© Roberto Breschi
Sommario. Quando
nel XIX secolo gli europei si affacciarono sulle coste del Corno
d’Africa, il territorio somalo era suddiviso in vari sultanati autonomi
fondati dagli arabi islamizzati che, venuti dalla vicina penisola
araba, si erano mescolati alle locali popolazioni galla. Dopo una serie
di trattati di protezione, la colonia della Somalia Italiana fu
istituita ufficialmente nel 1908 e nel 1936 fu incorporata
nell’Africa Orientale Italiana. L’Italia perdette la colonia in seguito
alla sconfitta nella seconda guerra mondiale, ma le fu affidata di
nuovo
nel 1949 dall’ONU in amministrazione fiduciaria per dieci anni. Nel
1960
sia la Somalia italiana che quella britannica divennero indipendenti e
insieme costituirono un unico stato. Come riferito in altra parte, dopo l'indipendenza la
Somalia è caduta in uno stato di guerriglia civile e di caos
istituzionale, tuttora perdurante.
Somalia Italiana, 1954-1960
Repubblica Democratica di Somalia, As Sumal, Al Jamhuriya as Sumal
ad Dimuqratiya,
Soomaalya, Jamhuuryadda Dimuqraadiga Soomaalya, dal 1960
Bandiera valida per
tutti gli impieghi, adottata il 12 ottobre 1954 per il territorio in
amministrazione fiduciaria italiana e confermata il 30 giugno 1960 con
l’indipendenza. In vigore anche nella Somalia ex britannica
(Somaliland) nel breve periodo tra l’indipendenza
(26 giugno 1960) e l’unione con la Somalia ex italiana (30 giugno
1960).
Il campo azzurro ricorda la bandiera delle Nazioni Unite, ma una stella
bianca
in campo azzurro era presente sul vecchio stemma coloniale italiano. Le
punte della stella sono state successivamente interpretate come simboli
dei cinque territori in cui vivono i somali (oltre a Somalia e
Somaliland, l’Ogaden etiopico, Gibuti e Kenya settentrionale).
MIGIURTINIA OBBIA SOMALILAND
Bibliografia
Flag
Bull., 145, 1992
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Sommario. Il
potente sultanato della Migiurtinia, che si estendeva nella parte
settentrionale della Somalia quasi coincidente con l’odierno Stato
federato del Puntland, si costituì verso la metà del
XVIII secolo. Fu pienamente indipendente fino al 1889, quando dovette
accettare il protettorato dell’Italia. Nel 1924 fu abolito e annesso
alla Somalia Italiana.
Sultanato della Magiurtina, Suldanadda Majeerteen , c.1750-1924
Bandiera del sultanato.
Vessilli completamente rossi furono assai frequenti sulla costa
dell'oceano Indiano, diffusi dai mercanti arabi. Nell'islam il rosso ha
un'antica tradizione. Tale fu lo stendardo del califfo Omar (634-644) e
già prima dell'anno 1000 il rosso era il colore dei Fatimidi
(discendenti dalla figlia del profeta).
SOMALIA
Bibliografia
Enciclopedia
Italiana - Internet
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Sommario.
Sultanato formatosi nel 1878 intorno alla città di Obbia,
all’epoca importante porto del Corno d’Africa, nel territorio
dell’odierno Stato del Galmudug. Nel 1889 il sultano Kenadid
sottoscrisse un trattato di protezione con l’Italia. Nel 1926 il
sultanato fu annesso alla Somalia Italiana.
Sultanato di Obbia, Saldanadda Hobyo, 1878-1926
Bandiera del sultanato
in uso anche durante il protettorato italiano, fino al 1926. Drappo
completamente rosso come quello di vari altri sultanati ed emirati
sorti sulle coste dell'oceano Indiano.
SOMALIA
Bibliografia
Enciclopedia
Italiana - Internet
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Sommario. I
britannici, dopo essersi assicurati diritti su varie zone costiere,
formalizzarono il protettorato sul Somaliland nel 1888 e lo mantennero
fino al 1960, a parte una breve occupazione italiana (1940-41). Nel
1960 nacque lo stato indipendente della Somalia comprendente il
Somaliland e l’ex possedimento italiano. Ma la guerra civile, endemica
in Somalia, ha fatto sorgere movimenti separatisti ovunque e nel 1991
il Somaliland si è proclamato indipendente.
