Frontespizio dello Steenbergen, 1865














Da una pagina della "Raccolta" della Marina italiana del 1932







Particolare di una carta di bandiere pubblicitaria (c. 1900)






La rara bandiera del Bahawalpur e quella del Pakistan su una emissione del 1948








Giubilo in Montenegro dopo la resa di Scutari, copertina del maggio 1913 (disegno di A. Beltrame)
 

Bibliografia generale
© 2004 - Roberto Breschi

 
I riferimenti bibliografici specifici per ciascun paese sono riportati in fondo alla pagina relativa.
Le riviste edite a cura delle varie società o istituzioni vessillologiche sono citate nelle pagine dedicate alle Associazioni Vessillologiche.
I siti web più importanti dal punto di vista vessillologico sono riportati nella pagina dei Collegamenti esterni.
Una rassegna storica generale di bandiere non può prescindere da fonti storiche, vale a dire da opere a carattere generale pubblicate nel corso degli anni. Esse consistono principalmente in trattati di vessillologia, annuari e almanacchi editi a cura dei ministeri della Marina di alcuni stati, carte di bandiere e altre pubblicazioni non convenzionali.


TRATTATI DI VESSILLOLOGIA

Tra i primi libri di bandiere in assoluto spicca Nieuwe Hollandese scheeps-bow, di Carlo Allard. Le prime edizioni sono del 1694/95, poi il libro è stato più volte ristampato, aggiornato, copiato, «depredato».

The Maritime Flags of all Nations di J.W. Norie fu pubblicato nel 1819 e successivamente (1848) ripreso e arricchito da J.S. Hobbs. Esiste una moderna ristampa tedesca con ampia prefazione aggiunta: J.W. Norie, J.S. Hobbs, Flaggen aller seefahrenden Nationen, Amburgo, 1990.

H.C. Steenbergen, Vlaggen van alle Natien, singolare trattato trilingue (olandese, francese, inglese) che classifica le bandiere a seconda del colore dominante, Amsterdam, 1865. Recentemente ripubblicato a cura di D. Visser.

A. M. Gritzner, Flaggen und Banner, 1878, in Siebmacher's Wappenbuch, ristampato nel 1978.

R. Siegel, Die Flagge, Berlino, 1912.

La casa editrice londinese Warne pubblicò nel 1894 The Flags of the World their History Blazonry and Associations inaugurando la celebre lunghissima serie di riedizioni e ristampe (il titolo fu successivamente semplificato in Flags of the World), alla cui redazione si succedettero vari autori:
F.E. Hulme 1894-1897
W.J. Gordon 1915-1930
V. Wheeler-Holohan 1933-39
H.G. Carr 1953-1961
E.M.C. Barraclough 1965-1971
E.M.C. Barraclough e W.G. Crampton 1978-1981.
Qui si interrompe la serie. Lo stesso W.G. Crampton pubblicherà nel 1989 The Complete Guide to Flags, uscito anche in Italia per Vallardi nel 1991 col titolo Guida illustrata alle bandiere.

Nel 1917 la rivista della National Geographic Society americana uscì con un numero interamente dedicato alle bandiere, ripubblicato anche in forma di volume. Altri numeri parzialmente vessillologici nel 1934, 1949 e 1951. Ecco i dettagli:
- B. McCandless, G. Grosvenor, Our Flag Number, National Geographic Magazine, XXXII, 4, ottobre 1917,  riprodotto anche in volume col titolo Flags of the World, Washington, 1917.
- G. Grosvenor, W.J. Showalter, Flags of the World, in National Geographic Magazine, LXVI, 3, settembre 1934.
- E.W. King, Flags of the Americas, in National Geographic Magazine, XCV, 5, maggio 1949.
- E.W. King, Flags of the United Nations, in National Geographic Magazine, XCIX, 2, febbraio 1951.

Ottfried Neubecker (Germania) pubblica nel 1939 Fahnen und Flaggen, una delle pietre miliari della letteratura vessillologica.

