BRUNSWICK
© Roberto Breschi
Sommario. L’antico ducato di Brunswick (Braunschweig), ebbe il periodo di massimo splendore durante il XV secolo. Fu unito da Napoleone al Regno di Vestfalia. Dopo la restaurazione si distinse per le lotte civili e nel 1848 ottenne un governo costituzionale parlamentare. Non fece parte della Confederazione del Nord ma entrò autonomamente nell’Impero tedesco nel 1871. I colori del paese, di livrea, erano l’azzurro chiaro e il giallo pallido.


Ducato di Brunswick, Herzogtum Braunschweig, 1831-1918
Stato del Brunswick, Freistaat Braunschweig, 1922-1933


Bandiera del ducato nei colori del paese, azzurro e giallo chiaro, ripristinati con ordinanza del 21 luglio 1831 (erano stati sostituiti nel 1814 dal bianco-azzurro). Come vessillo ducale durò sino alla caduta dell'impero nel 1918, ma il 6 gennaio 1922 fu ufficialmente riconfermata per il Land repubblicano. (v. indice Stati federali). Abolita col nazismo ritornò dopo la guerra ma solo come simbolo locale nell'ambito dello stato della Bassa Sassonia. Non sono note l'epoca e l'origine del giallo e dell'azzurro. Cronache della metà del XVIII secolo riportano che essi erano sempre stati colori di corte, livrea compresa. È poco probabile che fossero usati su bandiere prima del 1831.


Ducato di Brunswick, Herzogtum Braunschweig, 1912-1918





Bandiera di stato adottata il 15 ottobre 1912 e durata fino al 1918. Sul bicolore del ducato fu aggiunto uno scudo ovale rosso coronato con un cavallino bianco, antico simbolo guelfo risalente al 1361. Qui compare nella posizione cosiddetta "vestfalica", cioè inalberato e con la coda drizzata. La bandiera era usata a terra sugli edifici pubblici, ma anche sul mare: in tal caso recava in aggiunta una grande àncora giallo-oro nel cantone.



ALTRE BANDIERE

Bandiere ducali

>
GERMANIA

> ANTICHI STATI TEDESCHI (Indice)

Bibliografia
J. Siebmacher's Grosses Wappenbuch,I,6,1878 - Archivio CISV, scheda 15/122

> Indice Europa >              >> Indice generale >>





HANNOVER
© Roberto Breschi
Sommario. Ducato dal 1235 ed elettorato dal 1692, Hannover divenne regno nel 1815. La dinastia degli Hannover salì sul trono del Regno Unito (1701) e ciò portò all’unione personale delle due sovranità che cominciò nel 1714 e - a parte l’occupazione di Napoleone che divise l’Hannover tra la Francia e il nuovo regno di Vestfalia - terminò nel 1837. In quell’anno la regina Vittoria dovette infatti rinunciare al trono di Hannover per via della legge salica che vigeva colà. Nel conflitto austro-prussiano (1866)  l’Hannover si schierò con gli Asburgo. Sconfitto, fu ridotto a provincia prussiana. La bandiera nazionale testimoniava i profondi legami col Regno Unito.


Regno di Hannover, Königreich Hannover, 1815 (1801)-1866



Bandiera nazionale e mercantile definita da un decreto del 28 agosto 1801 - quando il regno era ancora un ducato elettorale - per mettere ordine alla varietà dei precedenti approssimativi modelli. In uso effettivo dal 1815, essendo il paese prima di allora occupato e spartito da Napoleone. Sostituita sulle navi dalla bandiera prussiana il 3 novembre 1866, restò tuttavia in uso fino al 1° aprile 1868, quando le bandiere locali furono abolite. L'unione col Regno Unito nella persona del sovrano, durata più di centoventi anni (1714-1837) era testimoniata da questa bandiera, molto simile alla Red Ensign. L'emblema del cavallino, la cui origine è molto dibattuta, figurava sullo stemma reale.


Regno di Hannover, Königreich Hannover, 1837-1866


Bandiera del paese con i colori nazionali diffusa a partire dal 1837; soppressa nel 1866, fu tuttavia ripresa nel 1882 come bandiera provinciale nell'ambito prussiano e di nuovo nel 1946 in seno al nuovo stato della Bassa Sassonia. I colori furono introdotti verso la fine del 1821 per vivacizzare la vecchia coccarda nera; furono tratti probabilmente dai cappelli delle divise militari del XVIII secolo, o, più semplicemente, ricercando una combinazione cromatica non ancora adottata dagli altri stati.



ALTRE BANDIERE

Bandiere reali
Bandiera di bompresso

> GERMANIA
> ANTICHI STATI TEDESCHI (Indice)

Bibliografia
J. Siebmacher's Grosses Wappenbuch,I,6,1878 - Archivio CISV, scheda 15/68

> Indice Europa >              >> Indice generale >>