DEBRECEN


1989-c. 2000


da c. 2000
La bandiera di Debrecen, seconda città dell'Ungheria per numero di abitanti, nel nord-est del paese, adottata nel 1989, consisteva in un drappo celeste di proporzioni 1/2 con lo stemma civico al centro. Il modello attuale è stato introdotto verso il 2000: è in tre strisce orizzontali, azzurra, gialla e azzurra, con lo stemma compreso nella striscia gialla, più larga delle altre. Proporzioni 2/3, ma anche 3/2, vale a dire anche esposta verticalmente (com'è costume ungherese) con lo stemma ruotato di 90°. Azzurro e giallo sono i colori ufficiali della città.



L'agnello con la bandiera crociata (l'Agnus Dei) come simbolo della città risale al 1533. Nel 1600 Rodolfo II d'Asburgo, re d'Ungheria, aggiunse i due libri aperti, come segno di sapienza e sorgente della vera fede, e pose sopra lo scudo una fenice che risorge dalle proprie ceneri, simbolo della capacità di rinnovamento. L'11 aprile 1693 re Leopoldo I concesse a Debrecen lo status di libera città reale e nell'occasione fece aggiungere allo stemma una palma, simbolo di forza nelle avversità e un sole radiante, segno della protezione divina. Un elmo d'oro con ricchi lambrecchini e la corona reale completarono lo stemma. In tale forma è stato riadottato nel 1989.

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MISKOLC





1991-1999


dal 1999
Nella città di Miskolc, nel nord-est dell'Ungheria, è alzata usualmente una bandiera nei colori locali rosso e giallo-oro, il cui uso è documentato già negli anni '40 del secolo scorso. Il 1° gennaio 1991 è stata introdotta una bandiera ufficiale per l'impiego nelle occasioni istituzionali, color giallo-oro, caricata dello stemma cittadino e con dentelli rossi distribuiti sui tre lati liberi. Proporzioni del drappo 2/3. Nel 1999 sono state apportate alcune non sostanziali modifiche a tale bandiera: i dentelli sono stati estesi anche al lato dell'inferitura e le proporzioni portate a 1/2.



Lo stemma presente sulla bandiera di Miskolc è stato anch'esso introdotto il 1° gennaio 1991 ma il disegno risale al 1909. Si conoscono sigilli raffiguranti un  re che risalgono al 1389 e al 1433. L'identità originale del sovrano è incerta ma nel corso degli anni si affermò l'attribuzione della figura, arricchita di aureola, scettro e globo, a Santo Stefano, consacrato re d'Ungheria il giorno di Natale dell'anno 1000. Nel 1687 l'immagine regale fu sostituita da quella di un ufficiale (haiduk), appartenente alla fanteria ungherese che si era distinta nella lotta contro i turchi, recante un mazzo di spighe e un grappolo d'uva. Nel 1909 le figure del re e del soldato furono riunite in un unico stemma col re nello scudo e il soldato in cimiero. Sostengono lo scudo, come nel caso di Budapest, un leone e un grifone.

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SEGHEDINO
Szeged




Bandiera della città di Seghedino nel sud-est dell'Ungheria, definita ufficialmente nel 1993. Drappo celeste di proporzioni 1/2, con stemma al centro. L'aquila imperiale è presente sullo stemma dal 1490, ma nel 1719 fu "dimezzata" in occasione della concessione, ad opera dell'imperatore Carlo VI, dello status di città reale (che in realtà Seghedino aveva già ricevuto nel 1498 da Vladislao II e poi perduto). Lo scudo diventò partito con due bande d'argento in campo azzurro nella prima metà, simboleggianti i fiumi Duna e Tisza. Oltre a un elmo d'argento con ricchi lambrecchini, assunse in cimiero la corona reale sormontata da un agnello senza la croce, che affermava il diritto della città a nominare i propri vescovi. In questa forma, lo stemma è stato ripristinato nel 1989.

Bibliografia - National and Historical Symbols of Hungary (Internet) - J. Louda, European Civic Coats of Arms, 1966
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