© Roberto Breschi
Sommario. Le
lotte per il predominio sull’Albania fra Venezia, i bulgari, i serbi e
le signorie locali ebbero una svolta nel 1389 con l’arrivo dei turchi i
quali, nonostante l’insurrezione del 1444 e le successive lotte
capeggiate dall’eroe nazionale Skanderbeg (Giorgio Castriota),
riuscirono a completare la conquista nel 1478. Dopo il congresso di
Berlino (1878) che segnava la dissoluzione dell’Impero turco,
seguì per l’Albania un periodo di confusione e di spartizioni
finché, inaspettatamente, nel 1912 fu dichiarata l’indipendenza;
nel 1914 il consesso internazionale riconobbe la monarchia albanese. La
bandiera che fu adottata era il non dimenticato vessillo alzato da
Skanderbeg a metà del XV secolo, rosso con l’aquila nera.
Nonostante i differenti regimi succedutisi, la bandiera non è
cambiata, a parte alcune modifiche e aggiunte: i fasci littori dal 1939
al 1943 sotto l’occupazione italiana, la stella rossa durante gli anni
del comunismo (1946-92). Storia a sé quella della
bandiera mercantile, a strisce, di derivazione ottomana.
Shqipënia, sec. XIX
Bandiera alzata dalle
navi albanesi durante la dominazione ottomana, soprattutto nella prima
metà del sec. XIX. Derivata dall'analoga bandiera mercantile
concessa ai greci, con l'aggiunta della mezzaluna. Usata dai
mussulmani; i cristiani preferivano i colori nazionali portati in
rosso-nero-rosso.
Shqipënia, Shqipëria, 1912-1920
Bandiera nazionale
adottata il 28 novembre 1912, di stato dal febbraio 1914. Sostituita
durante il breve regime di Essad Pascià (aprile 1915 - febbraio
1916), fu usata discontinuamente
negli anni caotici durante e dopo la guerra mondiale. È il non
dimenticato vessillo che l'eroe nazionale Skanderbeg a metà del
XV secolo alzò sulla fortezza di Croia e poi in
tutto il paese. L'aquila, di ispirazione bizantina, è antico
simbolo albanese (shqipe = aquila, Shqipëria =
terra delle aquile). La stella, risalente anch'essa all'epoca di
Skanderbeg, rappresenta la fede nello stesso Dio di cristiani e
mussulmani.
Shqipënia, Shqipëria, 1914-?
Bandiera mercantile
introdotta nella primavera del 1914 e caduta presto in disuso. La
costituzione del 1926 la riprenderà senza stella e con
tonalità scura (cremisi) del rosso. Derivava dalle insegne
marittime alzate nel XIX secolo dai
cristiani sotto l'impero Ottomano.
Shqipënia, Shqipëria, 1912-1920
Adottata il 21 aprile
1915 dall'effimero governo di Essad Pascià, che controllava solo
una parte del territorio albanese. Nel febbraio del 1916 il governo fu
rovesciato dagli austriaci e la bandiera scomparve. Paradossale la
rinuncia all'aquila. La stella bianca simboleggiava il predominio
dei musulmani.
Repubblica di Albania, Republika Shqiptare, 1920-1929
Bandiera nazionale e di
stato stabilita dallo
statuto costituzionale del 20 gennaio 1920 e sostituita nel 1929 con
nuovi
modelli allorché la repubblica si trasformò in regno.
Ricompare
l'aquila, più compatta e d'aspetto tozzo, su un campo rosso di
tonalità scura; nel corso del tempo subì frequenti
modifiche: le dimensioni tendevano a diminuire e i particolari non neri
(becchi, zampe) ad uniformarsi col resto: il modello illustrato
è del 1922.
Regno d'Albania, Shqipni, Mbretnija Shqiptare, 1929-1939 e
1943-1946
Bandiera di stato e da
guerra decretata l'8 agosto 1929 e cambiata, in seguito all'unione
dinastica col Regno d'Italia, il 3 giugno 1939. Ripresa dal 1943 al
1946. L'aquila era iscritta in un quadrato di lato pari alla
metà dell'altezza del drappo. La bandiera nazionale non portava
l'elmo di Skanderbeg e, salvo alcune leggere differenze nel disegno
dell'aquila e nella tonalità del rosso (il rosso vivo risale a
circa il
1934), era uguale a quella odierna.
Regno d'Albania, Shqipni, Mbretnija Shqiptare, 1929-1939
Bandiera da guerra
(della marina e dell'esercito) adottata l'8 agosto 1929 e abolita nel
1939. Drappo quadrato. Differiva dalla bandiera di stato per le
proporzioni e per i ramoscelli d'oro di lauro e di quercia.
