![]() Cartolina inizio '900, Antonio Furlanetto illustratore. Stemma di Perugia. ![]() |
UMBRIA Perugia Terni |
Costituita nel 1860, unendo le ex-delegazioni pontificie di
Perugia,
Orvieto, Rieti e Spoleto e il territorio di Gubbio che dipendeva da
Ancona; nel 1862 furono aggregati anche i circondari di Terni e
Foligno. Era denominata «Provincia
dell’Umbria», essendo unica per l’intera regione. Nel 1923
subì il
distacco di Rieti e della Sabina a favore del Lazio e nel 1927 fu
riordinata in due province, Perugia e Terni, quest’ultima comprendente
i circondari di Terni e Orvieto. Capoluogo: Perugia Altre città: Foligno, Città di Castello, Spoleto, Gubbio, Assisi, Bastia Umbra, Corciano, Marsciano, Todi, Umbertide, Castiglione del Lago, Gualdo Tadino, Magione Sigla: 46 (1905-1927) - PU (1927-1933) - PG (dal 1933) Bandiera: azzurra, caricata dello stemma con sotto il nome della provincia in caratteri "Palatino" bianchi. Gonfalone: azzurro (RD 20 settembre 1928). |
![]() |
Stemma: di rosso
al grifo passante d'argento, coronato all'antica, armato imbeccato e
linguato d'oro.
Il grifo campeggiò sulle insegne del comune fin dall’ XI secolo, e oggi è anche sullo stemma della città (ma nella posizione araldica rampante). È riprodotto un bronzo d’epoca etrusca posto sopra il portale del Palazzo dei Priori di Perugia. Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa). |
Creata nel 1927 a conclusione di accese discussioni
sull’assetto amministrativo dell’Umbria e del Lazio nord-orientale,
sottraendo i circondari di Terni e Orvieto alla provincia di Perugia. Capoluogo: Terni Altre città: Orvieto, Narni Sigla: TR Bandiera: divisa verticalmente in giallo e azzurro con lo stemma della provincia al centro. Gonfalone: giallo con bordo rosso e quattro appendici rosse caricate delle armi delle città di Narni, Terni, Orvieto e Amelia (RD 12 marzo 1936). |
![]() |
Stemma: d’azzurro
a cinque fasce ondate d’argento poste in punta e sormontate da tre api
montanti d’oro poste 2 e 1.
Le onde alludono alla ricchezza di acque del territorio (i fiumi Tevere e Nera-Velino con le cascate delle Marmore) e anche all’antico nome di Terni, Interamna. Le api, oggi considerate simbolo dell’operosità della popolazione, sono in realtà di stampo napoleonico richiamando alla memoria il dipartimento del Trasimeno. Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa). |