IRAN - Bandiere reali

© Roberto Breschi

Regno dell'Iran, Regno di Persia, Mamâlik-ye Marhussh-ye Irân, c. 1909-1925



Stendardo reale adottato probabilmente nel 1909-1910, con l'ascesa al trono di Soltan Ahmed Qajar (il Flag of All Nations dell'Ammiragliato britannico del 1907 non lo riporta nell'edizione base, ma lo inserisce in un emendamento del 1910). Abolito nel 1925, allorché la dinastia dei Pahlevi sostituì quella dei Qajar sul trono del Pavone. Quadrato, celeste con l'emblema del regno entro un disco bianco e la bandiera nazionale nel cantone, anch'esso quadrato con il lato pari a 1/4 di quello del drappo.

Impero dell'Iran, Impero di Persia, Keshvare Shahenshahiye Irân, 1926-1979



1926-1974

Stendardo reale adottato nel 1926 in occasione dell'incoronazione di Reza il Grande e mantenuto dal figlio Reza Pahlevi fino al 1974. Ancora un drappo quadrato celeste con la bandiera di stato nel cantone. Al centro, in nero e oro, la corona imperiale, che fu ridisegnata nel 1926 per la nuova dinastia regnante.


1974-1979

Stendardo dello Scià introdotto nel 1974 da Reza Pahlevi che lo mantenne fino alla sua caduta nel 1979. Il drappo, celeste come i precedenti, è rettangolare (proporzioni circa 5/8) con la bandiera nazionale nel cantone e le armi reali qui sotto descritte al battente. Il giorno dell'incoronazione lo stendardo era arricchito da medaglioni ricamati in oro e portava una bordura a segmenti tricolori e una frangia dorata. I membri della famiglia reale avevano stendardi personali.
  


Sulle armi reali lo scudo, sormontato dalla corona dei Pahlevi, è rotondo inquartato; nei quarti, simboli in oro del culto e della mitologia persiana. Nel primo quarto l'emblema nazionale, il leone col sole, in campo azzurro; nel secondo, un angelo zoroastriano in campo rosso; il terzo quarto, verde con bordo oro, mostra la spada di Alì; sul quarto una mitica creatura alata ricorrente nell'arte dell'antica Persia (es. bassorilievo di Shusha, sommità di colonna a Persepoli). Sul disco centrale è rappresentato il Damavand, un vulcano spento che è il monte più alto dell'Iran, o, secondo un'altra interpretazione, la montagna di luce sacra agli sciiti. Lo scudo è sostenuto da leoni armati di sciabola e adorno del collare dell'Ordine Reale dei Pahlevi. Il motto sul cartiglio, Mara dad farmud va Hod Davar Ast, significa "Egli mi ha ordinato di essere giusto, ed egli mi giudicherà".


Bibliografia
Opere a carattere generale


< ritorno a Iran <






IRAN - Bandiere di bompresso

© Roberto Breschi

Impero dell'Iran, Impero di Persia, Keshvare Shahenshahiye Irân, c.1926-1979



c. 1926-1974


1974-1979
La bandiera di bompresso introdotta probabilmente nel 1926 era quadrata, verde, con al centro l'emblema nazionale coronato entro un serto di fronde, il tutto in giallo oro. Sarebbe restata immutata fino al 1974 quando - secondo Barraclough (Flags of the World, 1978) - il campo sarebbe diventato blu con solo la corona dei Pahlevi entro il serto. Abolita nel 1979.


Repubblica Islamica dell'Iran, Jomhuri-ye Eslami-ye Irân



Bandiera di bompresso della marina della repubblica islamica. Introdotta in data imprecisata (dopo il 1980). Sul drappo quadrato blu intenso, l'emblema nazionale in giallo-oro.


Bibliografia
Opera citata - Flaggenbuch 1939 e altre opere a carattere generale - Documentazione fotografica (cortesia R. Annibaldi)


< ritorno a Iran <