© Roberto Breschi
Sommario. I
Maratti, popolo di guerrieri, erano stanziati nella parte più
povera dell'India (a sudest di Bombay), quando nella seconda
metà del XVII presero coscienza della loro forza e, guidati dal
loro eroe nazionale Shivaji Chhatrapati, si ribellarono al Gran Mogol e
fondarono uno stato con capitale Satara. Rapidamente occuparono il
Deccan e quindi si rivolsero verso il nord. Al principio del XVIII
secolo si era formata una monarchia confederale che si estendeva dal
sud
del Deccan all'India Centrale, dal Punjab all'Orissa e comprendeva al
suo interno importanti regni (Satara e Nagpur retti dai Bhonsle, la
famiglia di origine di Shivaji, Baroda dei Gaikwar,
Gwalior dei Scindia, Indore degli Holkar) e molti principati.
L'inarrestabile decadenza cominciò nel 1761 con la sconfitta di
Panipat da parte degli Afghani, che aprì la strada alla
conquista britannica. Dal 1804 non si parla più di
confederazione maratta, ma di singoli stati maratti superstiti. Il
segno caratteristico dei maratti era la bhagwa zenda,
cioè la bandiera di un indefinito color arancione.
Confederazione Maratta, Maharata States, fino al 1804
Bandiera mercantile
attribuita ai maratti da molte carte della prima metà del secolo
XIX. Il drappo verde e il crescente, simboli mussulmani, quindi non
particolarmente graditi agli indù, farebbero ritenere che la
bandiera fosse di origine mogol, usata dai maratti vassalli
dell'impero. D'altra parte la luna con sembianze umane non collima
esattamente con i dettami dell'islam.
La vera bandiera maratta
era la bhagwa zenda, vale a dire il “drappo zafferano”, che la
confederazione adottò nella seconda metà del XVII secolo.
La particolare colorazione, un arancio in varie sfumature (bhagwan),
era il simbolo della primavera e della felicità e richiamava le
aride terre del
Deccan. Secondo la tradizione, Shivaji (1627-1680), eroe
dell’indipendenza
maratta, avrebbe scelto tale colore in omaggio al suo guru Ramdas
Swami,
il quale era solito indossare la veste zafferano degli indù.
La bandiera, che nella versione originaria era quadrata con profondo
intaglio, restò in uso fino all’annessione britannica del cuore
della confederazione nel 1804, e fu condivisa dai cinque regni
governati da sovrani maratti, Baroda, Gwalior, Indore, Satara e Nagpur,
e da vari
altri stati. Molti di essi la mantennero ben oltre tale anno, anche
fino
al 1950.
STATI PRINCIPESCHI (Indice)
Bibliografia
J.W.
Norie, J.S. Hobbs, Maritime Flags of All Nations, 1848 - Riv.
Marittima, Suppl., 6, 1998 - Archivio CISV, scheda 53/4
© Roberto Breschi
Sommario. Nagpur
era un vasto e popoloso regno al centro dell'India, patria dei
Bhonsle, la famiglia di
Shivaji Chhatrapati, il campione dell'indipendenza maratta. Dopo
la dissoluzione della confederazione fu posto sotto protettorato
e, nel 1854, annesso ai territori britannici in base, come per altri
stati, al pretestuoso principio della mancanza di eredi diretti.
Regno Bhonsle di Nagpur, c. 1775-1854
Bandiera di stato e
stendardo reale introdotta verso il 1775 e mantenuta anche dopo il
discioglimento della confederazione maratta, fino all'annessione
britannica del 1854. Patria dei Bhonsle, la famiglia di Shivaji
Chhatrapati, il campione dell'indipendenza maratta, il regno non poteva
che alzare la bhagwa zenda originale.
STATI PRINCIPESCHI (Indice)
Bibliografia
Riv.
Marittima, Suppl., 6, 1998 - Archivio CISV, scheda 53/4-4 bis
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Sommario. Il
regno di Satara, cuore della confederazione maratta (l'omonima
città era la capitale
della pentarchia) fu rimesso in piedi nel 1818 e restituito al
legittimo sovrano dai britannici, i quali però nel 1848 lo
annessero
ai territori direttamente amministrati, con la consueta motivazione
dell'estinzione ereditaria. Si estendeva tra i monti Ghati e il fiume
Nira, oggi nel Maharashtra occidentale.
Regno di Satara, 1712-1848
Bandiera di stato del
regno sede della capitale della pentarchia maratta durata dal 1712 fino
all'annessione britannica del 1848. Satara era con Nagpur, uno dei due
regni retti da sovrani
maratti con popolazione maratta e, com'è logico, la bandiera
non poteva altro che essere la bhagwa zenda.
STATI PRINCIPESCHI (Indice)
Bibliografia
Riv.
Marittima, Suppl., 6, 1998 - Archivio CISV, scheda 53/4
© Roberto Breschi
Sommario. Stato
formatosi nel 1707, allorché i maratti lo concessero in
amministrazione al mussulmano Khem Savant (da cui il nome), che avrebbe
dato inizio ad una dinastia di principi. Era situato vicino alla costa,
sul confine settentrionale della colonia portoghese di Goa.
Principato di Savantwadi, Wari, Sawant Wari, fino al 1948
Bandiera di stato
adottata in epoca imprecisata e durata fino alla soppressione dello
stato nel 1948. Era
una bhagwa zenda rettangolare (proporzioni circa 2/3) tagliata
a coda di rondine. Lo stendardo
del ragià portava in più
un sole.
STATI PRINCIPESCHI (Indice)
Bibliografia
J.D.
