JUGOSLAVIA - Bandiere di Capo di Stato
© Roberto Breschi
Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni, Regno di Jugoslavia
Kraljevstvo Srba, Hrvata i Sloveneca, Kraljevina Jugoslavija,
1922-1941
Stendardo reale
adottato nel 1922 e cambiato nel 1937. Drappo quadrato col tricolore
jugoslavo con bordura continua di triangoli blu, bianchi e rossi. Al
centro
lo stemma grande di stato.
Regno di Jugoslavia, Kraljevina Jugoslavija, 1937-1941
In seguito
all'assassinio del re Alessandro I (1934) salì al trono
l'undicenne principe Pietro, che data la giovane età, fu
sostituito da un triunvirato di reggenza presieduto dallo zio Paolo.
Poco dopo, nel 1937, fu adottato un nuovo regolamento per le bandiere
reali e dei reggenti. Lo stendardo del re era un drappo quadrato color
porpora, con sottile bordura di triangolini, recante l'aquila bicipite,
un po' aggiornata, accollata alla croce dell'Ordine della Stella di
Karadjordje. I reggenti avevano una bandiera quadrata bianca con croce
azzurra e lo scudo coronato con l'aquila. Da notare che il principe
Paolo, in quanto membro della famiglia reale, aveva anche uno stendardo
personale, azzurro con l'aquila, bordato di triangolini.
Repubblica Federale Popolare Jugoslava,
Federativna Narodna Republika Jugoslavija, 1956-1963
Repubblica Socialista Federale Jugoslava,
Socijalisticka Federativna Republika Jugoslavija, 1963-1992
1956-1963
1963-1992
Il primo stendardo del
presidente (Tito) fu adottato nel giugno 1956. L'impianto era
sostanzialmente invariato rispetto al vecchio stendardo reale, ma
l'emblema centrale era quello repubblicano adottato nel 1946. Cinque
fiaccole che alimentavano un'unica fiamma, simbolo dei cinque popoli
slavi (serbi, croati, sloveni, macedoni e montenegrini) uniti in una
sola nazione. Il tutto entro un cerchio formato da spighe di grano
unite in alto dalla stella rossa e legate da un nastro azzurro con la
data del 29 novembre 1943, corrispondente alla conferenza di Jajce
(Bosnia) considerata l'atto di nascita della nuova Jugoslavia. Le
modifiche costituzionali del 7 aprile 1963 ponevano l'accento su una
Jugoslavia federazione di sei Stati piuttosto che di cinque popoli.
Così le fiaccole diventarono sei, per rappresentare anche la
Bosnia, repubblica miscuglio di etnie. L'inizio del 1992 vide la
dissoluzione della federazione e la scomparsa dello stendardo.
Repubblica Federale Jugoslava, Savezna Republika Jugoslavija,
1993-2003
Stato Comunitario di Serbia e Montenegro,
Drzavna Zadjednica Srbija i Crna Gora, 2003-2006
Stendardo del presidente
della nuova federazione jugoslava ricostituitasi tra le sole
repubbliche di Serbia e del Montenegro, dopo la separazione di
Slovenia, Croazia, Bosnia e Macedonia. Adottato il 14 giugno 1993
restò in vigore fino al 3 giugno 2006 quando anche il Montenegro
dichiarò la propria indipendenza. Sul consueto drappo quadrato
ritornò l'aquila bicipite con accollato uno scudo inquartato,
con le armi di Serbia e Montenegro a quarti alterni.
Bibliografia
Le Cabinet des drapeaux, 1, 1999 - Opere a carattere
generale
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