Somalia Britannica, Somaliland Protectorate, 1906-1940 e
1941-1951
Bandiera del
protettorato britannico adottata
nel 1906, sospesa per un breve periodo durante l’occupazione italiana
(agosto 1940-marzo 1941), modificata verso gli inizi del 1951. Erano
autorizzate ambedue le insegne: la blue come bandiera di stato
(in mare), la red, come insegna per uso locale sui mercantili.
Il badge
raffigurava un kudu, grande antilope locale. Prima del 1906
erano
usate le bandiere del Regno Unito e anche quelle dell’India Britannica,
dalla quale dipendeva l’amministrazione del territorio.
Somalia Britannica, Somaliland Protectorate, 1951-1960
Bandiera del
protettorato britannico adottata
all’inizio del 1951 (il nuovo stemma era stato concesso il 18 dicembre
1950)
e abolita il 25 giugno 1960, alla vigilia dell’indipendenza. Oltre alla
Blue
Ensign era autorizzata anche la corrispondente Red Ensign
per
uso mercantile locale. Il kudu, la grande antilope locale,
costituiva
il crest dello stemma. Il minareto simboleggiava la capitale
Hargeisa;
il dhow, imbarcazione caratteristica della regione, e
l’àncora
ricordavano il porto di Berbera. Il capo con le armi, alludeva al
dovere
di difendere la propria terra.
Soomaalya, 1991-1996
Bandiera nazionale e di
stato della repubblica autoproclamatasi indipendente il 19 maggio 1991
nella Somalia settentrionale (ex Somalia Britannica); sostituita il 14
ottobre 1996. Proporzioni 1/2. Il disco verde rappresenta l’islam;
intorno ad esso l’iscrizione in arabo della shahada “Allah
è l’unico dio e Maometto è il suo profeta”.
Soomaalya, dal 1996
Nuova bandiera nazionale
e di stato della repubblica secessionista, adottata il 14 ottobre 1996.
Proporzioni apparenti 3/5.
Derivata dall’insegna del Movimento Nazionale Somalo promotore
dell’indipendenza
del paese; questa aveva i colori invertiti, con il rosso mattone in
alto,
e la shahada sulla striscia centrale.
SOMALIA
Bibliografia
Flag
Bull., 145, 1992 e 151, 1993 - Gaceta de Banderas, 38, 1997
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Sommario. Tagiura
era il più rappresentativo dei sultanati dàncali
affacciati sul golfo di Aden (gli altri erano Raheta e Gobad, tutti
nell’odierno Gibuti), con i quali la Francia aveva stabilito nel 1862
trattati di amicizia e di protezione. Nel 1896, la definitiva
occupazione francese.
Sultanato di Tagiura, Tajurah, Tadjourah, 1862-1896
Bandiera del sultanato
in uso dal 1862, anno del trattato di amicizia con la Francia, e
abolita nel 1896, con l’occupazione francese. Consueta bandiera rossa
dei sultanati costieri dell'oceano Indiano.
GIBUTI
Bibliografia
Flagmaster
(Flag Inst. Bull.), 1977
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Sommario. I primi
contatti francesi con le coste somale del golfo di Aden risalgono al
1862 con l’occupazione di Obock e l’imposizione del protettorato sui
vari sultanati costieri. Nel 1880 fu occupata Gibuti e nel 1898 venne
costituita la colonia della Somalia Francese. Territorio d’oltremare
dal 1946, ottenne l’autonomia come Territorio degli Afar e Issa nel
1967 e l’indipendenza nel 1977 come Repubblica di Gibuti.
Repubblica di Gibuti, Jamhuriya Jibuti, République de
Djibouti, dal 1977
Bandiera valida per
tutti gli impieghi, alzata il giorno dell’indipendenza, il 27 giugno
1977. Almeno in origine, l’azzurro chiaro rappresentava i somali issa;
il verde chiaro e il bianco erano considerati colori degli afar, di
stirpe etiope. La stella rossa era il simbolo della lotta per la
libertà. Secondo l’attuale interpretazione ufficiale, l’azzurro
sta per il mare, il verde per la terra, il bianco per la pace
e la stella rossa per l’unità del paese. Prima
dell’indipendenza,
vari movimenti di liberazione avevano bandiere dal disegno analogo.
TAGIURA
Bibliografia
Flag
Bull., XVI:5, 1977
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