McMeekin, Arms and Flags of the Indian Princely States, 3, sez 8,
1990 - Riv Marittima, Suppl., 6, 1998 - Archivio CISV, scheda 53/34
© Roberto Breschi
Sommario. Il
principato di Kolhapur a nordest di Savantwadi e a sudovest di Sangli,
si formò nel 1731 staccandosi da Satara. La dinastia regnante
cominciò con Sambuji II, discendente di Shivaji, il padre della
patria maratta. Il maragià di Kolhapur era molto in alto nella
gerarchia dei principi indiani.
Principato di Kolhapur, 1731-1947
Bandiera di stato. Il
principato non cambiò mai la bhagwa zenda originale dal
suo distacco da Satara (1731) alla soppressione dello stato (1947). Lo stendardo personale del principe
era diviso (trinciato) zafferano e porpora, quello di palazzo
coincideva con la bandiera di stato.
STATI PRINCIPESCHI (Indice)
Bibliografia
J.D.
McMeekin, Arms and Flags of the Indian Princely States, 3, sez 8, 1990
- Riv Marittima, Suppl., 6, 1998 - Archivio CISV, scheda 53, 28 bis
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Sommario. Sangli,
a nordest di Kolhapur, fondato nel 1764, era retto da un discendente
del ramo principale della famiglia di Shivaji ed era perciò
imparentato con molti sovrani dei principati maratti vicini (Kolhapur,
Jamkhandi, Kurundwad, Miraj).
Principato di Sangli, 1764-1947
Bandiera di stato e
stendardo del maragià. Anche Sangli, retto dalla famiglia
Patwardhan, discendente di Shivaji in linea diretta, non poteva che
mantenere la bhagwa zenda nella forma originale, durante tutto
il periodo della sua esistenza (1764-1947).
STATI PRINCIPESCHI (Indice)
Bibliografia
J.D.
McMeekin, Arms and Flags of the Indian Princely States, 3, sez 8, 1998
- Riv Marittima, Suppl., 6, 1998 - Archivio CISV, scheda 53/33 bis
© Roberto Breschi
Sommario. Lo
stato maratto di Jath, a sud di Sangli, si era costituito verso la fine
del XVII secolo. Dal 1827 al 1841 fu annesso dal regno di Satara.
Principato di Jath, fino al 1948
Bandiera di stato
adottata in epoca imprecisata e abolita nel 1948. Bhagwa zenda
maratta rettangolare in proporzioni 1/2, recante nel cantone un emblema
bianco, detto "stella del destino e della buona sorte", dono, secondo
la tradizione, di un sant'uomo. Lo stendardo
del principe, invece della stella, recava al centro figure
tratte
dallo stemma di stato.
STATI PRINCIPESCHI (Indice)
Bibliografia
J.D.
McMeekin, Arms and Flags of the Indian Princely States, 3, sez 8,
1990 - Archivio CISV, scheda 53/28
© Roberto Breschi
Sommario. Lo
stato di Miraj, a sudest di Sangli, si formò nel XVIII secolo e
nel 1820 si divise in due principati ambedue governati, come gli stati
maratti vicini, da principi del clan della discendenza di Shivaji,
tutti strettamente imparentati.
Principato di Miraj Junior, Miraj State Junior Branch, fino al
1948
Principato di Miraj Senior, Miraj State Senior Branch, fino al
1948
Bandiera di stato comune
ai due principati, adottata da entrambi forse dall'origine (1820) e
restata in uso fino al 1948. In questo caso il drappo arancione dei
maratti era di forma allungata (1/2 circa) e intagliato a coda di
rondine. Lo stendardo dei sovrani si riavvicinava anche nella forma
alla bhagwa zenda originale essendo in proporzioni 4/5 circa.
STATI PRINCIPESCHI (Indice)
Bibliografia
J.D.
McMeekin, Arms and Flags of the Indian Princely States, 3, sez 8,
1990 - Riv Marittima, Suppl., 6, 1998 - Archivio CISV, scheda 53/30
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Sommario.
Jamkhandi, a sud di Jath e a nord
di Mudhol, si formò nel 1811,ed era governato da un principe
della
famiglia Patwardhan, discendente diretta di Shivaji, la stessa di
Sangli e
di altri principati vicini.
Principato di Jamkhandi, fino al 1948
Bandiera di stato in uso
fino al 1948. Proporzioni circa 8/13. Sul consueto drappo zafferano
figurava lo stemma di stato senza i colori. Scudo ovale con un'ascia
rituale affiancata da due torce poste sulla bordura. Intorno allo
scudo, retto da due elefanti gualdrappati con una bandierina nella
proboscide, c'erano varie figure: il
sole e la luna in alto, armi varie in basso e un cartiglio col nome
dello stato.
STATI PRINCIPESCHI (Indice)
Bibliografia
J.D.
McMeekin, Arms and Flags of the Indian Princely States, 3, sez 8,
1990 - Archivio CISV, scheda 53/27 bis
© Roberto Breschi
Sommario. Il
principato maratto di Mudhol, a sud di Jamkhandi, presso il fiume
Krishna, si formò in data anteriore al 1815. Oggi nel Karnataka
settentrionale.
Principato di Mudhol, fino al 1948
Verso il 1890 è
attestato l'uso nel principato di una bandiera (propriamente stendardo
del ragià) triangolare
a strisce bianca, blu molto scuro e verde convergenti sul vertice al
battente, che era detta bahuta. In data non nota, ma
relativamente recente, fu introdotta una nuova bandiera di stato (e
stendardo del ragià) durata fino al 1948. Era una bhagwa
zenda in proporzioni circa 4/5 con al centro lo stemma principesco
bianco delineato in blu, ricco di molte figure.
STATI PRINCIPESCHI (Indice)
Bibliografia
J.D.
McMeekin, Arms and Flags of the Indian Princely States, 3, sez 8,
1990 - Archivio CISV, scheda 53/30