazioni
turco-tartare insediatesi in Europa al seguito dell’Orda d’Oro nel XIII
secolo, fu conquistata dai russi tra il 1552 e il 1556; l’occasione del
riscatto si presentò nel 1918 quando si costituì a Kazan
la repubblica dell’Idel-Ural (Idel= Volga in tartaro) con
l’intento di riunire le minoranze tartare (o tatare) e gli altri popoli
non russi della regione, comprese le popolazioni ugro-finniche
stanziate più a nord. La repubblica visse appena qualche mese,
non solo per via dei bolscevichi, ma anche perché scossa da
dissidi interni a sfondo etnico e religioso. Le varie
nazionalità che costituivano l’Idel-Ural, nonostante le mai
sopite aspirazioni all’indipendenza, sarebbero diventate altrettante
repubbliche autonome della federazione russa.
Volga-Ural, 1917-1918
Bandiera nazionale
adottata ufficialmente il 3 dicembre 1917 dall'Assemblea Nazionale a
Ufa in vista della proclamazione dell'indipendenza, avvenuta a Kazan il
24 gennaio 1918. Alla fine di aprile stato e bandiera scompavero. Il
colore della bandiera richiamava i vessilli azzurri (gök bayrak)
degli imperi turchi
medioevali. Risaliva al Medioevo anche il singolare emblema tartaro,
il tamga, un marchio di possesso del bestiame in uso nel XIII
secolo (vedi anche Crimea), ricco di significati: il gancio
simboleggiava
il luogo a cui il popolo era saldamente legato, l’anello era
l’assemblea
degli eletti delle varie tribù (Aksakal), la mezzaluna
alludeva alla religione mussulmana e la cornice stava a significare che
molti popoli erano riuniti sotto una sola guida.
AUTONOMIE (Indice)
Bibliografia
Flag
Bull., VIII:3, 1969 e 184,1998 - Archivio CISV, scheda 35/95
© Roberto Breschi
Sommario. La
repubblica autonoma del Tatarstan, costituita nel 1920 dopo una breve
unione con la Baschiria, è l’unico piccolo paese che oggi
ricorda nel nome il popolo tartaro che una volta dominava un territorio
molto più grande. Non immune da tendenze separatiste.
Repubblica Autonoma Socialista Sovietica del Tatarstan,
Tatarskaija Avtonomnaija Sozialisticeskaija Sovetskaija Respublika,
1937-1991
1937-1954
1937-1954,
variante
La costituzione del 25
giugno 1937 stabiliva che la bandiera del Tatarstan doveva essere
quella della RSS Russa, con la sigla della federazione RSFSR e il nome
dello stato in russo e in tartaro. Ne venne fuori un drappo rosso con
l'iscrizione RSFSR (in caratteri cirillici), ripetuta più sotto
in caratteri latini più piccoli, e sotto ancora le scritte Tatarskaija
ASSR, in russo e Tatarstan ASSR in tartaro (con caratteri
rispettivamente cirillici e latini). In pratica si usò una
versione più semplice con la sola scritta RSFSR / Tatarstan
ASSR, in cirillico che andava bene sia per il russo
che per il tartaro ed era anche in accordo con il dettato
costituzionale,
che non specificava il tipo di carattere.
1954-1981
1981-1991
Nel 1954 fu introdotta
per la Federazione Russa la nuova bandiera con striscia distintiva
azzurra all'asta; di conseguenza cambiò anche la bandiera del
Tatarstan che
diventò uguale a quella russa con l'aggiunta della sigla del
nome dello stato TASSR, in caratteri cirillici, sotto l'emblema
della falce e martello. Infine il 1° giugno 1981, in ottemperanza
alla costituzione del 31 maggio 1978, la scritta fu
cambiata in Tatarskaija ASSR, sempre in caratteri cirillici.
Repubblica del Tatarstan, Respublika Tatarstan, 1991
Bandiera nazionale
provvisoria utilizzata dall'11 febbraio 1991 per la delegazione tartara
all'UNPO (Organizzazione dei Popoli e delle Nazioni Non-rappresentate)
cui il Tatarstan aderì sin dall'inizio. Il 29 novembre
entrò in vigore la bandiera definitiva.
