© Roberto Breschi
Commento. Sulle
bandiere dei paesi arabi
e delle loro organizzazioni intergovernative dominano il verde, colore
dell’islam,
e il nero-bianco-rosso della rivolta araba. Giova forse ricordare che,
a
dispetto di comuni quanto grossolane approssimazioni, islam e mondo
arabo
non coincidono. Se le popolazioni arabe, salvo esigue minoranze,
praticano
tutte la religione mussulmana, un numero rilevante di paesi islamici
non
è arabo, ad esempio l’Indonesia (il paese islamico più
popoloso),
il Pakistan, la Nigeria, l’Iran, il Sudan e diversi altri. Un’altra
visione
alquanto distorta è quella di un mondo arabo monolitico e
proteso
in un’unica direzione. Esistono anche profonde divisioni e lo dimostra
il
fatto che i tentativi di unione tra stati anche molto affini sono tutte
fallite.
Lega Araba, Lega degli Stati Arabi, Arab League, League of Arab
States, dal 1945
La Lega Araba è
un’alleanza a carattere politico, economico e militare tra 22 stati
dell’Africa e del Medio
Oriente, costituita con i trattati del Cairo il 22 marzo 1945. La
bandiera,
adottata nel 1945, ha il colore dell’islam. Nell’emblema figura un
crescente
circondato da una catena, simbolo di unità, e da una corona
d’olivo,
simbolo di pace; all’interno il nome della lega e la shahada.
Proporzioni
1/2. (Opere a carattere generale)
Organizzazione della Conferenza Islamica,
Organization of the Islamic Conference, OIC, 1981-2011
2005
L’organizzazione, sorta
nel 1969 a Rabat, promuove l’unità dei paesi islamici, si oppone
all’ingerenza esterna nei loro affari
interni, si propone la conservazione e la difesa dei luoghi santi
dell’islam.
Comprende 58 stati, arabi e no, accumunati dalla religione mussulmana
dell’Africa e dell’Asia, oltre all’Albania. La bandiera, disegnata da
M. Privé, fu adottata nel 1981. Proporzioni 5/8. Il campo verde,
il crescente e la scritta Allahu Akbar, Dio è grande,
sono
tutti simboli islamici. I colori corrispondono a quelli panarabi, anche
se molti stati membri non sono arabi. Una nuova versione della
bandiera, con il logo dell'organizzazione al centro di un drappo verde,
fu impiegata durante il terzo vertice straordinario dei paesi membri
tenutosi alla Mecca nel dicembre 2005. (Vexillinfo, 49, 1984 - Opere
a carattere generale - Archivio personalòe, da Z. Horvat)
Organizzazione della Cooperazione Islamica,
Organization of the Islamic Cooperation, OIC, dal 2011
In occasione delle
38esima sessione del consiglio dei ministri degli esteri dei paesi
membri dell'OIC tenutosi ad Astana il 28 giugno 2011, fu alzata la
nuova
bandiera dell'OIC, bianca con il nuovo logo composto di tre
elementi, il crescente, il globo terrestre e, al centro di esso, la
sacra Kaaba. Secondo la visione dell'organizzazione, l'emblema è
simbolo dell'islam che si irradia nel mondo dalla
città santa della Mecca.
Fu anche cambiato il nome in "Organizzazione della Cooperazione
Islamica".
Repubblica Araba Unita, Al-Jamhuriya al-'Arabiya al-Muttahida,
RAU, 1958-1961
Bandiera in uso dal 10
aprile 1958 dopo che Egitto e Siria avevano dato vita il 1°
febbraio 1958 alla Repubblica Araba Unita (RAU). La base era la
bandiera della liberazione araba, a cui furono aggiunte due stelle
verdi per rappresentare i due stati. L'iniziativa politica avrebbe
dovuto coinvolgere anche altri stati arabi, invece l'unione
naufragò, per il distacco della Siria, nel 1961. Dopo tale anno,
la bandiera rappresentò solo l’Egitto - che mantenne anche la
denominazione di "Repubblica Araba Unita" - fino a tutto il 31 dicembre
1971. (Flag Bull., XI:2, 1972 - Embl. et Pavillons, 3, 1985 -
Archivio CISV, scheda 72)
Unione delle Repubbliche Arabe, Ittihad al-Jamhuriat al-'Arabiya,
1972-1975
Bandiera adottata il
1° gennaio 1972 in concomitanza con la costituzione dell'Unione
delle Repubbliche Arabe tra Egitto, Libia e Siria, ulteriore tentativo
di unificazione araba. L'organismo entrò presto in crisi (nel
1977 uscì la Libia e nel 1980 la Siria ruppe con l'Egitto per
protesta contro il presidente Sadat che aveva concluso trattati di pace
con Israele). Come simbolo dell'Unione, la bandierà fu impiegata
ufficialmente solo fino al 1975. In Egitto sopravvisse fino al 1984,
mentre in Libia era già stata cambiata nel 1977. Il falco d'oro,
emblema dei Quraisciti, sostituì le stelle verdi della bandiera
della RAU. (Flag Bull., XI:2, 1972 - Archivio CISV, scheda 72)
Unione Araba, Ittihad al-'Arabiya, 1958
L'Unione Araba tra i
regni dell'Irak e della Giordania, altro effimero tentativo di
aggregazione araba, si formò il 14 febbraio 1958 sulla falsariga
della Repubblica Araba Unita di Egitto e Siria (nata pochi giorni
prima, il 1° febbraio). La bandiera era quella degli hascemiti,
risalente agli anni seguenti la prima guerra mondiale, essendo
hascemite ambedue le monarchie. Prevista dalla costituzione dell'Unione
promulgata il
19 marzo 1958, durò solo fino al 2 agosto successivo, quando
l'unione si sciolse con la fine della monarchia in Irak. (P.C.
Lux-Wurm, Les drapeaux de l'Islam, 2001)
Magreb Arabo, Unione Magrebina, Al-Maghrib, Union of the Arab
Maghreb, dal 1990
Bandiera
dell’organizzazione con sede a Rabat
fondata nel 1989, con lo scopo di coordinare le politiche economiche di
cinque
stati nordafricani (Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania). Fu
adottata nel 1990. Proporzioni 2/3; la striscia centrale è pari
a 1/10 dell’altezza del drappo. I colori riflettono quelli delle
bandiere dei singoli paesi. Il crescente islamico è accompagnato
da cinque stelle, tante quante gli stati membri. (Flag Bull., 161,
1994)
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