1947 |
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1954 |
Il 5
ottobre Trieste
torna all'Italia e, con la ex-zona A del Territorio Libero, costituisce
la provincia più piccola d'Italia con poco più di 200
Kmq..Il passaggio sarà ratificato solo nel 1977 dal trattato di
Osimo. La zona B, annessa alla Jugoslavia, sarà spartita come il
resto dell'Istria tra Croazia e Slovenia. |
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1968 |
Tra il
1968 e il 1974 vengono istituite tre nuove province: Pordenone (1968),
Isernia (1970) e Oristano (1974) |
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1970 |
Con la
nascita delle regioni a statuto ordinario si completa l'istituzione di
questo ente previsto dagli art.114 e 115 della Costituzione. In
precedenza erano state istituite cinque regioni a statuto speciale:
Sicilia (1946), Valle d'Aosta (1947) Sardegna e Trentino-Alto Adige
(1948), Friuli-Venezia Giulia (1963). Con l'istituzione delle
regioni,l'importanza e le competenze amministrative delle province
diminuiscno. |
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1992 |
Sono
istituite otto nuove province, che diverrannno effettive nel
1995: Biella, Crotone, Lecco, Lodi, Prato, Rimini,
Verbano-Cusio-Ossola e Vibo Valentia. Si tratta del maggior incremento
nel numero delle province dell'Italia repubblicana. |
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2001 |
La
regione Sardegna,istituisce quattro nuove province (legge reg. n. 9 del
12
luglio 2001), pienamente operative dopo le elezioni amministrative del
2005. La legge suscita molte polemiche ed è anche -
inutilmente -
contestata dal governo centrale.
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2004 |
Incoerentemente
con la volontà politica, sempre più spesso espressa, di
abolire o diminuire le province, ne sono istituite tre nuove,
Barletta-Andria-Trani, Fermo e Monza e Brianza. Diventeranno operative
nel 2009. |
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2014 |
A
seguito di un logorante dibattito politico sulla necessità (e
possibilità costituzionale) di abolire le province o di
ridefinirne il ruolo, si giunge all'approvazione della "legge Del Rio"
(3 aprile 2014) che depotenzia le competenze amministrative della
maggior parte delle province e trasforma le dieci più
imposrtanti in "città metropolitane" con speciali prerogative. Nota: il problema dell'abolizione delle province è di vecchia data. Già all'inizio del secolo scorso se ne cominciò a discutere. Nel 1923 il regime fascista appena giunto al potere, considerava l'opportunità di eliminare tali enti considerandoli economicamente dispendiosi oltre che centri di corruzione. Tuttavia riguardo alla questione, l'atteggiamento del regime fu contraddittorio, se si pensa all'infornata del 1927 quando furono create ben 17 nuove province. Una si riuscì ad abolire, quella di Caserta, ma per far posto ad un'altra (Littoria). È stato detto che "abolire le province è necessario, ma impossibile" e anche quando sembrano sparire le province rinascono sotto altro aspetto. |