© Roberto Breschi
Sommario. La
regione dell’estremo sud del continente, fu la prima terra africana ad
essere colonizzata dagli europei. Già nel 1487 i portoghesi con
Bartolomeo Diaz vi
stabilirono uno scalo sulla via delle Indie. L’arrivo degli olandesi
è fissato tradizionalmente nel 1652, quando Jan van Riebeek,
giunto nella baia della Tavola, davanti all’odierna Città del
Capo, reclamò la sovranità sui territori circostanti
per conto della Compagnia Olandese delle Indie Orientali. Si aprirono
così le porte all’immigrazione dei boeri, agricoltori olandesi,
ai quali si aggiunsero gli ugonotti francesi. Per ultimi arrivarono gli
inglesi che nel 1795 occuparono la colonia del Capo di Buona Speranza.
Si aprì un lungo periodo di contrasti tra i britannici e i boeri
fino all’epilogo della seconda guerra anglo-boera (1897-1902)
conclusasi
con la vittoria dei primi e con la riduzione a colonie dei vari stati
boeri. Nel 1910 le colonie del Capo, del Natal, del Transvaal e
dell’Orange
costituirono l’Unione Sudafricana con lo status autonomo di dominion.
I legami col Regno Unito si allentarono progressivamente; dopo la
seconda
guerra mondiale (1949) il Sudafrica cominciò a perseguire una
politica di separazione razziale (apartheid) che causò il
completo distacco dal Regno Unito con l’uscita dal Commonwealth
e la proclamazione della repubblica (1961). Il progressivo isolamento
del paese e le spinte interne portarono ad una revisione radicale della
politica dell’apartheid, il diritto di voto fu esteso a tutti
e nel 1994 si tennero le prime elezioni generali. La vittoria fu di
Nelson
Mandela, il capo dell'African National Congress.
Unione Sudafricana, Union of South Africa, Unie van Suid-Afrika,
1910-1951
1910-1912
1912-1951
Bandiera nazionale e
mercantile adottata in via provvisoria nel 1910; il 25 ottobre 1927
(ufficialmente il 31 maggio 1928) fu sostituita dalla nuova bandiera
nazionale, ma restò in uso come insegna mercantile fino al 1951.
Nel 1912, per evitare confusione tra il rosso dello scudo e quello del
fondo, in ottemperanza ad una norma dell’Ammiragliato peraltro poco
osservata, fu aggiunto il disco bianco. I quarti dello scudo
rappresentavano le province. Il 1° portava l’emblema del Capo, una
vergine con la roccia e l’àncora (la Speranza); i due gnu del
2° erano il simbolo del Natal; nel 3° un albero d’arancio con
frutti stava per l’Orange e nel 4° il carro boero per il Transvaal.
La bandiera ebbe scarsa popolarità e fu poco usata; si preferiva
l’Union Flag, che era la bandiera di stato ufficiale.
Unione Sudafricana, Union of South Africa, Unie van Suid-Afrika,
1910-1951
Bandiera di stato in
mare di impiego assai limitato (fuori delle acque territoriali)
autorizzata il 28 dicembre 1910 e in uso fino al 1951. Lo scudo, preso
delle armi di stato, era posto direttamente sul campo azzurro della Blue
Ensign.
Unione Sudafricana, Union of South Africa, Unie van Suid-Afrika,
1927-1961
Repubblica Sudafricana, Republiek van Suid-Afrika, Republic of
South Africa, 1961-1994
Bandiera nazionale
adottata il 25 ottobre 1927 e ufficiale dal 31 maggio 1928; dal 1951
anche insegna mercantile in sostituzione della Red Ensign con badge;
il 5 aprile 1957 sostituì l’Union Flag come bandiera di
stato. Confermata il 31 maggio 1961 con l’uscita dal Commonwealth
e la costituzione della repubblica. Sostituita il 27 aprile 1994. La
bandiera fu approvata dopo svariate proposte ed estenuanti discussioni;
il modello prescelto si ispirava alla Prinzenvlag e all’insegna
della Compagnia Olandese delle Indie Orientali, portate da Jan van
Riebeeck nel 1652; l’Union Flag e le bandierine dell’Orange e
del Transvaal aggiunte sulla
striscia bianca alludevano alla composizione anglo-boera dell’Unione;
la popolazione e la tradizione indigena non erano rappresentate.
Unione Sudafricana, Union of South Africa, Unie van Suid-Afrika,
1946-1951 (1952)
Bandiera della marina da
guerra, pubblicata il 26 luglio 1946 ed entrata in uso il 1°
settembre successivo. Fu teoricamente modificata nel maggio 1951, in
realtà restò in uso fino al
marzo del 1952. Proporzioni 1/2, con la bandiera di stato, anch'essa in
proporzioni 1/2, sull'intero primo quarto. Prima del 1946, la marina
militare sudafricana alzava la White Ensign britannica.