Regno d'Albania, Mbretnija Shqiptare, 1939-1943
Bandiera nazionale e di
stato (quest'ultima se alzata sul palazzo reale e su quello del governo
aveva la corona reale italiana), decisa il 3 giugno 1939 e decretata da
Vittorio Emanuele III il 28 settembre 1939. Abolita ufficialmente il 25
luglio 1943 ma in pratica scomparsa almeno dal novembre 1942. I simboli
italiani dell'epoca (fasci littori, motto e nodi di Savoia) che
racchiudevano quelli albanesi (aquila ed elmo di Skanderbeg) resero la
bandiera alquanto impopolare, tanto che già nel maggio 1942 il
consiglio delle corporazioni fasciste di Tirana aveva proposto la sua
sostituzione con la vecchia bandiera nazionale.
Repubblica Popolare d'Albania, Republika Popullore e
Shqipërisë, 1946-1976
Repubblica Popolare Socialista
d'Albania, R. P. Socialiste e Shqipërisë,
1976-1992
Bandiera di stato. La
stella rossa filettata d'oro fu aggiunta in base alla costituzione del
24 gennaio 1946, in vigore dal 14 marzo successivo. Confermata nel 1950
e nel 1976, quando la Repubblica Popolare diventò Repubblica
Socialista Popolare. Il 7 aprile 1992 la stella fu eliminata.
Proporzioni 5/7.
La stella del comunismo
fu ufficialmente aggiunta sulla bandiera mercantile il 15 marzo 1946 e
tolta nel 1992. Proporzioni
2/3.
Repubblica Popolare d'Albania, Republika Popullore e
Shqipërisë, 1946-1976
Repubblica Popolare Socialista
d'Albania, R. P. Socialiste e Shqipërisë,
1976-1992
Bandiera della marina da
guerra, introdotta nel 1946 e sostituita il 29 maggio 1954. Proporzioni
2/3. Derivava dalla bandiera mercantile, con un'àncora caricata
di una stellina al posto della
stella centrale.
Un modello di bandiera assai diverso fu adottato per la marina da
guerra il 29 maggio 1954: un drappo azzurro chiaro con una piccola
bandiera nazionale nel cantone. Proporzioni 3/4. Ebbe breve durata
perché il 14 agosto 1958 fu sostituito con il seguente:
Bandiera della marina da guerra adottata
il 14 agosto 1958 e modificata nel 1992. Proporzioni 2/3, con striscia
rossa pari a 1/5 del drappo. Il campo bianco con striscia colorata alla
base è modello di ispirazione sovietica.
Repubblica d'Albania, Republika e Shqipërisë, dal 1992
Bandiera nazionale e di
stato ripresa il 7 aprile 1992 (ufficiale dal 22 maggio 1993). A parte
una leggera differenza nelle proporzioni (2/3 anziché 5/7) e
alcune
non rilevanti variazioni nel disegno dell'aquila, la stessa bandiera
era stata adottata dal regno l'8 agosto 1929 come
nazionale (quella di stato aveva in più l'elmo di Skanderbeg)
e mantenuta sino al 1946, salvo la parentesi della reggenza italiana
(1939-43); allora il campo del drappo era inizialmente di
tonalità scura e diventò rosso vivo verso il 1934.
Repubblica d'Albania, Republika e Shqipërisë, dal 1992
Bandiera della marina
da guerra in uso dal 1992. Proporzioni 2/3. Dopo la caduta della
repubblica popolare, il nuovo governo non cambiò sostanzialmente
le bandiere, limitandosi a togliere da
esse la stella rossa del comunismo. Non fa eccezione l'insegna da
guerra.
Shqipënia, sec. XIX - Regno d'Albania, Mbretnija
Shqiptare, 1926-1939 e 1943-1946
Repubblica d'Albania, Republika e Shqipërisë, dal 1992
1926-c.
1934
Bandiera mercantile
introdotta ufficiamente il 12 luglio 1926 da un emendamento della
costituzione dell'anno precedente e durata fino all'abolizione della
monarchia l'11 gennaio 1946. Ripresa nel 1992 dopo la caduta del regime
comunista. Le proporzioni de facto sono 2/3 sebbene un decreto
del 1929 le avesse fissate in 1/2. Già dalla prima metà
del secolo XIX i colori nazionali erano portati in rosso-nero-rosso
dagli albanesi non mussulmani.
Bibliografia
O. Neubecker,
Flag Bull., 120, 1987 (10th International Congress of Vexillology,
Oxford, 1983) - Vexilla Italica, XX,2, 1993 - Archivio CISV, Scheda 24
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