© Roberto Breschi
Sommario. La
comunità dei Grigioni si era formata nel 1471 come Lega dei
Grigi (dal colore degli abiti degli abitanti), nata dall'unione di tre
precedenti leghe risalenti alla seconda metà del XIV secolo. Nel
XVIII
secolo si estese su gran parte dell'attuale provincia di Sondrio,
in Italia. Durante l'occupazione francese (1798-1803) costituì
il cantone di Rezia e nel 1803 aderì alla Confederazione. La
natura composita del cantone (che è anche mistilingue,
romancio, italiano e tedesco) si riflette nel disegno della bandiera.
Graubünden, Grisons, Grischun, dal 1803
Bandiera composita
adottata il 5 maggio 1803 e leggermente modificata nel 1932. In essa
figurano i simboli delle tre leghe che nel 1471 si unirono nella Lega
dei Grigi o Grigioni, così chiamati dal colore della ruvida
stoffa degli abiti indossati dai montanari. Il primo quarto porta i
colori della Lega Superiore, noti dal XVI secolo, nel secondo figura la
croce della Lega delle Dieci Giurisdizioni e nella parte inferiore
l’ariete della Lega della Casa di Dio, del XIII secolo.
CANTONI (Indice)
Bibliografia
L.
Mühlemann, Armoires et Dreapeaux de la Suisse, 1991 - Archivio
CISV, scheda 18/69
© Roberto Breschi
Sommario. La
storia del cantone di San
Gallo si identifica per secoli con quella della celebre abbazia.
Principato
dal 1026, non entrò mai
nella confederazione, pur essendone alleato
per lunghi periodi. Nel 1798 fu occupato dalla Francia; una repubblica
giacobina ("del Paese di San Gallo") fu proclamata a Gossau. Presto
i francesi secolarizzarono il principato e ne fecero il cantone di
Sentis, insieme ad Appenzello, con cui era già stato unito fino
al 1401.
Nel 1803 costituì cantone a sé e aderì alla
confederazione.
Sankt Gallen, Saint-Gall, Son Gagl, sec. XV-1798
Bandiera del principato
abbaziale apparsa nel secolo
XV e durata fino alla secolarizzazione del paese nel 1798. Bandiera
armeggiata
uguale allo stemma risalente almeno al XIII secolo; nel 1512, per
concessione
di papa Giulio II, l'orso fu dotato di collare d'oro ed ebbe gli
artigli
mutati da rosso in oro. Secondo la leggenda, San Gallo, il monaco
irlandese
che fondò il primo nucleo dell'abbazia, aveva un orso
addomesticato che gli portava la legna (l'animale è spesso
raffigurato con un tronco in spalla). La città di San Gallo
mantiene ancor oggi la bandiera con l'orso, ma col campo bianco.
Sankt Gallen, Saint-Gall, Son Gagl, dal 1803
Bandiera adottata
insieme all'analogo stemma il 5 aprile 1803 e aggiustata nel disegno il
26 novembre 1946, allorché fu abbandonata la rappresentazione
prospettica del fascio littorio. Tale emblema, simbolo
dell'unità dello stato, insieme al verde del drappo, attesta
l'influenza degli ideali di libertà ispirati dalla Francia
giacobina della fine del XVIII secolo.
Repubblica del Paese di San Gallo,
Republik des Landes Sankt Gallen, République du Pays de
Saint-Gall, 1798
Bandiera della
repubblica proclamata con il beneplacito francese a Gossau il 14
febbraio 1798 e confluita nella Repubblica Elvetica il 14 aprile
successivo. La bandiera fu ufficialmente abolita il 12 maggio 1798, pur
essendo già scomparsa il mese precedente. L'origine dei colori
non è documentata, ma è facile supporre una relazione con
quelli francesi.
SARGANS
CANTONI (Indice)
Bibliografia
L.
Mühlemann, Armoires et Dreapeaux de la Suisse, 1991 - Archivio
CISV, scheda 18/64
© Roberto Breschi
Sommario.