Repubblica dei Tartari, Respublika Tatarstan, dal 1991
Bandiera della
repubblica del Tatarstan (dal cui nome manca ufficialmente
l'appellativo "Autonoma") adottata per legge il 29 novembre 1991.
Proporzioni 1/2. I colori derivavano da quelli di vari movimenti
indipendentistici e sono abbastanza diffusi
tra i popoli turco-tatari e iranici. La sottile striscia bianca ha
soltanto funzione divisoria.
IDEL-URAL
AUTONOMIE (Indice)
Bibliografia
Flag
Bull., XI:1, 1972 - Flagmaster,
69, 1991 - Embl. et Pavillons, 31, 1992 - Riv. Marittima, Suppl, 4,
1994 - Le Cabinet des Drapeaux, 1,
1996 - V.A. Sokolov,
Vexillologiceskij
Spravochnik po Flagam Rossiiskoi Imperii i SSSR, 2002
© Roberto Breschi
Sommario. La
Baschiria è una repubblica degli Urali meridionali ad est del
Tatarstan densamente popolata da turco-mongoli. Dal 1917/18 al 1920
conobbe una precaria indipendenza e nel 1922 diventò una delle
repubbliche autonome della federazione russa.
Bashkortostan, Zabulachnaija Respublika, 1917-1920
Bandiera nazionale di
uno stato proclamato tra il 1917 e il 1920 dai baschiri e da altri
popoli mussulmani della regione avversi ai bolscevichi. Disegno dai
chiari riferimenti islamici.
Basqortostan, 1918-1920
Bandiera nazionale dello
stato proclamato dai
baschiri dopo lo scoppio della rivoluzione e aspramente disputato da
rossi
e bianchi. Soppressa nel 1920, insieme allo stato. L'azzurro era il
colore
dei baschiri, il verde dell'islam.
Repubblica Autonoma Socialista Sovietica di Baschiria,
Basqortostan Avtonomiali Sovet Sozialistik Respublikahi,
Bashkirskaija ASSR, 1937-1954
1937-1938
1938-1954
Bandiera definita dalla
costituzione approvata il 23 giugno 1937. Secondo le direttive comuni
relative alle repubbliche autonome, sulla bandiera della
repubblica federativa russa era aggiunto il nome parzialmente
abbreviato della repubblica federata, in russo e in lingua locale.
Nella prima versione erano usati sia caratteri cirillici sia caratteri
latini. Tuttavia nel febbraio 1938 il nome latino fu mutato in
cirillico e la sigla latina della federazione eliminata.
Repubblica Autonoma Socialista Sovietica di Baschiria,
Basqortostan ASSR, Bashkirskaija ASSR, 1954-1990
Bandiera decretata il 31
marzo 1954 in seguito all'adozione dei nuovi simboli della repubblica
russa; definita e confermata il 15 marzo 1956. Restò
praticamente immutata sino al 1990, allorché la Baschiria tolse
dal nome il termine "Autonoma" autoelevandosi al rango di RSS. Non
risultano nuove bandiere sino al 1992.
Repubblica dei Baschiri,
Respublika Bashkortostan, Basqortostan Respublikahi, dal 1992
1992-2003
dal 2003
Bandiera nazionale
adottata il 25 febbraio 1992. L'azzurro è il colore dei turchi,
il verde dell'islam e il bianco rappresenta la purezza. I tre colori
erano già presenti sulla bandiera della breve indipendenza del
1918. Le proporzioni, originariamente 1/2, sono state fissate in 2/3 da
una legge del 12 febbraio 2003. L'emblema centrale rappresenta la "rosa
baschira" (kurai), fiore tipico di una canna locale (Phragmites
communis trinius), usata per costruire strumenti musicali. I sette
petali alludono alle sette
tribù baschire originali.
