![]() Cartolina inizio '900, Antonio Furlanetto illustratore. Gli stemmi sono quelli dei capoluoghi. ![]() ![]() |
LOMBARDIA Bergamo Brescia Como Cremona Lecco Lodi Mantova Milano Monza e Brianza Pavia Sondrio Varese |
Costituita nel 1859 (decreto Rattazzi) con i circondari di
Bergamo, Clusone e Treviglio. Subì un modesto ritocco
territoriale nel 1992 quando sei comuni passarono alla nuova provincia
di Lecco. Capoluogo: Bergamo Altre città: Treviglio, Seriate, Dalmine, Romano di Lombardia, Albino, Caravaggio Sigla: 10 (1905-1927) - BG (dal 1927) Bandiera: armeggiata, riproducente, con qualche semplificazione, lo stemma della provincia. Il 30 maggio 2010 è entrata in uso una nuova bandiera, verde come il gonfalone, caricata dello stemma e del nome della provincia in lingua e in dialetto. Trattasi di una una variante, che affianca e non sostituisce la precedente. Gonfalone: verde, con stemma e motto Bergomatum Ager. Introdotto nel 1953, privo di DPR di concessione. |
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Stemma: partito:
il 1° ripartito di rosso e d'oro; il 2° troncato di
rosso e d'oro; con in cuore lo scudetto troncato: il 1° d'oro
all'aquila al volo spiegato di nero, il 2° di rosso al cervo
corrente d'oro; lo scudetto in cuore timbrato da corona marchionale.
Rosso e oro sono i colori della città capoluogo. Varie le ipotesi sull'origine e il significato delle figure. Probabilmente da antichi sigilli connessi con armi familiari. Decreto di concessione: DCG 24 febbraio 1934 (in realtà è un decreto di riconoscimento, perché lo stemma era in uso già da molti anni prima del 1934) Dal 1934 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa) |
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Stemma 1905
(attestato) -1934: semotroncato partito: il 1° di Treviglio
(d'argento alla torre dello stesso, fabbricata di nero, terrazzata di
verde, fiancheggiata da due leoni d'oro rampanti e rivoltati,
sormontata da un'aquila di nero artigliante un suino capovolto al
naturale); il 2° di Clusone (d'argento alle cinque torte di rosso
disposte a cinquefoglie); il 3° di Bergamo (partito d'oro e di
rosso).
Erano rappresentate sullo scudo le armi dei capoluoghi di circondario compresi nella provincia. Già esistente nel 1905 (2° Congresso delle Province, Napoli). Sostituito ufficialmente nel 1934, quando era già da tempo obsoleto. Decreto di concessione: non rilevato |
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Stemma 1898
(attestato): di verde ai tre scudetti posti in pergola rovesciata: in
alto il maggiore, di Bergamo (partito d'oro e di rosso); in punta, a
destra di Treviglio (d'argento alla torre dello stesso, fabbricata di
nero, terrazzata di
verde, fiancheggiata da due leoni d'oro rampanti e rivoltati,
sormontata da un'aquila di nero artigliante un suino capovolto al
naturale), a sinistra di Clusone
(d'argento alle cinque torte di rosso
disposte a cinquefoglie).
Erano rappresentate le armi dei capoluoghi di circondario. Presente al 1° Congresso delle Province (Torino, 1898). Corona provinciale dell'epoca. Decreto di concessione: non rilevato |
Costituita nel 1859 (decreto Rattazzi). Nonostante alcune
rettifiche territoriali a favore delle contigue province di Mantova e
Cremona, resta la più estesa delle province lombarde. Capoluogo: Brescia Altre città: Desenzano, Montichiari, Lumezzane, Palazzolo sull'Oglio, Rovato, Chiari, Ghedi, Gussago, Lonato del Garda, Concesio, Darfo Boario Terme, Ospitaletto Sigla: 12 (1905-1927) - BS (dal 1927) Bandiera: drappo azzurro chiaro con lo stemma della provincia al centro. Introdotta nel 2000.. Gonfalone: bianco con lo stemma contenuto entro un rettangolo verde. |
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Stemma:
inquartato: il 1° di Chiari (troncato, sopra d'oro all'aquila di
nero al volo abbassato e sotto di rosso alle tre stelle di sei raggi
d'argento); il 2° di Breno (d'azzurro al cervo d'argento,
accosciato sopra un ristretto di terra erbosa al naturale, all'aquila
al naturale volante ed afferrante il cervo); il 3° di Verolanuova
(d'azzurro alla figura di donna di carnagione, sostenuta dalla
mezzaluna montante d'argento, con la mano destra in alto e la mano
sinistra al fianco, cinta a due giri da un breve d'argento,
svolazzante in fascia e scritto col motto: nec fide infirma nec
amoris
vinculo capta; il 4° di Salò (d'azzurro al leone
d'argento
tenente un ramoscello d'olivo di verde) con sul tutto di Brescia
(d'argento al leone d'azzurro, linguato e armato di rosso).
