© Roberto Breschi
Sommario. La
progressiva estensione del predominio della repubblica
di Firenze su
quasi tutti gli altri liberi comuni della Toscana cominciò nel
secolo XIII; nel 1434 i Medici si posero al vertice dello stato e nel
1569 si costituì il Granducato di Toscana, sotto gli
stessi Medici, che lo mantennero fino al 1737 quando passò agli
Asburgo-Lorena. Ammainati i vessilli medicei, comparvero quelli
dell’impero, gialli con aquila bicipite, che il granduca Francesco II,
nel frattempo (1745) divenuto imperatore, volle portare
nel suo stato d’elezione. Nel 1765 con l’insediamento del granduca
Pietro Leopoldo fu introdotta, ancor prima che nella stessa Austria
(ove comparve nel 1786), la bandiera rosso-bianco-rossa. Nel 1799
i francesi occuparono la Toscana e nel 1801 fu creato da Napoleone
senza troppa convinzione il Regno di Etruria, integrato nell’impero nel
1807, prima come provincia, poi ancora come granducato (1809). Nel 1814
il granducato ritornò sotto i Lorena, fino all’unità
d’Italia.
Granducato di Toscana, 1562-1737
Bandiera di stato e
stendardo dei Medici, adottata in forma stabile a partire
dall'istituzione del granducato
e durata sino all'avvento dei Lorena. Lo scudo dei Medici, la
cui origine si perde nella leggenda, reca le palle rosse in campo
d'oro e, in capo, una sesta palla azzurra con tre gigli di Francia,
concessa dal re Luigi XI a Piero dei Medici nel 1466. Sulla bandiera
illustrata lo scudo appare circondato dal collare del Toson d'Oro
(aggiunto
nel 1548) e con la croce dell'Ordine di Santo Stefano accollata
(presente
dal 1562, anno di fondazione dell'Ordine). La corona è quella
fiorentina a rebbi e porta al centro il giglio rosso, antico simbolo
di Firenze (1251). L'origine dello scudo mediceo si perde nella
leggenda.
Granducato di Toscana, fine sec. XVI - c. 1737
La marina da guerra
toscana si identificò nel periodo mediceo con la flotta
dell'Ordine di Santo Stefano. La bandiera ufficiale alzata dalle galere
era rossa bordata di giallo con al centro la croce dell'Ordine entro un
disco bianco. Apparsa dopo il 1562 (anno di fondazione dell'Ordine)
durò probabilmente fino all'avvento dei Lorena (1737).
Granducato di Toscana, sec. XVII - c. 1737
Bandiera detta "di
Livorno", per impiego mercantile, in uso dal secolo XVII e durata
presumibilmente fino all'avvento dei Lorena (1737). Originata dalle
bandiera dell'Ordine di Stanto Stefano si trova rappresentata con molte
varianti e aggiunte. Il disegno corretto è molto probabilmente
quello qui riportato, tratto dal manoscritto olandese ripubblicato da
K. Sierksma Flags of the World 1669-1670, con la croce
stefaniana circondata da tutte le palle
medicee.
Granducato di Toscana, c. 1737- c. 1749
Bandiera detta "di
Toscana", per impiego mercantile, in uso nella prima metà del
XVIII secolo, probabilmente tra l'avvento dei Lorena (1737) e
l'introduzione delle bandiere imperiali da parte di Francesco II
(1749). La croce fu forse originata da quella dell'Ordine di Santo
Stefano, per allungamento dei bracci sino ai bordi del drappo.
Granducato di Toscana, c. 1749-1765
Bandiera di stato e
della marina da guerra adottata verso il 1749 e sostituita nel 1765.
Francesco II, granduca di Toscana e marito di Maria Teresa d'Asburgo,
divenne imperatore nel 1745. Poco più tardi portò le bandiere imperiali nel suo stato d'elezione,
che mantenne fino alla morte nel 1765.
Francesco II dotò
la Toscana, prima dell'impero, anche di un'insegna mercantile, derivata
da quella imperiale
con l'aggiunta di quattro strisce nere.
Granducato di Toscana, 1765-1800 e 1814-1859
Bandiera dai colori
austriaci introdotta nel 1765 con l'insediamento del granduca Pietro
Leopoldo, ancor prima che nella stessa Austria, ove comparve oltre
vent'anni dopo, nel 1786. Durante la sua esistenza quasi secolare, fu
cancellata e ripristinata un paio di volte: nel periodo napoleonico
(1800-1814) e nella breve parentesi costituzionale (1848-49).
