© Roberto Breschi
Sommario. La
Polinesia Francese comprende cinque arcipelaghi principali nell'Oceania
Orientale: le isole della Società, con i gruppi delle isole del
Vento (con Tahiti) e
di Sottovento (con Bora-Bora, Huahine, Raiatea ecc.), le isole Australi
o Tubuai (con Rurutu, Rimatara e altre), le isole Tuamotu, le isole
Gambier e l'arcipelago delle Marchesi il più
settentrionale. Verso la metà
del XIX secolo i francesi imposero il protettorato a Tahiti, l’isola
principale, che allora era un regno. L’influenza francese si
allargò in seguito ad altri gruppi insulari polinesiani che in
genere costituivano regni indigeni e nel 1880 le isole diventarono
colonia francese (Stabilimenti Francesi
d’Oceania). Nel 1946 fu stabilito il territorio d’Oltremare, che nel
1957
assunse il nome di Polinesia Francese. Nel 1984 fu concessa l’autonomia
interna.
Oceania Francese, Établissements Français de
l'Océanie, 1880-1957
Territorio della Polinesia Francese, Territoire de la
Polynésie Française, 1957-1975
Bandiera di stato
già adottata il 17 marzo 1829 dal regno di Tahiti,
prima ancora
dell’imposizione del protettorato francese (1842). Allorché nel
1880 quest’ultimo si trasformò in dominio coloniale con il nome
di Oceania Francese, la sola bandiera ufficiale restò il
tricolore francese, tuttavia l’uso della vecchia bandiera fu tollerato
come simbolo locale. Dopo l’istituzione nel 1957 del Territorio
d’Oltremare della Polinesia, l’impiego sempre più diffuso della
bandiera indusse nel 1971 il governatore a proibirne esplicitamente
l’uso ufficiale. Finalmente nel 1975, pur modificata, diventò
legale.
Polynésie Française, 1975-1984
Bandiera territoriale
riconosciuta per uso locale nel 1975 e modificata nel 1984 in seguito
al conseguimento dell’autonomia interna. Proporzioni 2/3 con la
striscia bianca doppia delle altre. Nel 1975 fu annullata l’ordinanza
del governatore del 1971 che proibiva l’uso ufficiale della bandiera
locale rosso-bianco-rossa; fu stabilito tuttavia che il drappo avesse
le strisce disuguali, probabilmente per evitare confusione con la
bandiera austriaca.
Polynésie Française, Porinetia Farani, dal 1984
Bandiera del territorio
deliberata il 23 novembre 1984 in seguito al conseguimento
dell'autonomia interna e in virtù di una legge secondo la quale
le dipendenze francesi possono scegliersi
liberamente i loro simboli per esporli accanto a quelli metropolitani.
Alzata
per la prima volta il 29 giugno 1985. Proporzioni 2/3; la striscia
centrale
è doppia delle altre. L’emblema centrale, di grafica moderna,
rappresenta
una piroga (pahi), in rosso e vista di fronte, sullo sfondo
dell’oceano e di un sole con dieci raggi; le cinque piccole figure
antropomorfe (tii) rappresentano gli arcipelaghi costituenti il
territorio, le isole della Società (Vento e Sottovento), le
Tuamotu, le Marchesi, le Gambier e le Tubuai.
REGNI E ARCIPELAGHI (Indice)
Bibliografia
Flag
Bull., III:2, 1963/64 e 114, 1985 - Embl. et pavillons, 1,2 e 3, 1985 -
Archivio CISV, scheda 176
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Sommario.
Le isole Australi o Tubuai costituiscono il gruppo più
meridionale della
Polinesia Francese e comprendono sette isole principali di cui solo
cinque abitate. Avvistate da Cook nel 1769, solo nel secolo XIX furono
mappate con precisione.
Isole Australi, Archipel des Australes, da c. 2003
Bandiera locale adottata
nel corso del 2003 (ma non è riportata la data precisa).
Proporzioni 2/3. Colori francesi. L'emblema al centro rappresenta un
tradizionale pestello di mortaio in pietra lavica (penu). Le
cinque stelle simboleggiano le cinque isole abitate: Rimatara, Rurutu,
Tubuai
(capoluogo amministrativo),
Raivavae e Rapa. Sono disabitate Maria e Morotiri.
REGNI E ARCIPELAGHI (Indice)
Bibliografia
Franciae
Vexilla, 41, 2006
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Sull’isola disabitata di Pitcairn, all’estremità orientale della
Polinesia, quasi al centro del Pacifico, scoperta nel 1767 da Carteret,
sbarcarono nel 1790 alcuni marinai ammutinati del celebre vascello
inglese Bounty insieme ad alcuni uomini e donne di Tahiti, in
tutto 28 persone. Dopo alcuni oscuri e tragici episodi, un certo Smith,
ribattezzatosi John Adams, organizzò la piccola comunità
dell’isola in vere e proprie strutture statali fondate sulla legge
biblica. Dal 1839 Pitcairn è un possedimento britannico.
Pitcairn e Dipendenze, Pitcairn Island and Dependencies, dal
1984
Bandiera della colonia
adottata il 2 aprile 1984. Sullo stemma coloniale, concesso dalla
regina il 4 novembre 1969, figurano un’ancora e una bibbia, in ricordo
dell’ammutinamento del Bounty. Da quell’episodio ebbe origine
la comunità dell’isola, che fu organizzata da John Adams sulla
base della legge biblica.
Bibliografia
Flag
Bull., IX:2, 1970 (stemma) e 111, 1995
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