© Roberto Breschi
Sommario. I
bantù BaSotho, presenti nella regione fin dal XVI-XVII secolo,
fondarono il loro piccolo regno nel 1831 in un luogo che garantiva
valide difese dalle minacce degli zulù. Postosi sotto
protettorato britannico (Basutoland, 1868) dietro l’incalzare dei
boeri, sarebbe rimasto nella sfera d’influenza del Regno Unito per
quasi 100 anni. Nel 1966 diventò indipendente col nome di
Lesotho; nel
1986 un colpo di stato ha instaurato un regime che ha stabilito
rapporti più favorevoli con il Sudafrica, fino a quel momento
problematici.
Regno del Lesotho, Muso oa Lesotho, Kingdom of Lesotho,
1966-1987
Bandiera di stato alzata
il 4 ottobre 1966, data dell’indipendenza, e sostituita il 20 gennaio
1987 dopo il colpo di stato avvenuto esattamente un anno prima.
Proporzioni effettive 2/3, anche se ufficialmente fissate in 1/2.
Campeggiava sul drappo il tipico cappello
a cono dei BaSotho, simbolo di regalità; il campo azzurro
simboleggiava il cielo e la pioggia, mentre le strisce verde e rossa
rappresentavano il suolo patrio e la fede. I colori erano quelli del
Partito Nazionale.
Regno del Lesotho, Muso oa Lesotho, Kingdom of Lesotho,
1987-2006
Bandiera di stato
adottata il 20 gennaio 1987
nell’anniversario del colpo di stato militare dell’anno precedente.
Sostituita nel 2006. Proporzioni
2/3. I tre colori del campo sono il corrispondente grafico del motto
nazionale Khotso Pula Nala,
cioè pace, pioggia e
abbondanza. L’emblema
in marrone chiaro era composto dalla sagoma di uno scudo da
guerra,
una zagaglia, una mazza e il tirso di piume; era tratto da una
parte
dello stemma reale e ribadiva pertanto l’autorità del sovrano
sul
paese.
Regno del Lesotho, Muso oa Lesotho, Kingdom of Lesotho,
dal 2006
Bandiera di stato
adottata il 3 ottobre 2006
durante le celebrazioni per il quarantesimo anniversario
dell'indipendenza.
Proporzioni
2/3, con la striscia centrale pari ai 2/5 dell'altezza. Sono mantenuti
i colori della precedente bandiera (azzurro per la pioggia,
bianco per la pace, verde per la prosperità) ed è
ripristinata la figura del cappello BaSotho, in nero.
Bibliografia
Flag
Bull., VI:1,2, 1966/67 e 121, 1987 - Flagmaster, 54, 1987 - Archivio
CISV, scheda 106 - News
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Sommario. Lo
Swaziland è un regno indigeno fondato dai fieri bantù
swazi nel 1815. Minacciato da boeri ed inglesi, attirati dalla scoperta
di ricchi giacimenti, dovette accettare a partire dal 1888 forme di
protettorato misto, dal 1894 fu in pratica
amministrato dal Transvaal e quindi, dopo la fine del conflitto
anglo-boero,
dalla Gran Bretagna. Rifiutatosi a più riprese di far parte
dell’Unione
Sudafricana, tornò pienamente indipendente nel 1968.
Regno dello Swaziland, Umbuso weSwatini, Kingdom of Swaziland,
1890-?
Bandiera di stato alzata
nel 1890, dopo la morte del re Mbandzeni, quando si stabilì sul
regno un protettorato congiunto anglo-boero. Sventolò insieme
all’Union Flag e al Vierkleur del Transvaal non si sa
per quanto tempo. Ricostruzione con margini d’incertezza. Il drappo era
diviso diagonalmente - o forse verticalmente - in due strisce blu e
celeste. Al centro figurava uno scudo swazi e nel cantone due asce da
guerra incrociate. Al disegno avrebbe contribuito sir Theophilus
Shepstone, figura di spicco nella storia dell'Africa meridionale.
Regno dello Swaziland, eSwatini, Umbuso weSwatini, Kingdom of
Swaziland,
dal 1967
Bandiera di stato
definita il 30 ottobre 1967
ma già apparsa, con disegno leggermente diverso, il 25 aprile
precedente, in occasione del giuramento del re Sobhuza II. Alzata il 6
settembre 1968, quando il regno raggiunse la piena indipendenza (con il
nome di Swaziland-Ngwane, cambiato nel 1977). Uno scudo swazi
di pelle di bue, con due zagaglie
(thikali) e un bastone reale (umbogo), con ornamenti di
piume, è posto su uno sfondo rosso cremisi, simbolo delle
trascorse
battaglie; il giallo ricorda le ricchezze del sottosuolo e l’azzurro
sta
per la pace. Il disegno s’ispira a bandiere e stendardi militari usati
durante la seconda guerra mondiale.
Bibliografia
Flag
Bull., VII:2, 1968 - Vexillinfo, 38, 1983 - Archivio CISV, scheda 107
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Sommario. Il
Botswana, già Beciuania, deriva il nome dai bantù tswana
o ciuana insediatisi nella regione nel corso del secolo XVI
aggiungendosi ai già presenti boscimani
e fondandovi in seguito un regno. Nel secolo XIX, conteso tra boeri,
tedeschi e inglesi, minacciato dagli zulù e dilaniato da lotte
tribali, il regno chiese protezione alla Gran Bretagna che nel 1884
occupò la
parte meridionale del paese e l’anno successivo anche il resto. Nel
1895
la Beciuania meridionale fu ceduta alla colonia del Capo, mentre la
parte
settentrionale restò possedimento britannico sino al 1966,
quando
ottenne l’indipendenza col nome di Botswana.
Repubblica del Botswana,
Wa Rephaboliki ya Botswana, Republic of Botswana, dal 1966
Bandiera nazionale e di
stato stabilita il 25
gennaio 1966 e adottata ufficialmente il 30 settembre successivo.
Proporzioni
2/3. Le strisce bianche sono larghe 1/9 di quelle celesti e 1/4 di
quella
nera. Il campo celeste rappresenta la pioggia, linfa vitale per un
paese
semidesertico; la striscia nera e quelle bianche simboleggiano
l’armonia
tra la popolazione indigena e quella di origine europea.
Bibliografia
Flag
Bull., V:4, 1966 - Archivio CISV, scheda 108
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