VANUATU
© Roberto Breschi
Sommario. Le isole melanesiane di Vanuatu hanno questo nome solo dal 1980. Scoperte dal portoghese Queiroz nel 1606, furono in seguito esplorate dal francese Bougainville (1768) e da Cook (1774), il quale le chiamò Nuove Ebridi. La lunga disputa tra Francia e Regno Unito per il controllo delle isole si concluse nel 1906 con l’istituzione del condominio, il cui protocollo fu ratificato in via definitiva soltanto nel 1922, e restò valido fino all’indipendenza. Questa fu raggiunta nel 1980, preceduta da una serie di tentativi di secessione, in parte ispirati da interessi stranieri.


Nuove Ebridi, Nouvelles Hébrides, New Hebrides, 1889-?



Bandiera entrata in uso nel 1889, quando gli interessi di Francia e Regno Unito avevano da poco cominciato a convergere sull’arcipelago (il protocollo di condominio non era ancora in vigore). Tipo di impiego non chiaro. Scomparsa poco più tardi. Le cinque stelle rappresentavano le principali isole. Colori uguali a quelli francesi e britannici.


Nuove Ebridi, New Hebrides, 1906-1980

Bandiera di parte britannica del condominio introdotta nel 1906. Leggermente modificata nella forma della corona (dal tipo Tudor al tipo Sant'Edoardo) nel 1953. Teoricamente in vigore fino all'indipendenza (1980) fu impiegata di rado e soltanto dai britannici. In netta prevalenza, dal 1906 al 1980, sventolarono congiuntamente le bandiere della Francia e del Regno Unito.


Governo Popolare Provvisorio di Vanuaaku,
Gouvernement Populaire Provisoire de Vanuaaku
, 1977-1978

Bandiera alzata il 29 novembre 1977 dal governo provvisorio instaurato dal partito della Patria (Vanuaaku Pati) che controllava gran parte dell’arcipelago. Durata fino al 5 aprile 1978, allorché fu stabilito un accordo con il governo formato dai partiti moderati e appoggiato dai franco-britannici. Proporzioni circa 3/5. Bandiera direttamente derivata da quella del partito Vanuaaku, la quale però aveva al battente tre strisce, rossa, nera e rossa. Il verde alludeva alla natura delle isole; i tre simboli giallo-arancio rappresentavano la terra patria (le tre cime), il lavoro degli uomini (il bastone dritto) e quello delle donne (il bastone ricurvo). Il rosso ricordava il sangue versato e il nero il popolo melanesiano.


Repubblica di Vanuatu,
Ripablik blong Vanuatu, Republic of Vanuatu, République de Vanuatu
, dal 1980



Bandiera d’uso generale, adottata il 18 febbraio 1980 e alzata il 30 luglio successivo, giorno dell’indipendenza. Proporzioni 3/5. I colori sono tratti dalla bandiera del partito indipendentista Vanuaaku Pati. Il nero sta per il popolo melanesiano, il rosso per il sangue versato e il verde per la ricchezza del suolo. La Y gialla ricorda la disposizione delle isole. All’interno del triangolo nero è raffigurata una zanna di verro, simbolo di prosperità, considerata un portafortuna; essa è accompagnata da due foglie di felce namele, segno di pace, le cui 39 ramificazioni ricordano i 39 membri del parlamento.



ALTRE BANDIERE

Bandiera del presidente
Bandiera della capitale
> NA-GRIAMEL
> N'MAKIAUTE
>
TANNA

> VEMERANA

Bibliografia
Flag Bull., XV:5, 1976; XX:3, 1981 - M. Lupant, Des Nouvelles-Hébrides à Vanuatu, XIV ICV, Barcellona, 1991 - Franciae Vexilla, 44, 2006


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TANNA
© Roberto Breschi
Sommario. Tra il 1973 e il 1974 un residente francese, certo Antonio Fornelli, incaricato di porre i suoi buoni uffici per placare una rivolta dei canachi del nord dell’isola di Tanna, andò ben al di là del suo compito. Proclamò infatti l’indipendenza di una federazione di cinque tribù, presto cancellata dalle autorità anglo-francesi.


Nazione Tanna, La Nation Tanna, 1974



Bandiera nazionale alzata durante la cerimonia dell’indipendenza il 24 marzo 1974 e soppressa dalle autorità anglo-francesi delle Nuove Ebridi il 29 giugno successivo. La stella a cinque punte e l’anello simboleggiavano l’unione delle cinque tribù che formavano la federazione.


> VANUATU

Bibliografia
Vexilla Ital., I,3, 1974







NA-GRIAMEL
© Roberto Breschi
Sommario. Verso la fine del 1975, le isole settentrionali del gruppo delle Nuove Ebridi (Espiritu Santo, Aoba, Maewo e gli arcipelaghi di Banks e Torres) si riunirono in federazione e dichiararono l’indipendenza col nome di Na-Griamel. La federazione fu sciolta nel 1977.


