© Roberto Breschi
Sommario. Dopo la proclamazione della repubblica
a Nanchino il 1° gennaio 1912, la Cina settentrionale, con ancora
la corte insediata a Pechino, restò in mano al delegato imperiale
alle trattative, il generale Yuan Shih-kai, il quale, tradendo il suo incarico,
diventò presidente della repubblica e, poco dopo, si fece eleggere
addirittura imperatore. Il legittimo presidente Sun Yat-sen mantenne invece
il controllo della Cina meridionale fino allo Yang-tze Kiang. Nemmeno la
morte di Yuan (1916) valse a ricomporre il conflitto civile, aggravato dalle
ingerenze straniere. La situazione non mutò sino al 1928.
Repubblica Cinese, Ta-Chinghua Min-kuo, 1912-1928
Bandiera nazionale e mercantile alzata a Pechino
il 13 marzo 1912 (a Nanchino, nella Cina meridionale, era già
stata alzata il 1° gennaio). Sostituita l'8 ottobre 1928. Era la
ben nota bandiera delle vecchie province dello Yang-se, dei “cinque
colori” ciascuno dei quali rappresentava una parte del paese. Riuniti
sullo stesso drappo volevano simboleggiare nell'insieme l’unità
dello stato. Cosa che la Cina repubblicana non poteva vantare, avendo
due governi antagonisti, a Pechino e a Nanchino, entrambi i quali,
pur alzando differenti insegne militari, avevano adottato la bandiera
dei cinque colori.
Repubblica Cinese, Ta-Chinghua Min-kuo,1912
La prima bandiera da guerra fu introdotta nell’agosto
1912. La stella (probabilmente a 8 punte) nel cantone, simbolo approssimativo
del Kuo-min-tang, mostrava che lo stato conflittuale del governo
del Nord con tale movimento non era ancora in atto. Ma nell’autunno successivo
il Kuo-min-tang fu posto fuori legge e anche la bandiera cambiò.
Repubblica Cinese, Ta-Chinghua Min-kuo,1912-1928
Bandiera della marina da guerra, adottata nel
dicembre 1912. A parte la parentesi “imperiale” di Yuan Shih-kai (tre mesi
a cavallo tra il 1915 e il 1916), durò fino al 1928, ancorché
scarsamente impiegata. La croce attraversante e la bandiera nazionale nel
cantone, ne denunciavano con evidenza l'ispirazione alla White Ensign
britannica.
Chung Kuo,
1915-1916
Bandiera di stato adottata l'11 dicembre 1915,
quando il corrotto Yuan Shi-kai si fece eleggere imperatore
da un parlamento addomesticato e tirò fuori una sua bandiera
con croce decussata rossa a settori bianco, blu, giallo e nero.
Anche nel cantone dell'insegna della marina da guerra, la
bandiera nazionale a cinque strisce, fu rimpiazzata da quella "imperiale"
di Yuan. Di lì a poco, il 22 marzo 1916, costretto dai militari
repubblicani ad abdicare, come se nulla fosse accaduto, tale personaggio
riassunse la carica di presidente della repubblica e riprese la precedente
bandiera! I colori erano gli stessi del vessillo a strisce.
CINA
Bibliografia
W. Smith,
Le Bandiere, Storia e Simboli, 1975 - Vexillinfo, 13, 1981; 74, 1986 e 77,
1986 - Riv. Marittima, Suppl., 6, 1996
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