K.A. Ivanov (Russia) è l'autore di Flagi Gosudarstv Mira/Flags of the States of the World del 1971, il libro di bandiere più famoso e forse più importante uscito in Russia. Si possono trovare in giro traduzioni parziali in inglese.

Whitney Smith (Stati Uniti) è l'autore per McGraw-Hill del noto Flags through the Ages and across the World del 1975, pubblicato contemporaneamente in Italia da Mondadori con il titolo Le Bandiere. Storia e Simboli. Un'edizione aggiornata ma ridotta (Flags and Arms across the World) esce nel 1980.

The World Encyclopedia of Flags di Alfred Znamierowski è pubblicato nel 1999 da Lorenz Books. Negli ultimi decenni diversi altri autori hanno prodotto libri simili, ma di contenuto più limitato. Tra questi C.F. Pedersen (The International Flag Book in Colour, 1971), T. Wilson (Flags at Sea, 1986), K.-H. Hesmer (Flaggen und Wappen der Welt), 1992 e ancora C.G. Campbell, I.O. Evans, P. Kannik, H.-U. Herzog e F. Wolf, E. Inglefield, D. Visser, M. Talocci.


ALMANACCHI NAVALI

Regno Unito
I primi esempi risalgono al 1873/75, editi a cura di G.C. Hounsell e reperibili con titoli differenti:
- Flags and Signals of All Nations
- Flag of All Nations
- Drawings of the Flags in Use at the Present Time by Various Nations
.
Segue una serie di pubblicazioni disposte dall'Ammiragliato a cura del HMSO (Her/His Majesty's Stationery Office) di Londra:
- Drawings of the Flags in Use at the Present Time by Various Nations, tre edizioni sotto questo titolo, 1889, 1907 e 1916.
- Drawings of the Flags of All Nations, 1930.
- Flags of All Nations, tre edizioni: 1955/58 (in due volumi), 1989 e 2000.
Ciascuna edizione è seguita da un congruo numero di aggiornamenti che riflettono i  cambiamenti avvenuti tra una pubblicazione e la seguente. Due supplementi speciali (Flags, Badges and Arms of the British Dominions) furono pubblicati nel 1910 e nel 1932.

Francia
Precursore degli almanacchi francesi e non solo fu l'Album des pavillons, guidons et flammes de toutes les puissances maritimes del 1858 a cura del cap. Le Gras.
Segue la serie degli Album des pavillons nationaux et des marques distinctives del Servizio Idrografico ed Oceanografico della Marina (SHOM) nelle edizioni-base del 1889, 1923, 1954, 1965, 1978, 1990 e 2000 con i consueti séguiti degli aggiornamenti.

Germania
Fondamentale il Flaggenbuch dell'Oberkommando der Deutschen Kriegsmarine (OKM). L'edizione originale è del 1939 (con aggiornamenti fino al 1945). È un esempio di qualità e precisione, curato anonimamente dal professor O. Neubecker. Ristampato nel 1992 da Mauritius Buch Verlag, Zwickau.
Di notevole interesse documentario anche le edizioni precedenti (1893, 1905 e 1926), anche se non dello stesso livello.

Stati Uniti d'America
Flags of Maritime Nations, pubblicato dal 1868 al 1938 a cura dell'US Dept. of the Navy. Edizioni successive al 1938 riguardano soprattutto bandiere marittime statunitensi.

Italia
Notevoli alcune edizioni della Raccolta delle Bandiere Fiamme e Insegne in uso presso le diverse Nazioni, a cura del Ministero della Marina, in particolare quelle del 1900 e 1932. L'edizione del 1950, di pari valore documentario, è modesta dal punto di vista tipografico risentendo dell'emergenza del dopoguerra.
Di un certo interesse anche la serie di sette volumi dell'Almanacco Navale pubblicati annualmente senza interruzioni dal Ministero della Marina dal 1937 al 1943.  Le edizioni più recenti sono di scarso rilievo vessillologico.