Definitivamente ammainata e sostituita col tricolore nel maggio
1859. Lo scudo, coronato, era inquartato con le armi d'Ungheria, di
Boemia, di Borgogna antica e di Bar, sul tutto uno scudetto con le armi
di Lorena, d'Austria e dei Medici.
Lo stemma del granducato
ebbe sulle bandiere diverse versioni, con varianti soprattutto nei
trofei e negli ornamenti. Dopo la restaurazione del 1814, apparve
sovente in forma rotondeggiante, senza cornice dorata
ma ornato di fogliame, con accollata la croce di Santo Stefano. Al
collare
dell'Ordine del Toson d'Oro si aggiunsero altre decorazioni. Le
bandiere
bianco-rosse in trofeo furono affiancate da quelle a strisce azzurre e
bianche
del Regno di Etruria (v. più avanti).
Granducato di Toscana, 1781-1800 e 1814-1859
Bandiera mercantile
introdotta nel 1781 e sostituita nel 1859 col tricolore. Lo stemma
granducale ebbe varie versioni a seconda del periodo e dell'impiego
della bandiera. Sull'insegna riservata ai mercantili di grosso
tonnellaggio era limitato allo scudo coronato, privo di trofei con
accollata la croce di Santo Stefano.
Granducato di Toscana, 1765-1800 e 1814-1824
Bandiera mercantile per
le imbarcazioni di piccolo tonnellagio, in uso dal 1765 al 1824, salvo
che nel periodo napoleonico. Lo stemma, spostato nel cantone, era
limitato al solo scudetto interzato in palo con le armi di Lorena,
d'Austria e dei Medici.
Granducato di Toscana, 1824-1859
Bandiera mercantile per
imbarcazioni di piccolo tonnellaggio in uso dopo il 1824 e fino al
1859. Una versione non autorizzata aveva al centro le iniziali in oro L
II del granduca
Leopoldo II, sormontate da corona.
Regno d'Etruria, c. 1803-1807
Bandiera di stato e da
guerra del regno napoleonico, adottata probabilmente nel 1803
(attestata al 1° gennaio 1804) e durata fino all'incorporazione
nella Francia, il 10 dicembre 1807. Al centro della bandiera figurava
lo stemma reale al completo: partito di Farnese e Guastalla con in
punta due pezze di Lorena e d'Austria, sul tutto le armi di Castiglia e
León inquartate con in cuore lo scudetto partito di Francia e
dei Medici. Lo scudo era coronato, accollato alla croce stefaniana e a
un trofeo di armi, bandiere di fantasia e decorazioni tra le quali si
riconosce solo il collare dell'Ordine del Toson d'Oro. Si usavano
tuttavia anche bandiere con versioni molto semplificate dello stemma,
con il solo scudo di Francia e dei Medici accollato alla croce di Santo
Stefano, con o senza corona.
Nello stesso periodo era
in uso una corrispondente bandiera mercantile con due sole strisce
azzurre e con stemma di solito nella versione semplificata come sulla
bandiera di stato, o comunque senza i trofei.
Sui bastimenti di
piccolo tonnellaggio, la bandiera azzurra, bianca e azzurra si alzava
pulita.
Granducato di Toscana, 1848-1849
Bandiera d'uso generale,
introdotta il 17 aprile 1848 con un emendamento alla costituzione che
Leopoldo II aveva
concesso poche settimane prima. Il 27 gennaio 1849 la costituzione
fu abrogata e la precedente bandiera dai colori austriaci ripristinata.
Era il tricolore italiano con l'ennesima versione dello stemma
granducale
sulla striscia centrale.
Governo Provvisorio di Toscana, 1859-1860
Bandiera per le navi
mercantili e per i consolati decretata il 29 settembe 1859 e abolita
nel marzo 1860 con l'unione della Toscana al regno sardo. Già
l'11 maggio 1859 il governo provvisorio costituitosi dopo la caduta del
granducato, aveva adottato il tricolore. Nel settembre fu aggiunto lo
stemma di Savoia e, sulla bandiera mercantile e dei consolati, anche un
leone d'argento passante nel cantone, impropriamente definito
"Marzocco".
ELBA
PIOMBINO
STATI
PREUNITARI (Indice)
Bibliografia
Armi
Antiche, 1971 - Vex. Italica, 1 e 2, 1997 - U. Bellocchi, Il Tricolore,
duecento anni, 1996 - Archivio CISV, scheda 15 (SRI)
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