AUTONOMIE (Indice)
Bibliografia
Flag
Bull., XI:1, 1972 - Flagmaster,
71, 1992 - Embl. et Pavillons, 41,1994 - Riv. Marittima, Suppl., 4,
1994 - Flag Report, 15, 2000 - Archivio CISV, scheda 35/97 - V.A.
Sokolov, Vexillologiceskij
Spravochnik po Flagam Rossiiskoi Imperii i SSSR, 2002
© Roberto Breschi
Sommario. La
Ciuvassia, sul Volga, i cui abitanti sono in pratica baschiri
cristiani, dal 1920 regione autonoma in seno alla Russia, fu elevata a
repubblica autonoma nel 1925.
Repubblica Autonoma Socialista Sovietica di Ciuvassia,
Ciavashsen Avtonomla Sozialisampa Sovet Respupleke, Ciuvashskaija ASSR,
1927-1931
Bandiera di stato
adottata il 31 marzo 1927 e sostituita il 12 febbraio 1931. Fu una
delle pochissime (v. anche Jacuzia/Saha) che
si discostarono alquanto dai
ripetitivi modelli sovietici, rossi con iscrizioni in oro. L’emblema
della falce e martello e le iniziali della repubblica, rossi su fondo
bianco, erano incorniciati entro un motivo ornamentale tipico del
paese. Il modello fu ritenuto troppo nazionalista e dopo pochi anni la
Ciuvassia dovette rientrare nei ranghi anche in fatto di bandiera. Il
drappo, in proporzioni 1/2, è
quasi sempre raffigurato in modo errato, con il cantone
sproporzionatamente grande; in realtà la costituzione del 1927
prescrive che il
pannello bianco del cantone copra 1/9 della bandiera.
Repubblica Autonoma Socialista Sovietica di Ciuvassia,
Ciavash ASSR,
Ciuvashskaija ASSR, 1931-1938
Bandiera adottata il 12
febbraio 1931. Alla sigla del nome della repubblica (ChASSR) in grandi
caratteri cirillici posta sotta l'emblema della falce e martello, si
accompagnava il motto Proletari di tutto il mondo unitevi! in
lingua
ciuvassa. Durò fino al 1938 non senza subire modificazioni
secondarie (nel 1936).
Repubblica Autonoma Socialista Sovietica di Ciuvassia,
Ciavash ASSR, Ciuvashskaija ASSR, 1938-1954
Bandiera definita dalla
costituzione approvata il 18 luglio 1938. Il modello rientra nella
tipologia più comune: il nome in parte abbreviato della
repubblica in
lingua russa e in lingua locale aggiunto sulla bandiera della
repubblica federativa russa.
Repubblica Autonoma Socialista Sovietica di Ciuvassia,
Ciavash ASSR, Ciuvashskaija ASSR, 1954-1992
Bandiera decretata il 6
maggio 1954, effettiva dal successivo 16 giugno. I nomi abbreviati in
russo e in lingua locale erano aggiunti sul nuovo vessillo
della RFSS Russa. Con piccoli cambiamenti, la bandiera durò fino
al 1992 (nel 1990 si decise anche di togliere la A di "Autonoma" dalla
sigla, ma già si pensava a una bandiera radicalmente diversa).
Repubblica della Ciuvassia, Ciuvashkaija Respublika,
Ciavash Yenn, dal 1992
Bandiera
nazionale
adottata, mediante pubblico concorso, dal Consiglio Supremo della
repubblica il 29 aprile 1992 e alzata per la prima volta l'8 maggio
successivo. Proporzioni 5/8. L'oro e il cremisi, colori bizantini, sono
forse in relazione alla religione ortodossa praticata nel paese. Al
centro campeggia una rappresentazione dell'albero della vita sormontato
da tre soli.
AUTONOMIE (Indice)
Bibliografia
Flag
Bull., XI:1, 1972 e 148, 1992 - Gaceta de Banderas, 1, 1992 - Riv.
Marittima, Suppl., 4, 1994 - V.A. Sokolov, Vexillologiceskij
Spravochnik po Flagam Rossiiskoi Imperii i SSSR, 2002
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