![]() Cartolina inizio '900, Antonio Furlanetto illustratore. Gli stemmi sono quelli dei capoluoghi. ![]() ![]() |
SARDEGNA Cagliari Carbonia-Iglesias Medio Campidano Nuoro Ogliastra Olbia-Tempio Oristano Sassari Sud Sardegna |
Istituita nel 1859 (decreto Rattazzi). Ridimensionata
notevolmente a causa della creazione della provincia di Nuoro (1927),
di quella di Oristano (1974) e di quelle di Carbonia-Iglesias e del
Medio Campidano (2005). Il 4 febbraio 2016 è stata istituita la
Città Metropolitana, estesa però, oltre a Cagliari, a
soli sedici comuni dell'entroterra della città. Il resto della
ex-provincia è confluito nel nuovo ente "Provincia del Sud della
Sardegna", con sede provvisoria a Carbonia. Non si hanno notizie di
nuovi simboli. Capoluogo: Cagliari Altre città: Quartu Sant'Elena, Selargius, Assemini, Capoterra, Sestu, Monserrato, Sinnai Sigla: 13 (1905-1927) - CA (dal 1927) Bandiera: rossa e azzurra divisa verticalmente con lo stemma e il nome della provincia in italiano e in sardo. Gonfalone: rosso e azzurro diviso verticalmente (RD 9 febbraio 1939). |
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Stemma: partito:
il 1º d'argento alla croce di rosso accantonata da
quattro teste di moro di nero bendate del campo; sul tutto scudetto
ovale d'argento all'aquila al naturale coronata d'oro, caricata
in
petto di uno scudetto di rosso alla croce d'argento; il 2º di
Cagliari (inquartato, il 1º e il 4º di rosso alla croce
d'argento, il 2º e il 3º d'argento al castello di rosso
torricellato di tre pezzi, fondato su una pianura lambita dal mare
fluttuoso).
Sono rappresentate le armi della Sardegna (accollate da uno scudetto sabaudo) e quelle di Cagliari (con la croce di Savoia e il castello, dal nome sardo della città, Casteddu). Decreto di concessione: RD 17 marzo 1938. Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa). |
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Stemma c. 1905-1927:
inquartato da una croce di rosso caricata in cuore dello scudetto
sabaudo: il 1° di Cagliari (inquartato, il 1º e il 4º di
rosso alla croce
d'argento, il 2º e il 3º d'argento al castello di rosso
torricellato di tre pezzi, fondato su una pianura lambita dal mare
fluttuoso); il 2° del giudicato di Arborea (d'argento all'albero
sradicato al naturale); il 3° di Nuoro (campo di cielo; alla
campagna con una catena di monti sullo sfondo, all'albero sulla destra,
al bue passante sulla sinistra, il tutto al naturale, cimato da un sole
radioso d'oro); il 4° del Giudicato di Cagliari (troncato di rosso
e d'azzurro).
Oltre alle armi del capoluogo e dei colori del giudicato, sono rappresentate anche quelle di Arborea, il più importante giudicato sardo, e della città di Nuoro, che fino al 1927 faceva parte della provincia di Cagliari. Decreto di concessione: non rilevato |
Istituita con legge regionale nel 2001 staccando 23 comuni
dalla provincia di Cagliari; pienamente
operativa
dal 2005. Nome alternativo "Sulcis-Iglesiente". Il 4 febbraio 2016
è
confluita nella nuova "Provincia del Sud della Sardegna". Capoluoghi: Carbonia e Iglesias. Altre città: Sant'Antioco Sigla: CI Bandiera: non risulta in uso. Gonfalone: rosso, in basso lo stemma, in alto la scritta "Sulcis Iglesiente" (Decreto Giunta provinciale 29 novembre 2011). |
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Stemma: partito:
il 1° d'azzurro alla Madre Mediterranea d'oro; il 2° di
Sardegna (d'argento alla croce di rosso accantonata da quattro teste di
moro di nero, bendate del campo).
È raffigurata una statuetta risalente al neolitico, detta "Dea Madre", rinvenuta in una grotta del Monte Meana nel comune di Santadi. Non è esclusiva della Sardegna: manufatti simili si trovano anche altrove e possono essere considerati come le prime testimonianze della civilizzazione culturale del Mediterraneo. Decreto di concessione: non rilevato. Decreto Giunta provinciale 29 novembre 2011. |
Istituita con legge regionale nel 2001 e pienamente
operativa dal 2005, staccando 28 comuni dalla provincia di Cagliari. Il
4 febbraio 2016 è confluita nella nuova Provincia del Sud della
Sardegna. Co-capoluoghi: Villacidro e Sanluri Altre città: Guspini Sigla: MD (modulistica 2005-2006) - VS (2006-2016) Bandiera: non risulta in uso Gonfalone: non risulta in uso |
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Stemma: non
risulta in uso
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Costituita nel 1927, sottraendo territorio alle province di
Cagliari e Sassari. Nel 1974 cedette una porzione di territorio alla
neo provincia di Oristano. Nel 2005 subì il distacco della nuova
provincia dell'Ogliastra, oltre a perdite minori a favore delle altre
province confinanti. Il 4 febbraio 2016 ha riacquistato il territorio
dell'ex-provincia dell'Ogliastra. Capoluogo: Nuoro Altre città: Siniscola, Macomer Sigla: NU Bandiera: verde e azzurra divisa verticalmente e caricata dello stemma della provincia completo. Gonfalone: azzurro e verde diviso verticalmente. |
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Stemma:
troncato:
il 1° d''argento alla catena di monti al naturale, sormontata
dall'aquila al volo spiegato di nero; il 2° d'azzurro al nuraghe al
naturale fondata su campagna erbosa di verde e cimato dal sole
raggiante d'oro.
