© Roberto Breschi
Sommario. Darya,
città tra Medina e Riyad, fu sede del primo stato saudita
indipendente. L’emirato fu fondato da Muhamed Ibn Saud e dal suo
alleato 'Abd al-Wahab nel mezzo del XVIII secolo e distrutto nel 1818
dagli egiziani che per conto di Costantinopoli avevano invaso l’Arabia
(1813-19).
Emirato di Darya, Al-Imarat al-Dar'iya, c. 1750-1818
Bandiera adottata verso
il 1750 e durata fino alla
distruzione della città di Darya nel 1818. Vessillo prettamente
islamico.
Il verde, secondo la tradizione, era il colore del celebre mantello che
Maometto
ebbe da Allah e dall'arcangelo Gabriele e che usò per costruirsi
la
tenda. Il crescente, ampio e sottile, simboleggia l'inarrestabile
crescita
dell'islam.
ARABIA
NEGED
Bibliografia
Flagmaster,
41, 1983 - Archivio CISV, scheda 69/2
© Roberto Breschi
Sommario.
L’emirato di Saud rappresentò nel 1842 il secondo tentativo,
dopo Darya, di costituire uno stato saudita in Arabia. L’emirato
sopravvisse tra alti e bassi fino al 1891, allorché gli
sciammariti conquistarono Riyad.
Emirato di Saud, Al-Imarat as-Sa'ud, c. 1842-1891
Bandiera adottata nel
1842 e durata fino alla sconfitta
del 1891 ad opera degli sciamarriti. Fu ripresa la bandiera
dell'emirato di
Darya; il verde non sarebbe mai più stato tolto dalle bandiere
dei
sauditi.
ARABIA
NEGED
Bibliografia
Flagmaster,
41, 1983 - Archivio CISV, scheda 69/2
© Roberto Breschi
Sommario. L’Asir,
sul mar Rosso ai confini con lo Yemen, restò a lungo un
principato indipendente perché i turchi, benché padroni
della costa, mai riuscirono a sottomettere le impervie zone montuose
dell’interno. Conteso tra yemeniti e sauditi, fu infine assegnato a
questi ultimi nel 1934 (trattati di Taif).
Principato dell'Asir, Al-'Asir, Al-Imarat al-'Asir, c. 1909-1930
Bandiera alzata
probabilmente durante il sollevamento antiturco del 1909 e confermata
con il consolidamento dell'indipendenza nel 1916. Usata anche sotto il
protettorato saudita dal 1926 al 1930, quando l'Asir fu assorbito dal
Neged. La bandiera era simile a quella del Neged, forse addirittura una
sua variante. Gli elementi di distinzione erano il bordo
bianco, seghettato e solo su tre lati e la shahada riprodotta
in caratteri
elementari.
ARABIA
Bibliografia
Vexillinfo,
27, 1982 - Archivio CISV, scheda 69/7
© Roberto Breschi
Sommario. Nel
1916 Hasan al-Aid si proclamò emiro in una zona montuosa
dell'Asir, a est della Tihama costiera, senza secedere tuttavia
dall'Asir ma dichiarandosi vassallo. Riassorbito nell'agosto 1920.
Emirato dell'Alto Asir, Al Imarat al-'Asir al-Ulya, 1916-1920
Bandiera dell'emirato
(1916-1920) con la shahada riprodotta in azzurro su bianco.
Più
che mussulmani i colori sembrano ebraici, anche in coincidenza del
fatto che il nome dell'emiro, Aid, significa "ebreo".
ARABIA
Bibliografia
Archivio
CISV, scheda 69/7
© Roberto Breschi
Sommario. Murrah
era un emirato che si estendeva
nel sudest della penisola araba, ai margini del terribile deserto di
Rub
al-Khali. Alleato dei sauditi, si unì al Neged nel 1917.
Emirato di Murrah, Al-Imarat al-Murrah, 1901-1917
Bandiera nazionale
adottata nel 1901 e abolita con l'annessione al Neged nel 1917. Il
campo nero con un inserto verde recante la shahada dava al
drappo un aspetto simile a una tenda: ciò forse in relazione
all’attività tradizionale degli abitanti che erano tessitori di
tende nere di lana di capra.
ARABIA
Bibliografia
Flagmaster,
41, 1983 - Archivio CISV, scheda 69/10
© Roberto Breschi
Sommario. Lo
Sciammar era un vasto emirato situato nell’omonima regione montagnosa a
nord del Neged. Nemico giurato dei sauditi e alleato degli egiziani,
conquistò Riyad nel 1891. Indipendente in seguito alla decadenza
dell’Impero Ottomano, nel 1921 dovette
cedere ai nemici sauditi e fu annesso al Neged.
Emirato dello Sciammar, Al-Imarat ash-Shammar, c. 1819-1921
Bandiera adottata verso
il 1819 e durata fino all'invasione
dell'esercito di Ibn Saud, nel 1921. I rascididi che governavano il
paese
scelsero una bandiera di campo rosso, colore del coraggio, ben distinto
dal
verde saudita, con un crescente per l'islam e un piccolo sole a otto
raggi,
simbolo della setta dei nusayri che praticavano il culto del sole.
ARABIA
Bibliografia
Flagmaster,
41, 1983 - Archivio CISV, scheda 69/11