TRAVANCORE
© Roberto Breschi
Sommario. Il Travancore, che manteneva il nome dell'antica capitale, oggi Trivandrum, era uno degli stati più importanti di tutta l'India (veniva subito dopo i cinque regni sotto protettorato) e si estendeva a sud di Cochin fino all'estrema punta meridionale del Deccan. Dei quattro principati del Malabar, liberati dalla sottomissione al Mysore e ricostituiti dai britannici nel 1792, fu, insieme a Cochin, uno dei due che riuscì a mantenersi effettivamente autonomo fino all'indipendenza dell'India. Oggi fa parte del Kerala.


Principato di Travancore, fino al 1949





Una prima bandiera di stato entrò in uso probabilmente verso la fine del XIX secolo, stando allo stemma che figurava su di essa. Drappo rosso di proporzioni circa 2/3 (esattamente 16/23) con grande emblema. La conchiglia era il simbolo della dea indù Sri Padmanabha, protettrice della dinastia. L'elefante (Hasti) incarnava la saggezza, il coraggio, la saldezza fisica. Sul cartiglio il motto in sanscrito Dharma smat kuladewatam, cioò "Il dharma (la legge) è il nostro nume tutelare". In data imprecisata la bandiera fu modificata; il drappo diventò bianco e in proporzioni più allungate (3/5 o 1/2). Il disegno dell'emblema appariva un po' diverso e senza i colori, solo delineato in rosso. Il simbolismo rimaneva ovviamente immutato.


Principato di Travancore, fino al 1949



Bandiera "civile", a carattere nazionale. Tricolore malva-giallo-verde con la conchiglia bianca della dea Sri Padmanabha entro un disco rosso. La conchiglia figurava anche sullo stendardo principesco, tutto rosso.


Principato di Travancore, 1921-1949



Bandiera mercantile ottenuta dall'Ammiragliato britannico il 2 agosto 1921 in uso effettivo verso il 1930. Soppressa nel 1949. La conchiglia sacra a Sri Padmanabha compariva direttamente sul battente della Red Ensign.


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Bibliografia
Flaggenbuch OKM, 1939 - J.D. McMeekin, Arms and Flags of the Indian Princely States,2, sez. 6, 1990 - Riv. Marittima, Suppl., 6, 1998 - Archivio CISV, scheda 53/46







PUDUKKOTTAI
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Sommario. Principato dell'India meridionale a nordest di Madurai, verso la costa del Coromandel (ma senza sbocchi sul mare), oggi nel Tamil Nadu. I principi di Pudukkottai reggevano lo stato dal 1680.


Principato di Pudukkottai, c. 1940-1948


Bandiera di stato introdotta nei primi anni '40 del XX secolo e durata fino alla soppressione dello stato nel 1948. Su un drappo verde quasi quadrato (prop. 5/6), un leopardo, posato su quattro cime, il tutto in bianco, reggeva una bandierina raffigurante il popolare dio Hanuman, che figurava anche sullo stendardo del principe.


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Bibliografia
J.D. McMeekin, Arms and Flags of the Indian Princely States, 2, sez. 7, 1990 - Riv. Marittima, Suppl., 6, 1998 - Archivio CISV, scheda 53/45 bis







ARCOT
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Sommario. La città fortificata di Arcot, o Carnatic, a ovest di Madras, oggi nel Tamil Nadu fu, dalla fine del XVII secolo, la capitale di un principato retto da un nababbo tributario del Gran Mogol. Verso il 1730 era praticamente indipendente. Centro degli scontri per il predominio sull’India tra francesi e britannici, fu presa da questi ultimi. Nel 1855 lo stato fu abolito.


Principato di Arcot, Arkat, Carnatic, epoca imprecisata


Bandiera di stato di datazione incerta. Esisteva anche dopo il 1855, anno in cui lo stato di Arcot fu annesso ai territori britannici e il nababbo ridotto a semplice zamindar, cioè proprietario riconosciuto di un latifondo, con diritto al godimento ereditario del titolo nobiliare, ma senza dignità di capo di stato. Gli zamindar avevano spesso una bandiera.


> STATI PRINCIPESCHI (Indice)

Bibliografia
J.D. McMeekin, Arms and Flags of the Indian Princely States, 3, sez. 16, 1990 - Riv. Marittima, Suppl., 6, 1998







SANDUR
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Sommario. Piccolo principato tra l'Hyderabad e il Mysore. Conquistato dai maratti agli inizi del '700, fu sempre governato dalla famiglia Ghorpade, tranne che dal 1779 al 1799 quando era annesso al Mysore. Oggi fa parte dell'Andhra Pradesh.


Principato di Sandur, fino al 1949






Bandiera di stato adottata in data non conosciuta e abolita insieme allo stato nel 1949. Proporzioni 4/7. Il campo arancione denotava l'origine maratta della dinastia regnante. Il cantone nero su bianco era preso dall'insegna delle forze armate (qui sotto). Un'altra bandiera di Sandur, con valore di bandiera reale di stato (lo stendardo del principe era leggermente diverso), raffigurava su drappo arancione a coda di rondine uno zari patka (campo d'oro) a forma di sole con un ombrello e una lucertola.
 


Lo stesso emblema appariva sulla bandiera da guerra (esercito), bianca con due liste nere in alto e in basso, triangolare. La lucertola (si tratterebbe in realtà di un varano) ricordava un episodio leggendario che vide protagonisti due antenati dei principi. Durante l'assalto del forte di Khelna (1469) essi scalarono, a rischio della vita, una parete di roccia con una corda tirata da un'enorme lucertola. Da allora la famiglia si chiamò "Ghorpade", che in maratto significa "lucertola".



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Bibliografia
J.D. McMeekin, Arms and Flags of the Indian Princely States, 2, sez. 7, 1990 - Riv. Marittima, Suppl., 6, 1998 - Archivio CISV, scheda 53/46







BANGANAPALLE
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Sommario. Piccolo principato per alcuni periodi soggetto al Mysore o all'Hyderabad. Si trovava a sud dell'Hyderabad, tra Kurnool e Anantapur e oggi è compreso nell'Andhra Pradesh.


Principato di Banganapalle, fino al 1948


Bandiera di stato durata fino al 1948. Il campo verde alludeva alla religione mussulmana sciita dei regnanti. Sullo stendardo del nababbo, anch'esso verde, figurava la famosa spada di Alì con due lame.


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Bibliografia
J.D. McMeekin, Arms and Flags of the Indian Princely States, 2, sez. 7, 1990 - Riv. Marittima, Suppl., 6, 1998 - Archivio CISV, scheda 53/45