![]() Cartolina inizio '900, Antonio Furlanetto illustratore. Gli stemmi sono quelli dei capoluoghi. ![]() |
TOSCANA Arezzo Firenze Grosseto Livorno Lucca Massa-Carrara Pisa Pistoia Prato Siena |
Istituita nel 1860 in vista dell'unità d'Italia sul
territorio dell'ex-compartimento granducale, escluse piccole rettifiche
a favore della provincia di Siena. Capoluogo: Arezzo Altre città: Montevarchi, Cortona, San Giovanni Valdarno, Sansepolcro Sigla: 4 (1905-1927) - AR (dal 1927) Bandiera: rosso amaranto con lo stemma della provincia completo. Gonfalone: rosso. |
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Stemma:
inquartato: il 1° d'azzurro alla pianura erbosa su cui siede un
vecchio di carnagione, tenente nella destra un remo, addestrato da uno
scudetto d'argento al giglio di rosso, la sinistra appoggiata a
un'urna dalla quale sgorga un
fiume, il tutto al naturale; il 2° campo di cielo al monte al
naturale; il 3°, d'oro al bue arrestato, di pelo bianco; il 4°
d'azzurro alla pianura erbosa su cui siede un
vecchio di carnagione, rivoltato, tenente nella sinistra un remo,
sinistrato da uno scudetto d'argento alla gemella in banda di rosso,
racchiusa dalla leggnda «S.P.Q.R.», la destra appoggiata a
un'urna dalla quale sgorga un
fiume, il tutto al naturale; con sul tutto di Arezzo (d'argento al
cavallo rivoltato, allegro e inalberato di nero). Sotto la punrta dello
scudo un cartiglio col motto
«Intra Tevere et Arno».
I quarti dello scudo forniscono una rappresentazione allegorico-realistica della geografia della provincia. Rispettivanente: la personificazione dell'Arno, il monte Falterona dal quale l'Arno nasce; il bue di razza chianina per la val di Chiana, la personificazione del Tevere. Anche il motto definisce geograficamente la provincia. Decreto di concessione: RD 30 agosto 1914. Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa) |
Costituita nel 1860 sullo stesso territorio
dell'ex-compartimento granducale. Molte le amputazioni territoriali.
Nel 1923
subisce il distacco dei dodici comuni del circondario di Rocca San
Casciano (la "Romagna Toscana") a favore della provincia di
Forlì; nel 1925 perde gran parte del circondario di San Miniato
a favore della provincia di Pisa e nel 1927 si stacca quello di
Pistoia, elevato a provincia. L'ultimo taglio, del 1992:
sette comuni vanno a formare la nuova provincia di Prato. Dal 1°
gennaio 2015 la provincia è soppressa e sostituita dalla
città
metropolitana, che mantiene sostanzialmente gli emblemi araldici
provinciali. Capoluogo: Firenze Altre città: Empoli, Scandicci, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli, Fucecchio, Figline e Incisa Valdarno, Pontassieve, Lastra a Signa, Signa, Borgo San Lorenzo, Calenzano, Castelfiorentino, San Casciano in Val di Pesa, Reggello, Certaldo, Impruneta, Vinci, Montelupo F., Fiesole Sigla: 25 (1905-1927) - FI (dal 1927) Bandiera: bianca con lo stemma della provincia. Gonfalone: bianco, scalinato di sette pezzi: Sul primo gonfalone lo stemma della provincia era accompagnato dagli scudetti di Firenze, Firenze antica, Fiesole e Fiesole antica (RD 5 giugno 1902). La seconda versione recava gli scudetti di Firenze, Prato, Empoli e Fiesole antica (RD 25 ottobre 1938). La terza non ha scudetti (DPR 19 gennaio 1999). Con l'aggiunta del nome dell'ente è il gonfalone della "Città Metropolitana di Firenze". |
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Stemma: partito
di rosso e d'argento, al giglio di Firenze dall'uno all'altro.
La composizione grafica intende attestare il momento storico (1251) in cui "si mutarono l'arme di Firenze, e, dove anticamente si portava il campo rosso e 'l giglio bianco, si feciono per contrario il giglio rosso e 'l campo bianco" (Villani, Cronache). Decreto di concessione: RD 24 marzo 1938. Dal 1938 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa). |
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Stemma 1924-1938:
partito semitroncato: il 1° di Firenze (d'argento al giglio di
rosso); il 2° di Pistoia (scaccato d'argento e di rosso); il 3°
di San Miniato (di rosso al leone d'argento, coronato d'oro, impugnante
una spada d'argento manicata d'oro).