Lo scudo riunisce le armi dei cinque capoluoghi dei vecchi circondari che formavano la provincia. Decreto di concessione: RD 10 marzo 1904 Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa) |
Già provincia del Lombarto-Veneto, fu riconfermata
nel 1859 dal decreto Rattazzi sullo stesso territorio. Nel 1927 perse
l'ex-circondario di Varese, promosso a provincia. Altra decurtazione
(84 comuni) nel 1992 a vantaggio della nuova provincia di Lecco. Capoluogo: Como Altre città: Cantù, Mariano Comense, Erba Sigla: 20 (1905-1927) - CO (dal 1927) Bandiera: bianca con o senza bordura giallo-rossa, caricata dello stemma completo. Gonfalone: giallo bordato di rosso (DPR 5 aprile 2006). |
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Stemma:
partito: il 1° di rosso, alla croce d'argento, accantonata
nel quarto dalla parola libertas, posta in banda, in lettere
maiuscole
di nero, poste in sbarra; il 2° di verde, alla croce latina
anomala, scorciata, i bracci allargati verso le estremità,
d'oro, caricata da tre gemme di verde, poste alle estremità dei
bracci superiore, destro e sinistro, accompagnata da quattro stelle di
sei raggi, d'oro, poste nei quattro cantoni;
il tutto alla campagna di azzurro, caricata dal fregio d'oro,
formato dalla losanga, vuotata, coricata, intrecciata al rettangolo
incavato a triangoli nei quattro lati, vuotato e coricato.
L'esigenza di creare uno stemma provinciale del tutto nuovo nasce dopo il distacco degli 84 comuni a favore della nuova provincia di Lecco. Resta l'arma di Como, ora accompagnata da una croce di stile bizantino, talora detta "lariana", con quattro stelle d'oro che rappresentano distinte realtà territoriali. La punta dello scudo presenta un fregio riproducente un rilievo scultoreo del duomo di Como dei Maetri Comacini. Il verde e l'azzurro richiamano le vallate e il lago. Decreto di concessione: DPR 5 aprile 2006 |
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Stemma 1927-2006:
troncato semipartito: il 1° di rosso alla croce embricata
d'argento, accompagnata dal motto libertas in maiuscolo
d'argento in
banda sul
quarto quartiere; il 2° d'argento alla croce uncinata di rosso; il
3° d'azzurro al leone d'oro rivoltato.
La metà superiore dello scudo rappresentava Como, quella inferiore Lecco. In seguito al distacco della provincia di Varese (decretata il 2 gennaio 1927), lo stemma concesso appena due anni prima dovette essere rimaneggiato. Decreto di concessione. RD 21 luglio 1927. Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa) |
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Stemma 1925-1927:
troncato semipartito: il 1° di Como (di rosso alla croce
d'argento, e al quarto con la parola libertas di nero, posta in
banda);
il 2° di Varese (troncato, sopra di rosso al palo d'argento, sotto
d'argento); il
3° di Lecco (partito, il primo d'argento alla croce uncinata di
rosso, il secondo d'azzurro al leone d'oro rivoltato).
