MILANO
L'espansione del
Comune di Milano provocò la reazione del Barbarossa che
distrusse la città nel 1162. Poco dopo i milanesi tornarono in
città e, riorganizzatisi, riuscirono a infliggere all'impero la
sconfitta nella decisiva
battaglia di Legnano (1176). Il passaggio da Comune a Signoria fu
caratterizzato dalla lotta tra i Della Torre (o Torriani) e i Visconti.
Questi ultimi ebbero la meglio (Desio, 1277) e ottennero il vicariato
imperiale nel 1329. Nel 1395 lo stato milanese diventò un ducato
e progressivamente estese i suoi domini fino all'Italia centrale. Nel
1447, esauritisi i Visconti per mancanza di eredi, si instaurò
un regime repubblicano (Repubblica Ambrosiana), esautorato
dopo appena tre anni da Francesco Sforza la cui famiglia avrebbe
governato il ducato sino
alll'occupazione spagnola nel 1540.
Libero Comune
attest.
1155 - sec. XIII
Una bandiera bianca con
croce rossa trova la più antica attestazione in una lettera del
1155 inviata ai tortonesi dai consoli di Milano. All'epoca la croce era
in forma patente, come mostrato in un bassorilievo della vecchia porta
Romana (eretta nel 1171, oggi nel Castello Sforzesco), che riproduce il
ritorno dei milanesi in città nel 1168 dopo la distruzione del
Barbarossa. La croce fu scelta liberamente dai milanesi in onore di
Cristo e non ebbe origine dalle Crociate, né fu mutuata
dall'impero o
dal Papato, che ancora non l'avevano.
dal
sec. XIII
Nel corso del XIII secolo, la croce assunse la forma odierna. Tale fu
il
vexillum publicum del libero comune e restò
attraverso i
secoli fino
ai giorni nostri la bandiera della
città
di Milano. Dalla
bandiera la croce passò presto sullo scudo (e non viceversa) che
costituì, e ancor oggi costituisce, lo stemma civico di Milano,
utilizzato, dall'unità d'Italia fino alla prima guerra mondiale
anche dalla provincia.
sec. XIII-1540
Bandiera portata in guerra dal Comune (
vexillum civitatis),
utilizzata
anche dai Visconti a partire dal 1277 e successivamente dagli Sforza.
Sul significato e l'origine del
serpente, o drago, che mangia il bambino, il "biscione", sono fiorite
leggende, di
solito legate a imprese attribuite ad antenati dei Visconti. In
realtà
si tratta di un antico emblema totemico che il Comune aveva ereditato
dai
Longobardi e che i Visconti si erano limitati a riprendere.
Stendardo dei Della
Torre e bandiera dello Stato milanese sotto la loro signoria. Signori
di Milano nel XIII secolo con Martino, estesero i loro domini fino al
Piemonte orientale. Spodestati dai Visconti nel 1277, ripresero il
potere per un breve periodo con Guido Della Torre, dal 1302 al 1311.
1329-1395 e 1402-1499
Stendardo
dei Visconti e bandiera dello Stato milanese sotto la loro
signoria. Drappo quadrato (da miniature dell'epoca). In seguito
all'ottenimento del vicariato imperiale ad Azzone, i Visconti
inquartarono l'insegna del biscione con l'aquila imperiale. Nel 1395
Gian Galeazzo fu incoronato primo duca di Milano; tranne che
per un breve periodo iniziale (1395-1402), la bandiera diventò
allora stendardo ducale, passò sotto gli Sforza e durò
fino al 1499,
anno della cacciata di Ludovico il Moro da parte del re di Francia. Fu
usata ancora per brevi periodi tra il 1512 e il 1535 durante gli
sporadici tentativi di restaurazione degli eredi del Moro. Nel secolo
XVI, gli Sforza non usarono una vera e propria bandiera ducale ma
alzarono stendardi personali, spesso fantasiosi e di magnifico aspetto.
1395-1402
Bandiera
in uso dal 1395, anno in cui Gian Galeazzo Visconti fu
incoronato duca dall'imperatore Venceslao. I gigli furono concessi dal
re di Francia Carlo VI per il matrimonio del duca con Isabella di
Valois. Nel 1402 furono ripristinate le aquile imperiali.
Aurea Repubblica Ambrosiana
1447-1450
Bandiera della
repubblica proclamata il 14 agosto 1447 da alcuni notabili milanesi che
approfittarono del vuoto di potere venutosi a creare con la morte di
Filippo Maria Visconti, senza eredi e senza disposizioni testamentarie.
Bandiera e repubblica durarono fino al 25 marzo 1450, allorché
Francesco Sforza, entrato in Milano, ripristinò il ducato.
Esistettero versioni differenti della bandiera, alcune con ricchi
ornamenti. La repubblica era dedicata al patrono di Milano,
sant'Ambrogio, la cui immagine appariva sulla bandiera e nel nome
stesso dello stato.
Bibliografia - Vexilla Italica, 2, 1984 - A. Ziggioto,
"Della bandiera crociata", 1997 - Vexilla Notizie, 4, 2004 - "La
provincia di Milano e i suoi Comuni. Gli stemmi e la storia, 2003
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