CARTE E RACCOLTE DI BANDIERE

La produzione di tavole vessillologiche era molto diffusa nei secoli XVIII e XIX specialmente in Italia e in Olanda. Esse costituiscono una utilissima fonte per ricostruire la storia delle bandiere, purché si leggano con una certa attenzione. Diffusamente copiate le une dalle altre, riportano sovente vessilli già da tempo scomparsi alla data della pubblicazione. Ne elenchiamo alcune senza pretesa alcuna di completezza.

Table des Pavillons, C. Danckerts, 1710, ripresa da M, Seutter, 1712.
Tableau des Pavillons, N. Bellin, 1756.
Blasone marittimo del Mediterraneo, raccolta 1765.
Tavola delle bandiere, M. Roselli, 1783.
Prospetto Generale delle Bandiere (Prospetto Salvatico), V. Scotti, 1804.
Prospetto Generale delle Bandiere, Batelli e Fanfani editori, 1820.
Tableau des Pavillons, G.A. Sasso, 1838.
The Maritime Flags, R.H. Laurie, 1842.
National Emblems, Johnson editore, 1866.
Drapeaux Nationaux, A. Maury, 1878 (riporta le bandiere nazionali così come erano alzate all'esposizione universale di Parigi del 1878).

Nel XX secolo le carte di bandiere diventano ancor più frequenti e sarebbe ardua impresa elencarle tutte. Serie di tavole regolarmente aggiornate furono pubblicate da Brown Son & Ferguson Ltd. di Glasgow, Bartholomew, The Flag Research Center, Amministrazione delle Nazioni Unite, l'olandese Shipmate e molti altri.


ALTRE FONTI NON CONVENZIONALI

Emissioni filateliche. Praticamente tutte le amministrazioni postali degli stati hanno emesso francobolli con la bandiera nazionale, spesso utili al vessillologo per disegni e datazioni. Tra le tante segnaliamo soltanto la lunghissima serie Bandiere degli Stati membri delle Nazioni Unite (Ufficio di New York), cominciata nel 1980 e ancora non conclusa. I disegni sono ottimi e nelle giuste proporzioni.

Raccolte di figurine. Le bandiere cominciarono ad apparire sulle figurine dalla metà del XIX secolo. Di solito si trattava di vignette pubblicitare date in omaggio con alcuni prodotti, soprattutto sigarette, che si raccoglievano in appositi album. Più recenti le collezioni non pubblicitarie. Come fonte vessillologica presentano ovviamente molti limiti, tuttavia alcune raccolte tedesche costituiscono veri e propri trattati, del tutto affidabili. È il caso degli album seguenti:
- Ein Sammelbuch der Fahnen aller Welt ("Raccolta delle bandiere di tutto il mondo"), 1929, edito dalla manifattura tabacchi Massary di Berlino e comprendente un migliaio di figurine,
- Flaggen der Welt: die Flaggen Europas
- Flaggen der Welt: aussereuropäische Staaten
- Flaggen der Welt: historische Fahnen

tre raccolte del 1931 riprese da più di una marca di sigarette, le prime due con 200 figurine, la terza con 240, oltre a cartine geografiche.
I quattro album, pur anonimi, furono curati com'è noto, dal prof. Ottfried Neubecker, forse il più grande e prolifico vessillologo di ogni tempo.

Giornali, periodici, registrazioni televisive, cineteche. Le cronache in diretta di importanti avvenimenti (guerre, rivoluzioni, trattati, dichiarazioni di indipendenza) o di manifestazioni espositive o sportive (esposizioni mondiali, olimpiadi) documentano spesso anche le bandiere dell'epoca. Celebri molte copertine vessillologiche della Domenica del Corriere di un tempo.

Norme, leggi, costituzioni. Non sempre di agevole reperibilità e lettura.   
     
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