© Roberto Breschi
Sommario. La
Persia fu conquistata nel
636 dagli arabi mussulmani, ai quali si sostituirono gradualmente
dinastie
turche (selgiucidi) e mongole. Dopo un periodo di facili conquiste e
dopo
che Abbas I era riuscito a contrastare con successo gli ottomani (sec.
XVII)
ci fu un periodo di decadenza, poi Nadir formò un vastissimo
impero
esteso dal Caucaso al fiume Indo, dalla Mesopotamia all’Afghanistan.
Alla
sua morte (1747) l’impero andò di nuovo in pezzi e agli inizi
del
novecento troviamo la stessa Persia contesa tra russi e britannici.
Soltanto
nel 1925, con l’ascesa al trono della dinastia dei Pahlevi, si
ricostituisce
uno stato indipendente e neutrale, che nel 1935 assumerà il nome
ufficiale
di Iran. Nel 1979 lo scià Reza Pahlevi è costretto a
riparare
all’estero ed è instaurata con l’ayatollah Khomeini una
repubblica
integralista islamica.
Regno dell'Iran, Regno di Persia, Mamâlik-ye Marhussh-ye
Irân, fino al 1889
Bandiera in uso nel XIX
secolo, modificata molto probabilmente nel 1889 con l’aggiunta di una
semicornice rossa (o rosa). L’emblema centrale, il leone posto davanti
al sole sorgente, risale al tredicesimo secolo e aveva inizialmente un
significato religioso e astrologico (il sole sarebbe in relazione a
Zoroastro). Il leone porta la spada di
Alì, genero di Maometto, particolarmente venerato dagli islamici
di culto sciita, predominanti in Iran.
Regno dell'Iran, Regno di Persia, Mamâlik-ye Marhussh-ye
Irân, 1889-1905 (1912)
Bandiera di stato a
terra e in mare in uso dal 1889. Modificata nel 1905, continuò
tuttavia a sventolare fino al 1912. La versione mercantile non aveva
l’emblema centrale. I colori della bordura erano di solito di tenue
tonalità. Una fonte, talvolta ripresa, interpreta il bordo
bicolore come due cornici concentriche; quasi certamente è un
errore.
Regno dell'Iran, Regno di Persia, Mamâlik-ye Marhussh-ye
Irân, 1905-1933
Bandiera di stato a
terra e in mare introdotta con la costituzione del 14 agosto 1905
(realmente applicata solo nel
1912); modificata nel 1933 nella tonalità dei colori, nelle
proporzioni e in alcuni particolari dell’emblema centrale. Proporzioni
1/2. La bandiera era caratterizzata da tonalità molto tenui di
verde e rosa. Il
leone armato di spada con il sole – che in questa versione era
antropomorfo
e faceva capolino dietro la fiera – apparve su vessilli fin dalla
metà del 1400. Nello stesso periodo, l'insegna mercantile non
portava alcun
emblema, mentre su quella della marina da guerra il leone riposava su
un
serto di quercia e alloro ed era sormontato dalla corona regale.
Impero dell'Iran, Impero di Persia, Keshvare Shahenshahiye
Irân, 1933-1964
Bandiera di stato
adottata nel 1933 e modificata nel 1964 nelle proporzioni e nella
tonalità cromatica. Proporzioni molto allungate, circa 1/3.
Rispetto al modello precedente i colori furono nettamente vivacizzati e
si cominciò ad associare ad essi significati simbolici di
circostanza. Il leone con spada e sole (che subì modifiche
trascurabili), perse definitivamente le originali connotazioni
astrologiche e si confermò emblema dello stato. Sulla bandiera
mercantile non
c'erano emblemi, mentre su quella della marina da guerra dello stesso
periodo,
un serto di quercia e alloro racchiudeva il leone sormontato dalla
corona.
Impero dell'Iran, Impero di Persia, Keshvare Shahenshahiye Irân,
1964-1980
Bandiera di stato, in
uso dal 1964 e sostituita nel 1980, in seguito al rovesciamento
dell’impero e alla fuga dello scià Reza Pahlevi. Proporzioni
4/7. I tre colori erano in genere interpretati come prosperità
(il verde), pace (il bianco) e coraggio nella difesa del paese (il
rosso). Il disegno del leone risultava cambiato rispetto alle versioni
precedenti e, tra l’altro, posava su un cartiglio più volte
ripiegato. L’emblema non compariva sulla bandiera mercantile e su
quella nazionale; sulla bandiera da guerra il leone era, come al
solito,
dotato di serto e corona, ma il tutto era contenuto nella striscia
centrale.
Repubblica Islamica dell'Iran, Jomhuri-ye Eslami-ye Irân,
dal 1980
Bandiera valida per
tutti gli usi, approvata dal consiglio rivoluzionario islamico il 15
gennaio 1980, e dichiarata ufficiale il 29 luglio successivo.
Proporzioni 4/7. È ancora il tradizionale tricolore iraniano, ma
i tre colori sono reinterpretati da un punto di vista più
strettamente religioso: il verde è la fede islamica, il bianco
la purezza e il rosso il sangue dei martiri. Sulle linee di divisione
delle strisce corre per 22 volte la scritta in stile kufico Allah
Akbar, Dio è Grande, ciò per ricordare il 22 del mese
di Bahman (11 febbraio 1979), data della vittoria della
rivoluzione.
L’emblema centrale è la parola Allah
fortemente stilizzata. I suoi cinque elementi rappresentano i cinque
pilastri dell’islam; i quattro caratteri a mezzaluna formano un globo e
alludono alla crescita universale dell’islam. Il carattere centrale
è a forma di spada ed è sormontato dal segno ortografico
che indica rafforzamento: ben simboleggia la forza dell’islam.
GILAN
Bibliografia
Siebmacher’s
Wappenbuch, I, 6, 1878 - National Geographic Mag., XXXII, 4, 1917 -
Flaggenbuch OKM, 1939 - Vexillinfo, 7, 1980; 8, 9 e 15, 1981 - Flag
Bull., XX:3, 1981
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Sommario.
Repubblica instaurata dai bolscevichi il 9 giugno 1920 nella regione
persiana del Gilan, sulla costa occidentale del mar Caspio. Nel
settembre 1921 fu riassorbita dalla Persia in seguito al trattato di
pace con l'Unione Sovietica.
Repubblica Socialista Sovietica di Gilan, RSS Persiana
Jomhuri-ye Šuravi-ye Sosiâlisti-ye Gilân,1920-1921
Bandiera dell'effimera
repubblica sovietica del Gilan. Nel cantone del drappo rosso la parola
Kaveh in caratteri persiani, Kaveh era un leggendario
rivoluzionario ante litteram, noto come il fabbro di Isfahan,
che
intorno all'anno
1000 si era ribellato a un tiranno straniero.
IRAN
Bibliografia
Flaggenmitteilung
77 (L. Philippe) - P.C. Lux-Wurm, "Les drapeaux de l'Islam", 2001