L'Argovia costituì per secoli un territorio soggetto alla
confederazione senza diritti
politici. Ma nel 1798, con la formazione della Repubblica Elvetica
si eresse per breve tempo a stato indipendente e nel 1803
diventò
un cantone confederale, dopo aver assorbito il cantone di Baden,
che era stato costituito ex novo dai francesi.
Aargau, Argovie, dal 1803
Bandiera adottata
insieme allo stemma il 20 aprile 1803. Le tre strisce ondulate
rappresentano i tre fiumi (Aare, Reuss e Limmat) che delimitavano il
vecchio territorio del cantone, mentre le tre stelle simboleggiano le
regioni che in seguito si unirono ad esso (Freiamt, Baden, Fricktal).
Poco o nulla si sa sull’origine dei colori.
Aargau, Argovie, 1798
Bandiera deliberata
dall'assemblea costituente il 26 marzo 1798, in sostituzione di
un'altra verde, in uso da pochi giorni e della quale si hanno scarse
notizie. Durata fino a metà aprile, quando il nuovo cantone
confluì nella Repubblica Elvetica. I colori erano tratti dallo
stemma della capitale Aarau, d'argento con capo rosso, su cui figurava
un'aquila nera con lingua, becco e artigli rossi.
BADEN
CANTONI (Indice)
Bibliografia
L.
Mühlemann, Armoires et Dreapeaux de la Suisse, 1991 - Archivio
CISV, scheda 18/72
© Roberto Breschi
Sommario.
L'antica contea di Sargans fu per secoli soggetta all'abate di San
Gallo, ma dal marzo al maggio
del 1798 costituì un cantone indipendente, prima di essere unita
a Glarona per formare il nuovo cantone di Linth. Nel 1803
ritornò a San Gallo.
1798 (sec. XV)
Bandiera già
della contea di Sargans, restata
in uso nel breve periodo dell'indipendenza dal 12 marzo 1798 al maggio
successivo,
allorché Sargans confluì con Glarona nel nuovo cantone di
Linth.
SAN GALLO
CANTONI (Indice)
Bibliografia
Archivio
CISV, scheda 18/68
© Roberto Breschi
Sommario. La
città di Baden fu per lungo tempo città libera e l'antico
balivato del Baden e del
Freiamt, costituì cantone a sé dal 16 marzo 1798 fino
al marzo del 1803, allorché fu unito all'Argovia.
Libera Città di Baden, Freie Stadt Baden, fino al 1798
Bandiera della
città libera, tratta dallo stemma (sec. XVI) che, rispetto alla
bandiera, era verticale (d'argento al palo di nero, al capo di rosso).
Non è dato sapere se sia
stata usata anche come bandiera cantonale.
ARGOVIA
CANTONI (Indice)
Bibliografia
Archivio
CISV, scheda 18/75
© Roberto Breschi
Sommario.
Turgovia appartenne ai confederati fin dal 1460 come semplice balivato,
senza alcun diritto politico. Nel 1798 diventò un cantone della
Repubblica Elvetica e nel 1803 entrò nella confederazione.
Thurgau, Thurgovie, dal 1803
Bandiera adottata nel
1803. I leoni erano simboli tradizionali del paese, ma i colori, bianco
e verde chiaro, furono introdotti ex novo , forse sotto
l'influenza della moda del tempo che
prediligeva il verde (come accadde per Vaud e San Gallo). Il colore
dei leoni, di solito delineati da un contorno marcato, non era
definito,
ma si affermò presto la consuetudine di rappresentarli in
giallo.
Come di consueto, il drappo era ed è quadrato, ma sul lago di
Costanza
le imbarcazioni alzano insegne rettangolari.
CANTONI (Indice)
Bibliografia
L.
Mühlemann, Armoires et Dreapeaux de la Suisse, 1991 - Archivio
CISV, scheda 18/76
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