Erano rappresentate le armi dei capoluoghi dei tre circondari dell'epoca. La croce di Como non era embricata. Decreto di concessione: RD 24 maggio 1925. |
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Stemma 1905 (attestato):
semitroncato partito: il 1° di Varese (troncato, sopra di rosso al
palo d'argento, sotto
d'argento); il 2° di Como (di rosso alla croce
d'argento); il
3° di Lecco (partito, il primo d'argento alla croce di
rosso, il secondo di rosso al leone d'oro rivoltato)
Erano rappresentate le armi dei capoluoghi di circondario. Lo stemma era in uso da decenni ancor prima del decreto di concessione (1925) e presentava spesso varianti. Nel 1905 (al Congresso delle Province di Napoli) mancava il motto libertas nel quarto della croce di Como, e sull'arma di Lecco la croce non era uncinata e il leone era in campo rosso. Decreto di concessione: non rilevato. |
Costituita nel 1859 (DL Rattazzi). All'epoca comprendeva i
territori occidentali dell'attuale provincia di Mantova non occupati
dall'Austria, restituiti nel 1868, quando Mantova fu annessa al Regno
d'Italia. Capoluogo: Cremona Altre città: Crema, Casalmaggiore Sigla: 22 (1905-1927) - CR (dal 1927) Bandiera: azzurra caricata dello stemma della provincia. Gonfalone: verde (RD 1° giugno 1939). |
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Stemma: partito
semitroncato: il 1° fasciato di rosso e d'argento al braccio
attraversante in palo, vestito di argento e di rosso, tenente con la
mano una palla d'oro: che è per Cremona; il 2° d'argento al
capo abbassato di rosso, al destrocherio armato impugnante una spada
d'acciaio fra due corna di cervo tagliante l'ultimo nodo del corno
sinistro: che è per Crema; il 3° di Casalmaggiore (d'azzurro
alla porta di città merlata di due merli alla ghibellina, aperta
del campo, murata di pietre al naturale su campagna erbosa). Sono rappresentati i capoluoghi dei tre ex-circondari. Per Cremona e Crema si è seguito l'antico uso di sovrapporre le figure araldiche delle armi originali. Decreto di concessione: RD 28 marzo 1938. Dal 1938 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa) |
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Stemma 1898
(attestato):
semitroncato partito: il 1° d'argento al
capo abbassato di rosso, al destrocherio armato impugnante una spada
d'acciaio fra due corna di cervo tagliante l'ultimo nodo del corno
sinistro: che è per Crema; il 2° di Casalmaggiore (d'azzurro
alla porta di città merlata di due merli alla ghibellina, aperta
del campo, murata di pietre al naturale su campagna erbosa, al capo
dell'impero); il 3°
fasciato di rosso e d'argento al braccio
attraversante in palo, vestito di argento e di rosso, tenente con la
mano una palla d'oro: che è per Cremona. L'antico stemma provinciale era sostanzialmente come l'attuale, ma con la partizione invertita. L'arma di Casalmaggiore portava talvolta il capo dell'impero. Decreto di concessione: non rilevato. |
Costituita nel 1992 sottraendo 84 comuni alla provincia di
Como e sei comuni alla provincia di Bergamo. Pienamente operativa dal
1995. Capoluogo: Lecco Altre città: Merate, Calolziocorte, Casatenovo Sigla: LC Bandiera: armeggiata, riproducente lo stemma col disegno rivisitato da M. Foppoli). Inaugurata nel 2005, decimo anniversario della provincia. Tuttavia sul palazzo della provincia è alzata una versione alternativa, gialla con bordura azzurra e stemma al centro. Gonfalone: giallo con bordura azzurra (DPR 4 settembre 1996). |
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Stemma: troncato
semipartito: il 1° di verde al fiore delle Alpi di sei petali, di
rosso; il 2° di argento alla croce di rosso; il 3° di azzurro,
al leone d'oro rivoltato, con la testa di fronte. Il fiore (o sole) delle Alpi è un'antica raffigurazione popolare diffusa nell'areale contiguo alla catena alpina. Il campo verde allude alle vallate comprese nel territorio provinciale. Non è estranea una qualche connotazione politica. La metà inferiore riproduce le armi del capoluogo. Decreto di concessione: DPR 4 settembre 1996. |
Costituita nel 1992 sottraendo 61 comuni alla provincia di
Milano. Pienamente operativa dal 1995. Capoluogo: Lodi Altre città: Codogno, Casalpusterlengo Sigla: LO Bandiera: bianca caricata dello stemma provinciale completo Gonfalone: bianco. |
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Stemma: partito:
il 1° di verde alla sbarra diminuita di argento; il 2°di rosso,
alla banda diminuita, d’oro. Il verde rappresenta la fertile pianura lodigiana e l'argento i fiumi che l'attraversano. Rosso e oro sono i colori del capoluogo. Decreto di concessione:approvato ufficialmente il 29 dicembre 1995 (non rilevato nessun DPR). |