INDIA - Bandiere di Capo di Stato
© Roberto Breschi
India Britannica, Impero delle Indie, British India, Indian Empire,
1870-1947
Bandiera del
viceré, entrata in uso verso il 1870 e abolita nel 1947, quando
l'India diventò un dominion. Non era di esclusivo
impiego
vicereale; corrispondeva infatti alla bandiera di stato ed era alzata
anche dai governatori delle province e da altri funzionari politici.
Anche in mare il viceré non disponeva di un proprio stendardo ma
utilizzava la bandiera di stato in mare (blue ensign con "Stella
dell'India" non coronata).
Unione Indiana, Repubblica dell'India,
Bharat, Bharat Juktarashtra, Bharatka Ganatantra, 1950-1971
Stendardo del presidente
adottato nel 1950. Fu abolito il 15 agosto 1971 a seguito della
politica di centralizzazione che prevedeva la riduzione al minimo di
bandiere e insegne particolari per dare il massimo risalto al vessillo
nazionale. Mostrava nei quarti, alternativamente blu e rossi, quattro
differenti simboli in oro. Nel primo quarto c'era l'emblema di stato,
il capitello di Asoka; nel secondo un elefante, simbolo di forza e
pazienza, nelle forme visibili in un affresco del V secolo di un
santuario buddista dei monti Ajanta. Il terzo quarto mostrava una
bilancia, segno di misura e di giustizia, tratta da un ornamento del
"Forte Rosso", costruzione mussulmana del XVII secolo. Nell'ultimo
quarto, i fiori di loto, simbolo di progresso e ricchezza, decorazione
del I secolo a. C. proveniente da Sarnath.
India,
Bharat, dal 2022
Stendardo del presidente in mare, approvato il 5 dicembre 2022, alla
fine di un lungo percorso iniziato nel 2017. Il disegno si accorda con
quello dell'
insegna della marina, ma
mostra in più il capitello
di Asoka, è adorno di una frangia dorata e ha differenti
proporzioni, 3/4.
Bibliografia
Riv. Marittima, Suppl., 2, 2000 - Archivio CISV,
schede 53/8, 53/11 e 53/62bis - The Indian Express, 6 dic. 2022
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INDIA - Bandiere indipendentiste storiche
© Roberto Breschi
Indipendentisti, 1906
La prima bandiera
indipendentista apparsa in terra indiana sarebbe stata alzata a
Calcutta il 7 agosto 1906, ma già l'anno prima si era vista a
Parigi. Era rosso-giallo-verde a strisce orizzontali. Sulla striscia
rossa c'era un fiore di loto stilizzato e sette stelle a sei punte
bianchi; sulla striscia centrale gialla il motto Vaande Mataram,
"Ci
inchiniamo alla Madre Terra" in caratteri devanagari blu. Sulla
striscia verde un sole radiante bianco e un crescente con stella a sei
punte bianca. La bandiera scomparve assai presto anche se è
attestata a Berlino, con disegno un po' diverso, ancora nel 1908.
Lega Mussulmana, Muslim League, 1906-1947
Bandiera della Lega
Mussulmana, alzata a Dacca all'atto della fondazione della lega il 30
dicembre 1906. Diventò popolare soprattutto dopo il 1931 quando
si incominciò a progettare uno stato mussulmano separato. Da
essa sarebbe poi derivata la bandiera nazionale del Pakistan. Dopo
l'indipendenza dell'India e del Pakistan (1947) la bandiera è
sopravvissuta
nei due paesi in forme leggermente diverse. Su quella della Lega
Mussulmana indiana il crescente con la stella è posto nel
cantone,
inclinato e rivolto verso l'asta; quella della Lega pakistana
corrisponde alla bandiera nazionale senza la striscia bianca all'asta.
Lega per l'Autogoverno, Home Rule League, 1917-c. 1920
Bandiera della Lega per
l'Autogoverno, filiazione del Congresso Nazionale Indiano, creata nel
1917 e durata pochi anni, forse non oltre il 1920. Le strisce rosse e
verdi rappresentavano rispettivamente gli indù e i
mussulmani. Le sette stelle a sei punte bianche disposte secondo la
costellazione dell'Orsa Maggiore, sacra agli indù,
simboleggiavano anche "i sette saggi" (Saptarishi) secondo la
descrizione del "Veda degli inni" (VII sec. a.C.), testimonianza
delle
più antiche religioni indiane. L'ottava stella con crescente
stava per l'islam. L'Union Jack nel cantone, di disegno
inconsueto,
attestava la volontà di fare dell'India un dominion
autonomo
legato al Regno Unito.
Congresso Nazionale Indiano,
Indian National Congress, 1920-1947
1920-1933
1933-1947
Bandiera del Congresso
introdotta nella sua prima versione nel 1920. A un iniziale progetto di
un bicolore rosso-verde fu aggiunta in alto, per desiderio di Gandhi,
una striscia bianca in rapprersentanza di chi non era né
indù né mussulmano. Sovrapposto alle tre strisce il
disegno in blu del tradizionale arcolaio domestico (charkha).
Frutto di
un progetto del 1931, un nuovo modello fu adottato nell'agosto del
1933; il drappo, aveva proporzioni ufficiali 2/3 ed era in tre strisce
arancione, bianco e verde, con l'arcolaio contenuto entro la striscia
centrale. Dopo il successo elettorale del 1937 del partito del
Congresso, la bandiera ebbe grande diffusione e, pur disconosciuta dal
governo britannico, era esposta come
bandiera nazionale. Lo
divenne a tutti gli effetti il 22 luglio 1947 con la sola
sostituzione della chakra al posto dell'arcolaio.
Bibliografia
Riv. Marittima, Suppl., 2, 2000 - Archivio CISV,
scheda 53
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INDIA - Bandiera di bompresso
© Roberto Breschi
India Britannica, Impero delle Indie, British India, Indian Empire,
1884-1947
Bandiera alzata sul
bompresso
dalle navi della piccola marina da guerra indiana appena ricostituita.
Fu adottata il 21 aprile 1884 e durò in teoria fino al 1947;
tuttavia dopo il 1928 fu generalmente usata anche sul bompresso la Blue
Ensign con la "stella dell'India".
Bibliografia
Archivio CISV,
scheda 53
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