Rispetto al primo stemma del 1902, manca l'arma di Rocca San Casciano essendo il relativo circondario passato alla provincia di Forlì. Questo stemma durerà sino al 1938, nonostante i distacchi di San Miniato (1925) e di Pistoia (1927). Decreto di concessione: 4 marzo 1923. |
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Stemma 1902-1924:
interzato in pergola: il 1° di Pistoia (scaccato d'argento e di
rosso); il 2° di San Miniato (di rosso al leone d'argento, coronato
d'oro, impugnante
una spada d'argento manicata d'oro); il 3° di Rocca San Casciano
(di rosso alla muraglia merlata alla guelfa, e torricellata di tre
pezzi, la torre centrale più alta; alla campagna di verde); con
sul tutto di Firenze (d'argento al giglio di
rosso).
Riuniva le armi dei capoluoghi dei quattro circondari originari. Decreto di concessione: RD 5 giugno 1902. |
Costituita nel 1860 con l'annessione del granducato di
Toscana al regno sabaudo. Corrisponde all'ex-compartimento granducale. Capoluogo: Grosseto Altre città: Follonica, Orbetello Sigla: 30 (1905-1927) - GR (dal 1927) Bandiera: rossa, con lo scudo coronato e il nome dell'ente in giallo-oro. Gonfalone: rosso. |
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Stemma: di rosso
alla chimera d'oro, alata all'antica e linguata d'oro, sedente su un
sostegno dello stesso.
Raffigurazione tipicamente etrusca, essendo la Maremma grossetana il centro di tale cultura. Corona regolamentare ma serto di fronde di foggia antica. Decreto di concessione: DLGT 21 febbraio 1918. Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa). |
Costituita nel 1865, ma già esistente come
governatorato a sé stante. Era limitata al solo comune capoluogo
e
ad alcune isole (Elba, Montecristo, Pianosa e Gorgona). Nel 1925 fu
ingrandita, acquistando l'isola di Capraia dalla provincia di Genova e
il nuovo circondario di Piombino formato da nove comuni presi dalla
provincia di Pisa. Capoluogo: Livorno Altre città: Piombino, Rosignano Marittimo, Cecina, Collesalvetti Sigla: 32 (1905-1927) - LI (dal 1927) Bandiera: bianca caricata dello stemma della provincia. Gonfalone: bianco con bordo rosso (RD 1° giugno 1939). |
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Stemma: troncato:
il 1° dell'isola d'Elba (d'argento alla banda di rosso caricata di
tre api montanti d'oro); il 2° di Livorno (di rosso alla fortezza
d'argento, merlata d'oro, aperta e finestrata di nero, torricellata di
due, la torre destra cimata da banderuola bifida d'argento, svolazzante
a sinistra, caricata della leggenda Fides di nero; la fortezza
movente
dal mare fluttuoso d'argento). Sono rappresentati gli emblemi dell'isola d'Elba e del comune di Livorno, le sole due parti che componevano la provincia all'epoca della concessione dello stemma (1902). Sono mantenuti gli ornamenti di tipo antico. Decreto di concessione: RD 23 febbraio 1902. Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa). |
All'atto di annessione al regno di Sardegna nel 1860 era
già formata, coincidendo con l'ex-compartimento del Granducato.
Nel 1923 acquisì la Garfagnana dalla provincia di Massa-Carrara,
ma nel 1927 perse la Valdinievole, passata alla nuova provincia di
Pistoia. Capoluogo: Lucca Altre città: Viareggio, Capannori, Camaiore, Pietrasanta, Massarosa, Altopascio Sigla: 33 (1905-1927) - LU (dal 1927) Bandiera: azzurra con lo stemma; da circa il 2000 è progressivamente diventata più scura e semplificata nel disegno dello stemma (Statuto, 2000). Gonfalone: sul recto azzurro chiaro con strisce bianche sopra e sotto lo stemma, sul verso rettangolo bianco avorio, seminato di spighe di grano con gli stemmi di sei comuni (Viareggio, Pietrasanta, Lucca, Castelnuovo Garfagnana, Barga, e Camaiore); bordura azzurra (RD 27 settembre 1938, DPR 30 dicembre 1956). |
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Stemma: d'azzurro
alla pantera maculata rampante. L'azzurro è preso dai vessilli del governo della Repubblica di Lucca. La pantera, simbolo ghibellino, è il supporto dello scudo bianco-rosso del comune di Lucca dal XIV secolo. Lo scudo reca l'antica corona marchionale e di solito è ornato da un serto di fronde inusuale. Decreto di concessione: RD 24 marzo 1938 (riconoscimento, era entrato in uso nel 1871). Dal 1933 al 1943 portò il "capo littorio" (v. tavola relativa). |