Unione Sudafricana, Union of South Africa, Unie van Suid-Afrika,
1951
Bandiera approvata il 31
maggio 1951, ma non entrata
nell'uso effettivo a causa dello scarso gradimento dei vertici
dell'arma.
Proporzioni 1/2. La bandiera fu proposta per ovviare alla scarsa
visibilità
del fondo bianco dell'insegna precedente, che fu sostituito dai colori
nazionali.
La bandierina del cantone portava al centro il leopardo preso dal
cimiero
dello stemma di stato. Nel novembre dello stesso 1951 furono date
disposizioni
per un nuovo modello.
Unione Sudafricana, Union of South Africa, Unie
van Suid-Afrika, 1952-1961
Repubblica Sudafricana, Republiek van Suid-Afrika, Republic of
South Africa, 1961-1981
1952-1961
1961-1981
Bandiera della marina da
guerra adottata nel
marzo del 1952. Dal 1961 appare leggermente modificata per l'aggiunta
di
un sottile bordo bianco di separazione tra la bandierina nazionale del
cantone
e i bracci della croce (in ottemperanza a una disposizione del 1959).
Proporzioni
1/2. La croce verde medio (come quella della bandiera del Transvaal)
aveva
un generoso spessore, pari a 1/4 dell'altezza del drappo, ed era di
tipo
"scandinavo", in modo che la bandiera nazionale nel cantone risultasse
in
proporzioni corrette (2/3).
Repubblica Sudafricana, Republiek van Suid-Afrika, Republic of
South Africa, 1981-1994
Bandiera della marina da
guerra, issata per la
prima volta a bordo il 1° maggio 1981. Abolita nell'aprile del
1994.
Proporzioni 2/3. Si trattò di una riedizione della precedente
insegna,
con proporzioni cambiate e la croce centrata verde "scarabeo". Inoltre
in
basso al battente fu aggiunta la pianta pentagonale del forte di
Città
del Capo, in blu, caricata dal leopardo, emblema approvato il 5 marzo
1981.
Sudafrica, African National Congress, dal 1925
Bandiera già
adottata nel 1925 dell’African National Congress (ANC), la prima
organizzazione nazionalista nera, nata nel 1912. Negli anni ‘90 era
seriamente candidata a rappresentare il nuovo Sudafrica e per la
popolazione nera del paese era la bandiera nazionale de facto.
Repubblica Sudafricana, Republiek van Suid-Afrika,
Republic of South Africa, iRiphabliki yaseMzantsi Afrika, iRiphabliki
yaseNingizimu Afrika,
iRiphabliki yeSewula Afrika, Rephaboliki ya Afrika-Borwa, Rephaboliki
ya Afrika Borwa,
Rephaboliki ya Aforika Borwam, iRiphabhulikhi yeNingizimu Afrika,
Riphabuliki ya Afurika Tshipembe, Riphabliki ra Afrika Dzonga
, dal
1994
Bandiera nazionale, di
stato e mercantile proclamata il 20 aprile 1994 e alzata per la prima
volta il 27 dello stesso
mese. Fino al 29 settembre successivo ebbe anche le funzioni di insegna
della
marina da guerra. Definita bandiera provvisoria, è stata invece
confermata ufficialmente dalla nuova costituzione entrata in vigore
il 1° gennaio 1997. Proporzioni 2/3. Sull’originale e variopinta
bandiera, che ha incontrato subito grande favore popolare, sono riuniti
i colori dei bianchi e dei neri; il rosso, il bianco e l’azzurro erano
cari ai boeri mentre il nero, il giallo e il verde appartenevano dal
1917
ai nazionalisti neri dell’African National Congress.
Repubblica Sudafricana, Republiek van Suid-Afrika,
Republic of South Africa, iRiphabliki yaseMzantsi Afrika, ... ,
dal
1994
Bandiera della marina da
guerra adottata il 29 settembre 1994. Proporzioni 2/3. Fu
sostanzialmente ripreso il modello in
uso dal 1981 all'aprile del 1994, sostituendo nel cantone la vecchia
bandiera
nazionale con la nuova ed eliminando l'emblema che era posto in basso
al
battente.
COLONIE, STATI BOERI e BANTÙ (Indice)
Bibliografia
Flag
Bull., 156 e 158, 1994 - F.G. Brownell, National and Provincial
Symbols, 1993 - A.P. Burgers, Sovereign Flags of Southern Africa, 1997
- Archivio CISV, scheda 105/10 (con altri riferimenti)
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