Federazione Na-Griamel, NaGriamel Federation, 1975-1977



Bandiera alzata il giorno della proclamazione dell’indipendenza (27 dicembre 1975) e ammainata nel 1977, con lo scioglimento della federazione. Proporzioni circa 3/5. Preparata negli Stati Uniti dai sostenitori dello stato separatista, che erano ispirati da interessi soprattutto economici. La stretta di mani di diverso colore simboleggiava l’armonia razziale; le forme verdi rappresentavano le foglie di due piante locali, nagria e namele, dalle quali la federazione traeva il nome.


> VANUATU

Bibliografia
Flag Bull., XV:5, 1976 e XX:3, 1981 - M. Lupant, Des Nouvelles-Hébrides à Vanuatu, XIV ICV, Barcellona, 1991







VEMERANA
© Roberto Breschi
Sommario. Dal maggio all’agosto 1980 si formò uno stato separatista che rivendicava le isole già comprese nella federazione Na-Griamel, ma che in realtà controllava solo una parte di Espiritu Santo.


Federazione Vemerana, Vemerana Federation, 1980



Bandiera dell’effimero stato separatista durato dal 28 maggio al 31 agosto 1980. Il campo azzurro chiaro rappresentava l’oceano. La stella verde, dalla forma un po’ eccentrica, simboleggiava la nascita di una nuova nazione e la speranza nel futuro.


> VANUATU

Bibliografia
Flag Bull., XX:3, 1981 - M. Lupant, Des Nouvelles-Hébrides à Vanuatu, XIV ICV, Barcellona, 1991







N'MAKIAUTE
© Roberto Breschi
Sommario. Il 30 giugno 1980 fu dichiarata l’indipendenza del piccolo stato di N’Makiaute sull’isola di Mallicolo (Malekula), nelle Nuove Ebridi. Quattro settimane più tardi le forze anglo-francesi ristabilirono l’autorità del governo centrale.


N'Makiaute Nation, Malekula, 1980



Bandiera durata, come lo stato che rappresentava, solo poche settimane, dal 30 giugno al 24 luglio 1980. Nel cantone la sagoma stilizzata di una paradisea.


> VANUATU

Bibliografia
Flag Bull., XX:3, 1981 - M. Lupant, Des Nouvelles-Hébrides à Vanuatu, XIV ICV, Barcellona, 1991







NUOVA CALEDONIA
© Roberto Breschi
Sommario. Scoperta da Cook nel 1774 la Nuova Caledonia fu, insieme alle vicine isole della Lealtà, meta di esploratori e missionari francesi i quali agevolarono l’annessione del 1853 alla Francia. Da allora l’isola è sempre rimasta francese grazie anche alla massiccia presenza di europei che costituiscono oltre un terzo della popolazione. Un referendum del 1987 ha deciso il mantenimento dello status di territorio d’Oltremare. Da parte sua, il vivace movimento indipendentista dei canachi (kanak), aborigeni melanesiani, le cui prime rivolte risalgono al secolo XIX, proclamò alla fine del 1984 la repubblica Kanaky indipendente. Nel 1998 è stato concluso un accordo tra il governo e il movimento per un periodo di transizione in vista di una possibile indipendenza.


Repubblica Kanak, Kanak, République Kanaky, dal 1984



Bandiera nazionale alzata il primo dicembre 1984 dal fronte di liberazione canaco che proclamò la repubblica kanaky indipendente. L’episodio non ebbe risvolti pratici ma la bandiera restò come emblema degli indipendentisti indigeni. Dopo gli accordi del 1998 ha de facto valore di bandiera locale legale, da esporre insieme al tricolore francese. Proporzioni 1/2 (anche 2/3). Il blu simboleggia la sovranità dello stato, il rosso è il sangue, segno di fraternità, il verde rappresenta la terra. La sagoma nera sul disco giallo rappresenta una figura intagliata in bambù. Tali sculture tribali, legate al culto degli antenati, sono diffusissime tra i canachi che le pongono ad ornamento di stipiti, travi, pali di sostegno e cuspidi dei tetti.


Nouvelle-Calédonie, dal 2006



2006-2010


ca. dal 2010
Bandiera non ufficiale tripartita rosso-grigio-rossa in uso dal 2006. Proporzioni 2/3. Un modello a strisce orizzontali con al centro l'uccello emblematico delle isole, il kagu, specie (Rhynochetos jubatus) a rischio di estinzione, sembrava in via di ufficializzazione come simbolo comune al posto delle bandiere francese e kanak. Pur usata soprattutto in manifestazioni sportive, non ha raggiunto il suo scopo principale. Tuttavia, verso il 2010, si è costituito un comitato (Collectif pour un Drapeau Commun) che ha riproposto la bandiera rossa e grigia, questa volta a strisce verticali, recante al centro in nero una conchiglia (gen. Nautilus), un pino colonnare (gen. Araucaria) e la scultura kanak, figure dello stemma nazionale.



ALTRE BANDIERE

Bandiera della capitale

Bibliografia

Flag Bull., 122, 1987 e 159, 1994 - Arnaud Leroy,
in litteris - Internet

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