Paesaggi tipici locali. Le montagne rappresentano anche le parti in cui in origine era diviso il territorio nuorese; di nuraghi è disseminata la provincia, così come l'intera Sardegna. L'aquila potrebbe essere una reminiscenza del regime fascista, ma anche un riferimento ai Doria, presenti in Sardegna dal XII al XIV secolo. Decreto di concessione: RD 6 dicembre 1928. Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa). |
Istituita con legge regionale nel 2001 e pienamente
operativa dal 2005, sottraendo 23 comuni alla provincia di Nuoro.
Abolita e restituita a Nuoro il 4 febbraio 2016. Co-capoluoghi: Tortoli e Lanusei Altre città: --- Sigla: OG Bandiera: non risulta in uso. Gonfalone: non risulta in uso. |
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Stemma: di rosso,
alle 58 crocette gemmate di rosso, ai sei bisanti d'argento, posti
3,2,1, in cuore.
Significato non chiaro. Probabilmente le crocette ricordano la dominazione pisana. Decreto di concessione: non rilevato. Introdotto nel 2008. |
Istituita con legge regionale nel 2001 e pienamente
operativa dal 2005, staccando 23 comuni dalla provincia di Sassari e
due da quella di Nuoro. Abolita con legge regionale del 4 febbraio 2016. Co-capoluoghi: Olbia e Tempio Pausania Altre città: Arzachena, La Maddalena Sigla: OT Bandiera: non risulta in uso Gonfalone: bianco (DPR 30 ottobre 2008) |
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Stemma: troncato
dalla fascia ondata d'oro: il 1° partito: in A di argento, al gallo
ardito, di nero, crestato, bargigliato e armato, di rosso; in B di
rosso pieno; il 2° partito: in A di azzurro pieno; in B d'argento,
alla torre di rosso, merlata alla guelfa di tre, chiusa e
finestrata di nero, fondata su roccia di verde.
Il gallo e la torre ricordano i due giudicato della Sardegna settentrionale (Gallura e Torres); i campi azzurro e rosso sono gli smalti della provincia di origine, Sassari. Decreto di concessione: DPR 30 ottobre 2008. |
Costituita nel 1974, sottraendo territorio alla provincia di
Cagliari e in misura minore a quella di Nuoro. Capoluogo: Oristano Altre città: Terralba Sigla: OR Bandiera: bianca con lo stemma della provincia completo. Gonfalone: bianco (DPR 10 settembre 1982). |
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Stemma: d'argento
all'albero sradicato al naturale.
Era l'arma parlante del regno di Arborea, di cui Oristano fu capitale, ab antiquo, come attesta il cronista del XIV secolo Pino Saborito (vexilla alba hunciam intus pictam arborem viridem sunt ab antiquo arma regni Arboree). Decreto di concessione: DPR 10 settembre 1982. |
Istituita nel 1859 dal decreto Rattazzi, che aveva
riordinato la Sardegna in due province. Nel 1927 subì il
distacco di parte del territorio per la formazione della provincia di
Nuoro, e di nuovo nel 2005 a favore della nuova provincia di
Olbia-Tempio, successivamente reincorporata (2016). Capoluogo: Sassari Altre città: Olbia, Alghero, Porto Torres, Sorso Sigla: 58 (dal 1905 al 1927) - SS (dal 1927) Bandiera: rossa e azzurra divisa verticalmente. Al centro lo stemma della provincia. Anche armeggiata. Gonfalone: rosso e azzurro diviso orizzontalmente. |
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Stemma:
inquartato: il 1° e il 4° di azzurro alla croce d'argento; il
2° e il 3° di rosso alla torre merlata d'oro, aperta e
finestrata del campo.
Lo stemma, in uso sin dal XIX secolo, era comune sia alla provincia, sia al capoluogo. Nel 1936 la città di Sassari cambiò gli smalti che aveva in origine - di rosso alla croce d'argento (Savoia) e d'oro alla torre di rosso (Giudicato di Torres) - differenziandosi dalla provincia. Sono mantenuti lo scudo ovale e la corona marchionale. Decreto di concessione: RD 24 marzo 1938. Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa). |
Istituita il 4 febbraio 2016. Comprende i comuni
dell'ex-provincia di Cagliari non compresi nella Città
Metropolitana, le ex-province di Carbonia-Iglesias e del Medio
Campidano, un comune già della provincia di Oristano (Genoni) e
un altro di quella di Nuoro (Seui). Non ha ancora adottato simboli. Capoluogo provvisorio: Carbonia Altre città: Iglesias, Villacidro, Guspini Sigla: SU (dal 2017) Bandiera: non risulta in uso. Un progetto di bandiera è stato proposto all'amministrazione della nuova provincia dall'autore di questo sito (vedi) Gonfalone: non risulta in uso |
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Stemma: non
risulta in uso. Alcuni progetti sono stati proposti all'amministrazione
provinciale dall'autore di questo sito (vedi)
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