© Roberto Breschi
Sommario.La
regione a nord del Caucaso tra
il mar Caspio e il mar Nero, abitata da numerose minoranze etniche (il
cosiddetto
“Popolo della Montagna”) fu occupata dai russi nel 1864 e amministrata
come
una colonia dell’impero. L’ultima resistenza (1834-59) fu opposta da
Samuel
Shamil, l’eroe del Caucaso, che riuscì ad organizzare uno stato
teocratico
nel territorio corrispondente all’incirca al Daghestan e alla Cecenia.
All’indomani
della rivoluzione d’ottobre i popoli ciscaucasici formarono una
federazione
indipendente che oppose resistenza all’Armata Rossa fino al 1920. I
sovietici
riordinarono le nazionalità della Ciscaucasia in province o
repubbliche
autonome in seno alla Russia, ma durante l’offensiva nazista
sembrò
ai caucasici che fosse data loro l’opportunità di ritornare
indipendenti
(progetto Rosemberg), ma guadagnarono solo accuse di collaborazionismo
e
nel 1942-43 gli abitanti furono deportati e le autonomie annullate da
Stalin.
Solo nel 1957 ci sarebbe stata la riabilitazione generale.
Repubblica del Paese della Montagna, 1834-1859
Bandiera della
repubblica teocratica organizzata nel 1834 sul territorio all'incirca
corrispondente al Daghestan e alla Cecenia da Samuel Shamil, eroe
dell'indipendenza del Caucaso. Il drappo verde e rosso (colori islamici
e turchi) mostrava un peculiare taglio al battente. La bandiera fu
visibile fino al settembre 1859 allorché la "guerra santa"
contro la Russia si risolse con la completa sconfitta.
Federazione dei Montanari Caucasici Uniti, 1917-1918
Bandiera della
federazione tra i popoli a nord del Caucaso costituitasi tra il maggio
e l'agosto del 1917 a Vladikavkaz. La federazione si dissolse
probabilmente all'inizio del 1918 e la bandiera fu sostituita. I popoli
originari erano i lesghi (Daghestan), i ceceni e gli ingusceti, gli
ossezi (o alani), i cariaciai e i balcari, i cabardini, i circassi e
gli abkhasi. I loro territori non corrispondono esattamente con le
attuali repubbliche autonome perché, dopo l’integrazione
nell’URSS, alcune divisioni territoriali e aggregazioni di
nazionalità
furono modificate. L’Abkhasia, pur facendo parte della Federazione
Ciscaucasica, era al di là dello spartiacque, e infatti fu
successivamente aggregata - e lo è tutt'oggi - alla Georgia.
Repubblica del Paese della Montagna,
Repubblica dei Montanari della Ciscaucasia, 1918-1919
Bandiera adottata forse
in coincidenza con lo scioglimento
della Federazione dei Montanari Uniti e alla formazione della
repubblica.
Di sicuro confermata l'11 maggio 1918 per una nuova repubblica (dei
Montanari
della Ciscaucasia), ricostituitasi dopo la cacciata del precedente
governo
ad opera dei russi. Sostituita il 12 giugno 1919. La bandiera aveva gli
stessi
colori della precedente con in più sette stelle gialle, le
quali,
così come le sette strisce, rappresentavano sette popoli
caucasici
(cabardini, cariaciai, daghestani, circassi, osseti, ceceni e ingusci).
Repubblica Democratica dei Popoli Montanari,
Gorskaija Demokraticeskaija Respublika, 1919-1920
Il 12 giugno 1919 il
congresso delle nazioni caucasiche decise di schierarsi, nel conflitto
civile, contro i "bianchi" di Denikin e cambiò la denominazione
dello stato e la bandiera. L'indipendenza del Caucaso ebbe termine il
21 gennaio 1920 con l'inglobamento nell'Unione Sovietica sottoforma di
Repubblica Socialista Sovietica Autonoma della Montagna (Gorskaija
ASSR). Il cantone verde e il crescente alludevano all'islam, le
sette stelle ai popoli caucasici, il campo rosso simboleggiava il
sangue versato e preludeva alla sovietizzazione.
Caucaso Settentrionale, Nord Kaukasus, 1942-1943
Bandiera del territorio
del Caucaso Settentrionale durante l'occupazione tedesca del 1942-43.
Proporzioni 3/5. Disegnata in Germania, si ispirava alla vecchia
bandiera del 1919, ma aveva un diverso emblema nel cantone: il
crescente e le stelle erano rimpiazzati da un antico simbolo solare
risalente al 1500, un tempo usato come marchio di proprietà (tavro)
di mandrie di cavalli, che di recente è stato ripreso dalla
repubblica di Inguscezia. Il
disegno, rintracciato presso gli archivi di stato della Germania,
esiste
in due differenti versioni. Non si sa se e quanto frequentemente la
bandiera
sia stata usata.
RUSSIA
Bibliografia
Flag
Bull., VIII:3, 1969 - Embl. et Pavillons, 37, 1993 - A. Herzfeld,
Proceedings of XX ICV, Stoccolma 2003, ed. 2004 - Archivio CISV, scheda
35/86-88
>
Indice Europa >
>> Indice
generale >>